mercoledì 25 marzo 2015

LETTERA DI MARIA MAY A TOMMASO CARLO BENIZZI





5 novembre 1910

Nobile d. Tomaso,
                             col massimo e profondo rispetto porgo vive scuse se, abusando della sua bontà e osando disturbarla, mi permetto di scriverle chiedendole un favore che spero, tanto buono, non mi vorrà negare.
Questa mattina (venerdì) l'insegnate d'italiano ci ha dato il seguente tema: "Serate in famiglia" perciò se pure me lo permette, vorrei pregarla a mandarmi anche solo una traccia che mi faciliti lo svolgimento del tema.
Io le prometto eterna gratitudine se ella esaudirà questa mia preghiera, inoltre farò spesso qualche Comunione per lei, nobile don Tomaso, e per la usa rispettosa famiglia.
I miei egregi professori in parte non sono più quelli dell'anno passato, anzi gran parte sono cambiati e alcuni sono buoni e indulgenti, altri sono alquanto rigorosi (come ad esempio la professoressa d'italiano).
Il professore di pedagogia invece è un vero gioiello; buono, sa compatire, e spiega tanto bene...
L'insegnante di storia e geografia è un tipo alquanto originale: è alta, smisurata, magra magra ... in poche parole è il ritratto del dottor Azeccagarbugli (non per disprezzarla sa?...); eppure è così indulgente ...
Ed ora termino perché temo di annoiarla con le mie ciarle inutili. Abbia la bontà e la cortesia a perdonare gli errori ortografici e di concetto. E' tardi, la testa più non mi regge e ho nella mia memoria una confusione di reazioni chimiche, di formule e che so io, che non so neppure chiarire le idee.
Ringraziandola anticipatamente, col senso della più alta stima e riconoscenza mi dichiaro di lei obbligatissima
                                                   Maria May

Prego porgere i miei più rispettosi ossequi alla di lei stimatissima famiglia.

Unisco alla presente il mio indirizzo:
Maria May
Collegio Nazarette
Como


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