mercoledì 25 marzo 2015

CORRISPONDENZA VARIA DI TOMMASO CARLO BENIZZI





Da casa, 5 gennaio 1911. Caro Masino, ti ringrazio infinitamente per il tuo gentile
pensiero e io mantengo la promessa di inviarti la Befana.
E' la sorella Maria Elena che gli scrive ed è un modo cortese e diplomatico per inviargli i soldi che gli aveva promesso.

Tanti saluti alla contessa, a Gianni e a te. Ottavia Perrone Compagni.


Cartolina illustrata con una contadina.


Conte don Tommaso Benizzi, Castelnuovo di Sotto
(Reggio Emilia). Ringraziamenti ed auguri. Iside Pazzi.

Tommaso Carlo Benizzi non aveva il titolo di conte, ma soltanto quello di nobile. Anche la sorella Elena Maria aveva soltanto il titolo di nobile e, al massimo, avrebbe potuto fregiarsi del titolo "dei conti Castellani-Fantoni".

Giovedì, 2 febbraio 1911. Il dottor Antonio Gigli, Firenze, Via Ghibellina 20, secondo
piani, prega il signor Tomasino a scusarlo se stamani non è potuto andare a fargli
lezione e l'avverte che verrà immancabilmente sabato mattina alla solita ora.


Cartoline illustrata di via che conduce alla chiesa Grazie
di Saturnana (Pistoia). Tanti saluti da Laura. Baci da Gino.


Al signorino Tommaso Benizzi, Viale Umbverto 9, Pesaro.
Parrocchia di S. Maria in Le Grazie, Pistoia, 1783.

Nel sec. XVII (sul portale è la data 1622) fu costruito l'oratorio di S. Maria delle Grazie, dipendente dalla pieve di Saturnana. Ingrandito nel 1722, nel 1783 fu elevato a sede di nuova parrocchia il cui territorio fu scorporato da quello di Saturnana. Dal titolo della chiesa ha avuto origine l'attuale toponimo che è andato a sostituire quello antico di Tacigliana.

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