domenica 29 marzo 2015

CASTELLANI-FANTONI


Foglio n. 72 del Registro della Popolazione di Azzate.

conte Giovanni Castellani-Fantoni figlio del conte Carlo e Margherita
Montani.
n. Pavia 11.6.1825
+ Milano 22.5.1886
Agiato, proveniente da Torino.
Abitante in Azzate, Via Crosa n. 14.
Traslato dal vecchio nel nuovo Cimitero di Azzate nel settembre 1958.
(Lapide: All'onorata memoria, del conte Giovanni Castellani Fantoni,
nato a Pavia il 11 giugno 1825, morto a Milano il 22 maggio 1886,
d’animo buono e cortese, all'antica gentilezza dei modi, accompagnò
doti non comuni d'ingegno, amò la patria e la servì, rivestendo pubblici
uffici. A lei, offrì devotamente, il bacio dei figli. Il suo Comune di
Azzate, ebbe caro, e ne fu per otto anni, amministratore solerte.
Coi popolani e i sottoposti suoi, costumò urbanamente, ne ottenne
ricambio, di riverenza e di affetto. La vedova e i figli desolatissimi,
posero).
Sp. contessa Clotilde Dattili f. conte Luigi e Matilde Kirico n. Odessa
(Russia) nel 1827.
Sepolta nel Cimitero di Azzate. (Lapide: Elena (sic) contessa Dattili di
Borgo Priolo, ved. contessa Castellani Fantoni, qui riposa unita ai suoi
cari, morì il 3 giugno 1902. Ella fu donna forte  del Vangelo. Col cuore
infranto l'unica figlia superstite, questa memoria pose).
(Altra lapide: Valeria contessa Dattili di Borgo Priolo, ved. nobile
Narducci, rese a Dio l'anima soave e pia, il 1° marzo 1901, qui riposa
unita a sua sorella, con affetto riconoscente, questa memoria pose, la
nipote Eugenia).
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   |--- conte Carlo Emanuele Castellani-Fantoni
   |     n. Pavia 16.9.1845
   |     + 5.10.1899
   |     Traslato dal vecchio nel nuovo Cimitero di Azzate nel settembre
   |     1958. (Lapide: Qui giace l’anima eletta, del conte Carlo Emanuele
   |     Castellani Fantoni, rapito il 5 ottobre 1899, all'amore della desolata
   |     madre sua . Gesù nostro misericordia).
   |     Sp. 22.12.1881 principessa Anna Maria Carafa f. Luigi e Teresa
   |     Mezzacapo n. Napoli 1855 + Azzate 11.8.1898
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   |--- conte Luigi Castellani-Fantoni
   |     n. Pavia 1.5.1847 + Milano 7.6.1889
   |     Traslato dal vecchio nel nuovo Cimitero di Azzate nel settembre
   |     1958. (Lapide: Luigi conte Castellani Fantoni, nato a Pavia il 1 maggio
   |     1847, morto a Milano il 7 giugno 1889, di tempra ardimentosa, rivestì
   |     con onore le militari divise, carattere franco e giovanile, di cuore
   |     benefico, fu con i poveri generoso, buono con tutti. FIAT.)
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   |--- Ines Castellani-Fantoni
   |     n. Pavia 13.8.1849
   |     Sepolta nel Cimitero di Azzate. (Lapide: Presso le ceneri, del padre
   |     e del fratello, fidente in Dio, riposa, Ines Castellani Fantoni in
   |     Benaglio. Eletto ingegno carità umiltà cristiana, dolcezza angelica,
   |      la resero cara a tutti. Eri fra gli esseri più cari, che avessi al mondo!!
   |     Ora ti chiamo invano da questa tomba!!
   |     Solo da Dio clemente, attendo lenito l'acerbo dolor, che non ha posa.
   |     L'infelice madre tua).
   |     Sp. 8.12.1880 conte Luigi Benaglio di Bergamo + 6.5.1897
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   |--- contessa Eugenia Castellani-Fantoni
         n. Pavia 21.4.1859 + Azzate 19.9.1927
         Traslata dal vecchio nel nuovo Cimitero di Azzate nel settembre
         1958. (Lapide: Eugenia contessa Castellani Fantoni Tettoni vedova
         contessa Benizzi, nata a Pavia il 21 aprile 1859, morta ad Azzate 19
         settembre 1927, ultima della sua illustre casata,donna eletta per
         intelligenza e coltura, esempio di cristiana pietà, vissuta nell'amore
         dei figli, e nel ricordo dei suoi, qui riposa in pace. Con dolore pari
         all'amore, che ebbero di lei, i figli inconsolabili, questa memoria,
         posero).
         Sp. conte Enrico Benizzi f. Antonio q. Basilio.
         (Sepolto nella cappella di famiglia a Firenze (?) a Roma (?).
         (Vedi doc. n. 2.130)
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           |--- conte Gian Antonio Benizzi
           |     n. Piacenza 21.4.1889
           |     + Azzate 17.2.1937
           |
           |--- contessa Elena Maria Benizzi
           |     n. Piacenza 12.5.1890
           |     + Azzate 2.11.1969: Sepolta nel Cimitero di Azzate.
           |     (Lapide: 12.5.1890
           |     - 2.11.1969 . Contessa Elena Maria Benizzi Castellani ved.
           |     Gastinelli. Ricongiunta in cielo, alla sua adorata famiglia,
           |     ha lasciato in quanti la conobbero, l'esempio fulgido di una
           |     vita cristiana, consacrata all'amore, al sacrificio, alla carità).
           |     Sp. a Castelnuovo Sotto Carlo Gastinelli + Africa Orientale
           |     13.9.1936. (Sepolto nella cappella di famiglia a Coviolo
           |     (RE).
           |
           |--- conte Tomaso Carlo Benizzi
                 n. Piacenza 6.6.1892
                 + Azzate 12.10.1959
                 Sepolto nel Cimitero di Azzate. (Lapide: Ad imperitura
                 memoria, del conte Tomaso Carlo Benizzi Castellani Tettoni,
                 cuore di generosità, e bontà incomparabili, fu il vero cristiano
                 del Vangelo, intelletto vivo dedito agli studi, amante di tutto
                  il bello, visse della tradizioni, della patria,e delle due nobili
                 casate, che in lui si estinguono. La desolata sorella pose.
                 6.6.1892 + 12.10.1959).
                 Sp. a Firenze 18.10.1924 Giulia Ridolfi.





Nella cappella di famiglia nel Cimitero di Azzate ci sono anche queste
lapidi:

Contessa Valeria Dattili di Borgo Priolo (PV) ved. nob. Narducci
+ 1.3.1901, qui riposa con la sorella:
(La nipote Eugenia pose).

Contessa Elena Dattili di Borgo Priolo (PV) ved. contessa Castellani
Fantoni + 3.6.1902



Giovedì 9 agosto 1877 ore 3 pomeridiane.

Carissimo padre,
                           ritiro in questo momento dall'Ufficio Postale la tua lettera, di cui oltremodo ti ringrazio: dessa avvalora le mie buone disposizioni, e tutto l'affetto giustamente risentito, che chiaro vi traspare, e di nuovo stimolo all'adempimento di esse: Mi riservo in altra mia, appena giunto a Milano, addimostrartene tutta la mia riconoscenza; per ora ti sia sufficiente il riconoscermi indegno di tanta tua bontà a mio riguardo non solo, ma immeritevole di qualsiasi condiscendenza, cui le insinuazioni altrui, le altrui preghiere potrebbero condurti in favore mio: per quest'anno non verrò ad Azzate impossibilitato d'altronde dalla nuova occupazione, che m'incombe la presenza a Milano, d'altronde sto benissimo di salute, non ho bisogno di bagni, di nulla, non desidero altro che ricomprare con un nuovo avvenire il deplorevole mio passato, per potermi ritemprare al tuo affetto, alla tua stima, inspirata, dettata poi dall'onestà di principi, dalla rettitudine di sentire che tanto ti distingue, e che noi tutti credilo,  eminentemente riconosciamo, e finiamo per apprezzare.
Non oso, né potrei presentarmi a Milano, senza il corrispettivo valsente (sic) per poter far fronte a' miei premurosi impegni, e nello stesso tempo desidero ardentemente partire il più presto possibile da Torino, dove mi annoio orribilmente, isolato come mi trovo, e com'è la città stessa: voglio di conseguenza tu mi dia nuova testimonianza della fiducia che mi hai sempre addimostrato, e di cui ho purtroppo fatto esuberante abuso, o col farmi invio della richiesta somma qui in Torino, ricevuta la quale, partirei immediatamente per Milano, o con una nuova tua lettera mi prevenga aver spedito in piego raccomandato fermo in Posta, Milano l'ammontare occorrente in tempo utile che al mio giungere mi possa con matematica esattezza pervenire ed essere da me ritirato.
Le ricevute comprovanti i pagamenti che corrispondano alla somma esatta, ti saranno ben tutti spediti, non dubitare per quest'ultima volta della mia lealtà, e contemporaneamente alla ricevuta di questa mia, o spediscimi il denaro, te ne prego, o farne invio a Milano fermo posta preavvisandomene appena giunto andrò a ritirarlo.
Sono ansioso di partire il più presto possibile, a calcoli fatti, sabato 11 corrente vorrei andarmene, pure attenderò sempre una tua missiva.
Addio. Attendo.
                           tuo aff.mo Luigi


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