Foglio n. 72 del Registro della Popolazione di Azzate.
conte Giovanni Castellani-Fantoni figlio del conte Carlo e
Margherita
Montani.
n. Pavia 11.6.1825
+ Milano 22.5.1886
Agiato, proveniente da Torino.
Abitante in Azzate, Via Crosa n. 14.
Traslato dal vecchio nel nuovo Cimitero di Azzate nel
settembre 1958.
(Lapide: All'onorata memoria, del conte Giovanni
Castellani Fantoni,
nato a Pavia il 11 giugno 1825, morto a Milano il 22
maggio 1886,
d’animo buono e cortese, all'antica gentilezza dei modi,
accompagnò
doti non comuni d'ingegno, amò la patria e la servì,
rivestendo pubblici
uffici. A lei, offrì devotamente, il bacio dei figli. Il
suo Comune di
Azzate, ebbe caro, e ne fu per otto anni, amministratore
solerte.
Coi popolani e i sottoposti suoi, costumò urbanamente, ne
ottenne
ricambio, di riverenza e di affetto. La vedova e i figli
desolatissimi,
posero).
Sp. contessa Clotilde Dattili f. conte Luigi e Matilde
Kirico n. Odessa
(Russia) nel 1827.
Sepolta nel Cimitero di Azzate. (Lapide: Elena (sic)
contessa Dattili di
Borgo Priolo, ved. contessa Castellani Fantoni, qui riposa
unita ai suoi
cari, morì il 3 giugno 1902. Ella fu donna forte del Vangelo. Col cuore
infranto l'unica figlia superstite, questa memoria pose).
(Altra lapide: Valeria contessa Dattili di Borgo Priolo,
ved. nobile
Narducci, rese a Dio l'anima soave e pia, il 1° marzo 1901,
qui riposa
unita a sua sorella, con affetto riconoscente, questa
memoria pose, la
nipote Eugenia).
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|--- conte Carlo
Emanuele Castellani-Fantoni
| n. Pavia 16.9.1845
| + 5.10.1899
| Traslato
dal vecchio nel nuovo Cimitero di Azzate nel settembre
| 1958. (Lapide: Qui giace l’anima eletta,
del conte Carlo Emanuele
| Castellani Fantoni, rapito il 5 ottobre
1899, all'amore della desolata
| madre sua . Gesù nostro misericordia).
| Sp.
22.12.1881 principessa Anna Maria Carafa f. Luigi e Teresa
| Mezzacapo n. Napoli 1855 + Azzate 11.8.1898
|
|--- conte Luigi
Castellani-Fantoni
| n.
Pavia 1.5.1847 + Milano 7.6.1889
| Traslato
dal vecchio nel nuovo Cimitero di Azzate nel settembre
| 1958. (Lapide: Luigi conte Castellani Fantoni,
nato a Pavia il 1 maggio
| 1847, morto a Milano il 7 giugno 1889, di
tempra ardimentosa, rivestì
| con
onore le militari divise, carattere franco e giovanile, di cuore
| benefico,
fu con i poveri generoso, buono con tutti. FIAT.)
|
|--- Ines
Castellani-Fantoni
| n.
Pavia 13.8.1849
| Sepolta
nel Cimitero di Azzate. (Lapide: Presso le ceneri, del padre
| e del fratello, fidente in Dio, riposa, Ines
Castellani Fantoni in
| Benaglio. Eletto ingegno carità umiltà
cristiana, dolcezza angelica,
| la resero cara a tutti. Eri fra gli
esseri più cari, che avessi al mondo!!
| Ora ti chiamo invano da questa tomba!!
| Solo
da Dio clemente, attendo lenito l'acerbo dolor, che non ha posa.
| L'infelice madre tua).
| Sp. 8.12.1880 conte Luigi Benaglio di Bergamo
+ 6.5.1897
|
|--- contessa
Eugenia Castellani-Fantoni
n. Pavia 21.4.1859 + Azzate 19.9.1927
Traslata dal vecchio nel nuovo Cimitero di
Azzate nel settembre
1958.
(Lapide: Eugenia contessa Castellani Fantoni Tettoni vedova
contessa
Benizzi, nata a Pavia il 21 aprile 1859, morta ad Azzate 19
settembre 1927, ultima della sua illustre
casata,donna eletta per
intelligenza
e coltura, esempio di cristiana pietà, vissuta nell'amore
dei figli,
e nel ricordo dei suoi, qui riposa in pace. Con dolore pari
all'amore, che ebbero di lei, i figli
inconsolabili, questa memoria,
posero).
Sp. conte Enrico Benizzi f. Antonio q.
Basilio.
(Sepolto nella cappella di famiglia a Firenze (?) a Roma (?).
(Vedi doc. n. 2.130)
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|---
conte Gian Antonio Benizzi
| n.
Piacenza 21.4.1889
| + Azzate 17.2.1937
|
|---
contessa Elena Maria Benizzi
| n. Piacenza 12.5.1890
| +
Azzate 2.11.1969: Sepolta nel Cimitero di Azzate.
|
(Lapide: 12.5.1890
| -
2.11.1969 . Contessa Elena Maria Benizzi Castellani ved.
| Gastinelli. Ricongiunta in cielo, alla sua
adorata famiglia,
| ha lasciato in quanti la conobbero, l'esempio
fulgido di una
| vita cristiana, consacrata all'amore, al sacrificio,
alla carità).
| Sp. a Castelnuovo Sotto Carlo Gastinelli +
Africa Orientale
| 13.9.1936. (Sepolto nella cappella di famiglia
a Coviolo
|
(RE).
|
|---
conte Tomaso Carlo Benizzi
n. Piacenza 6.6.1892
+ Azzate 12.10.1959
Sepolto nel Cimitero di Azzate.
(Lapide: Ad imperitura
memoria,
del conte Tomaso Carlo Benizzi Castellani Tettoni,
cuore
di generosità, e bontà incomparabili, fu il vero cristiano
del
Vangelo, intelletto vivo dedito agli studi, amante di tutto
il
bello, visse della tradizioni, della patria,e delle due nobili
casate,
che in lui si estinguono. La desolata sorella pose.
6.6.1892
+ 12.10.1959).
Sp. a Firenze 18.10.1924 Giulia Ridolfi.
Nella cappella di famiglia nel Cimitero di Azzate ci sono
anche queste
lapidi:
Contessa Valeria Dattili di Borgo Priolo (PV) ved. nob.
Narducci
+ 1.3.1901, qui riposa con la sorella:
(La nipote Eugenia pose).
Contessa Elena Dattili di Borgo Priolo (PV) ved. contessa
Castellani
Fantoni + 3.6.1902
Giovedì 9 agosto 1877 ore 3 pomeridiane.
Carissimo padre,
ritiro in questo momento
dall'Ufficio Postale la tua lettera, di cui oltremodo ti ringrazio: dessa
avvalora le mie buone disposizioni, e tutto l'affetto giustamente risentito,
che chiaro vi traspare, e di nuovo stimolo all'adempimento di esse: Mi riservo
in altra mia, appena giunto a Milano, addimostrartene tutta la mia
riconoscenza; per ora ti sia sufficiente il riconoscermi indegno di tanta tua
bontà a mio riguardo non solo, ma immeritevole di qualsiasi condiscendenza, cui
le insinuazioni altrui, le altrui preghiere potrebbero condurti in favore mio:
per quest'anno non verrò ad Azzate impossibilitato d'altronde dalla nuova
occupazione, che m'incombe la presenza a Milano, d'altronde sto benissimo di
salute, non ho bisogno di bagni, di nulla, non desidero altro che ricomprare
con un nuovo avvenire il deplorevole mio passato, per potermi ritemprare al tuo
affetto, alla tua stima, inspirata, dettata poi dall'onestà di principi, dalla
rettitudine di sentire che tanto ti distingue, e che noi tutti credilo, eminentemente riconosciamo, e finiamo per
apprezzare.
Non oso, né potrei presentarmi a Milano, senza il
corrispettivo valsente (sic) per poter far fronte a' miei premurosi impegni, e
nello stesso tempo desidero ardentemente partire il più presto possibile da
Torino, dove mi annoio orribilmente, isolato come mi trovo, e com'è la città
stessa: voglio di conseguenza tu mi dia nuova testimonianza della fiducia che
mi hai sempre addimostrato, e di cui ho purtroppo fatto esuberante abuso, o col
farmi invio della richiesta somma qui in Torino, ricevuta la quale, partirei
immediatamente per Milano, o con una nuova tua lettera mi prevenga aver spedito
in piego raccomandato fermo in Posta, Milano l'ammontare occorrente in tempo
utile che al mio giungere mi possa con matematica esattezza pervenire ed essere
da me ritirato.
Le ricevute comprovanti i pagamenti che corrispondano alla
somma esatta, ti saranno ben tutti spediti, non dubitare per quest'ultima volta
della mia lealtà, e contemporaneamente alla ricevuta di questa mia, o
spediscimi il denaro, te ne prego, o farne invio a Milano fermo posta
preavvisandomene appena giunto andrò a ritirarlo.
Sono ansioso di partire il più presto possibile, a calcoli
fatti, sabato 11 corrente vorrei andarmene, pure attenderò sempre una tua
missiva.
Addio. Attendo.
tuo aff.mo Luigi
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