mercoledì 23 ottobre 2013

Vecchie cartoline illustrate di Azzate

Queste tre cartoline illustrate fanno parte di una grande raccolta dell'amico Gianfranco Foglia che, da anni, passa in rassegna tutti i mercatini per cercate vecchie cartoline di Azzate.
Agli inizi era una passione domenicale che dal punto di vista economico era sostenibile, ma ora si è fatta molto problematica per esaurimento del materiale e per il relativo costo di acquisto.
La prima cartolina è quella classica con la Chiesa Parrocchiale di Azzate presa dalla Collina di S. Quirico. Sullo sondo si vede il Lago di Varese e le Prealpi.


La seconda ci mostra il tiro a quattro del barone Giuseppe Baroffio Dall'Aglio nel cortile di Villa Cornelia.


La terza, datata 22 luglio 1924, porta la firma di Anna Maria Epis moglie del barone Giuseppe Baroffio Dall'Aglio e ci mostra un bel esemplare di araucaria imbricata ( è la specie più rustica nel genere Araucaria. La conifera è nativa del Cile centrale e dell'Argentina centro-occidentale ed è un albero sempreverde con tronco dritto e eretto alto fino a 40 m, e con un tronco dalla circonferenza massima di 2 m. Viene considerato l'albero nazionale del Cile) sotto cui sta in posa il giardiniere Enrico Inversini.
La cartolina fu stampata dal tipografo Guido Modiano (1899-1943) che aveva ereditato dal padre Gustavo (1864-1916) lo Stabilimento Tipografico G. Modiano& Co. di Milano


Seguono altre cartoline di varia provenienza:

Azzate. Panorama. Cartolina spedita il 9 settembre 1913.


Una cartolina recentemente acquistata sul Mercatino di Azzate dal Signor Angelo De Mieri, cultore e appassionato raccoglitore di cartoline antiche, ripropone alla nostra attenzione la classica veduta di Azzate e del Lago di Varese dalla Collina di San Quirico e ci dà modo di proporre qualche ulteriore considerazione a quelle già esposte su "Curiosando nel cassetto della nonna" edito dalla Pro Loco Azzate nel 1996. In quell'occasione sono stati pubblicati due panorami similari: uno in copertina (a colori, senza data) ed il secondo a pag. 72 (in bianco e nero con la data del 9 settembre 1913).
Questo nuovo ritrovamento è una cartolina postale a colori delle Edizioni Carlo Bolla di Azzate stampate da Alfieri & Lacroix di Milano, spedita da Azzate - allora in provincia di Como - il 15 settembre 1907 da un certo R. Costanzo all'Egregio Dottor Ferdinando Gallavresi in Corso di Porta Romana 42 a Milano con una affrancatura postale di 5 centesimi.

Alcune osservazioni da sviluppare:

- le tre casette della parrocchia lungo la Via Veneto sono costituite da due corpi alti e uno centrale più
  basso; la terza casetta era stata sede dell'asilo infantile e si vede anche il piccolo giardino dove
  presumibilmente i bambini andavano a giocare;
- il Viale delle Rimembranze non è ancora tracciato;
- l'attuale sede della ACLI, ex IV Novembre, ha una struttura diversa con porticato al piano terreno, ed è
  probabilmente la ex casa di Misio Tagliaferri; notare il prato su cui successivamente è stato costruito
  il campo di bocce e poi il capannone di "Trenilandia". Allo sbancamento del terreno per ricavare le
  fondamenta ha partecipato Guido Vanoni, il quale racconta di essersi avvalso dell'aiuto di due buoi
  appartenti al Signor Galeazzo Magnini. Uno di questi dimostrava poca attitudine al lavoro e per questo
  veniva sollecitato da Guido Vanoni anche in modo piuttosto veemente. Questo fatto non sfuggì
  all'attenzione della moglie del farmacista Girelli, accanita animalista, la quale se ne lamentò con il
  prevosto Don Angelo Cremona. Questi cercò di redarguire il povero Guido, che non si fece intimorire, ed
  anzi fece constatare allo stesso Prevosto in persona la svogliatezza dell'animale. Ma se don Angelo se
  ne fece convinto, non fu così per la Signora Girelli, che continuava a spiare il comportamento del Guido
  Vanoni da dietro le tendine delle finestre per eventualmente coglierlo in fallo. E se non riuscì nel suo
  intento di denunciarlo per maltrattamento di animali riuscì comunque a procurargli delle noie per "atti
  osceni" poiché il povero Guido, stanco di sentirsi osservato, fece la pipì in bella mostra in modo che
  la Signora Girelli non potesse non vederlo e, infatti, andò subito a lamentarsene con la Irene Monti, la
  quale riprese il nostro Guido dicendogli di "aver dato scandalo".
- il parco dell'attuale Villa Mazzocchi sembrerebbe più esteso dell'attuale;
- la Via Acquadro non è ancora tracciata ed esiste solo la Cascina Lomazzi;
- sul campanile manca il quadrante dell'orologio;
- il "Brent" ha una struttura diversa dall'attuale;
- la costruzione dopo il "Brent" lungo l'attuale Via Marconi che cos'é? E' il fabbricato dove ora c'è la
  Macelleria Sassi?
- ancora più avanti si vede la casa del Passera;
- ancora più avanti si vede la costruzione che ha ospitato la Posta e la casa del dottor Zocchi;
- lungo l'attuale Via Roma si vede la casa di Agostino Ambrosetti detta casa Olivarez, le Scuole
  Elementari, il "Pumarieu";
- la cosiddetta "Corte dei Lanzett" presenta un prato verde piantumato con una strada che probabilmente
  sbocca nell'attuale Via Renato Colli e si presenta come è attualmente dopo i restauri dei signori
  Maffioli che hanno eliminato i terrazzamenti creati dalle numerose famiglie che vi abitavano intorno
  agli anni '50 e '60 destinati ad orti.
- gli alberi del parco dell'attuale Villa Berla sono poco alti. (Per caso il parco fu sistemato da Emilio
  Alemagna (+ 1910)? Anche quelli di Villa Cornelia non sembrano secolari.


La fotografia a colori della copertina di "Curiosando nel cassetto della nonna" è sicuramente posteriore al 1907 poiché:

- le tre casette della parrocchia lungo l'attuale Via Veneto sono diventate una sola;
- le piante nel "chioso" del Prevosto sono aumentate;
- il "Brent" presenta lo spiovente del tetto a triangolo;
- dopo la Cascina Lomazzi è sorta un'altra costruzione; i quattro archi aperti sono diventati tre;

- notare che metà del prato annesso al "chioso" del Prevosto è coltivato a mais;



Cartolina spedita il 15 settembre 1907.


3 commenti:

  1. Non pensavo a così tante e belle cartoline di Azzate..
    Sarebbe bello vederle tutte esposte, una mostra direi unica ed interessantissima.

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  2. Perché vuoi rimanere anonimo. Mi piacerebbe sapere chi sei.

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  3. Dare a tutti la possibilità di ammirare Azzate "nel tempo",sarebbe un avvenimento culturale importante. Condivido e spero che l'idea lanciata si concretizzi.

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