sabato 19 ottobre 2013

Calice donato dal vescovo Francesco Bossi

Il calice in argento dorato dalla linea elegante e armoniosa, nel basamento include per ben tre volte lo stemma del vescovo Francesco Bossi.
Lo stemma, che presenta un bue andante, ha una lavorazione a niello (nigellum) che contraddistingue la superficie metallica del piede e del sottocoppa. L'esemplare è certamente un prodotto di area lombarda.
La tecnica del niello consiste nel riempire con impasto fuso di argento, rame, piombo e zolfo
i solchi incisi a bulino per rendere più evidente il disegno.
Un nastro sinuoso delinea spazi ornati da motivi arabescati così minuti da simulare
una preziosa stoffa per veste liturgica.
Il fusto si avvale di due corallini delimitanti il doppio nodo centrale: il più grande è costituito da un pomo schiacciato con calotte a baccelli a cui sono saldate tre teste cherubiche raccordate da altrettanti festoni penduli.
Il calice fa parte del tesoro del Museo Diocesano di Gravina di Puglia, di cui Francesco Bossi fu vescovo dal 1568 al 1574.

Gravina di Puglia. Calice donato dal vescovo Francesco Bossi.


Particolare del basamento con lo stemma del
vescovo Francesco Bossi.


Il calice dorato donato dal vescovo Francesco Bossi.


Basamento del calice donato dal vescovo
Francesco Bossi.

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