lunedì 14 ottobre 2013

Affresco della corte Sessa

AFFRESCO DELLA CORTE SESSA





Guardando questa fotografia risulta veramente difficile immaginare dove fosse posizionato l’Oratorio di San Biagio al Castello di Azzate. La presenza dell’affresco a carattere religioso sopra la porta ha indotto i più a pensare che esso facesse parte della decorazione pittorica dell’oratorio ma non si riesce a intuire in quale direzione esso si sviluppasse. Sicuramente non in estensione dell’affresco stesso poiché avrebbe ostacolato l’ingresso dell’abitazione sotto il portico e nemmeno dalla parte opposta poiché avrebbe “invaso” lo spazio oggi riservato a cucina.
Sembra più probabile che l’oratorio fosse dislocato da un’altra parte e più precisamente nell’attuale piazzetta antistante l’ingresso della Villa Bossi-Zampolli, come risulta da una copia del catasto di Maria Teresa, ed era addossato al fabbricato sul quale sono state recentemente affrescate delle finestre, che fanno da abbellimento scenografico ai due avancorpi della villa.
Sappiamo che la regina Maria Cristina di Borbone, intorno al 1838, aveva fatto abbattere l’oratorio, ormai caduto in disuso, per creare lo spazio necessario alle sue maestose carrozze per affrontare la leggera salita che portava al cortile d’onore della villa.
















L’affresco rappresenta la Madonna in trono col Bambino accompagnata a sinistra da San Venanzio e Santa Caterina d’Alessandria a destra, riconoscibile dalla palma che porta nella mano e dalla ruota con la quale  subì il suo martirio.
Siamo poi sicuri dell’attribuzione a San Venanzio, vescovo spagnolo, e quindi estraneo alla cultura azzatese? Non potrebbe trattarsi invece di San Biagio, anche lui vescovo, e quindi patrono dell’oratorio a lui dedicato?







(Inserire la ricostruzione del catasto di Maria Teresa).



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