lunedì 30 marzo 2015

LETTERA DI ANGIOLA RIVA COTTALORDA A TOMMASO CARLO BENIZZI



Nobile Tommaso Benizzi caporale 8 Battaglione, 19 Reggimento Artiglieria da campagna, 3° Gruppo, Zona di guerra.
1° agosto 1915.


Domenica. Caro Tomasino, non puoi credere come io ti sono obbligta della buona e cara tua memoria, verso me. In mezzo a dsagi e fatiche tu pensi anche a noi, ma tu sta certo che noi pure ti abbiamo sempre presenye e si prega molto anche per te.


Grazie tua cartolina del 24. Don Giovanni è mancato all'affetto dei suoi cari, senza che nemmeno s'accorgesse. In questi giorni andrò a trovare le mie nipoti a Schianno. Bravo tu che ne sei entusiasta di quella bella e nobile guerra (come tu dici).


Speriamo che si venga ad allargare  i confini di questa nostra bella Italia, e dal modo con cui si combatte tutto fa presagire in bene. Mai come oggi abbiamo potuto ammirare e apprezzare i nostri bravi soldati.
Voglia Iddio esaudirci e vedere presto la fine. Intanto noi non possiamo


far altro, che lavorare per sollevare da tante pene chi con tanto amore, zelo e audacia si spinge verso il fronte. Bravi! Bene!
Ad Azzate nulla. Se sentono gli effetti della guerra e la mestizia è in ogni cuore.
Il vostro bel casone, la vostra bella villa è chiusa. Qualche rosa sboccia e mi parla di voi. Oh quanti pensieri! Ritorneranno i giorni belli ridenti.
Don Vittorio bene. Fu indisposto due mesi ma ora ha ripreso la sua vita normale. Da Como in carrozza Azzate e Crugnola sempre nella sua carrozza. Il mio cavallo è andato in guerra. Provai gran rammarico al vederlo partire.
Ti saluto con caro affetto materno. Sempre la tua donna Angiola Riva Cottalorda.



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