giovedì 26 marzo 2015

QUARTA LETTERA DI ELENA MARIA BENIZZI AL FRATELLO TOMMASO CARLO



Si vede chiaramente come la lettera sia stata piegata in quattro e conservata gelosamente
da Tommaso Carlo al fronte e l'abbia sempre tenuta con sè, tanto da riporla nell'archivio
di famiglia al suo ritorno.




4 luglio 1915

Mio caro, carissimo Masino,
                                              spero avrai già ricevuto un vaglia che ti ho fatto proseguire dal …, sperando con questo sistema di riuscire a farteli ricevere e presto tu sappimi dire quando lo hai ricevuto per sapermi regolare in seguito.
Non sai che felicità è stata per tutti noi il ricevere notizie che …
Di fare il possibile per non fargliele mancare. Se non puoi scrivere a lungo manda una sola cartolina.
Stai tranquillo e sereno che mammina sta meglio di quando l’hai lasciata[1] e noi pure stiamo bene.
Io sono molto triste anche per Carlo[2] che si è già battuto parecchie volte ed è sull’Isonzo. Quindi in continuo combattimento.
Sono già quattro giorni che manco di sue notizie, quindi ti puoi figurare il mio stato d’animo. Meno male che oggi so essere tranquilla per te.
Faccio il possibile per occuparmi.
Il fare un po’ di bene è l’unica consolazione che si può provare in questi momenti. Così sono nel Comitato per le famiglie dei richiamati e vado al Municipio con la Vaj, la contessa Pandolfini e tante altre per fare avere i sussidi, cercar lavoro e dare ogni sorta di assistenza a queste famiglie.
A giorni poi si apre un asilo per i figli dei richiamati. Questi asili si chiamano nidi e andrò anche un giorno alla settimana a fare da maestra. Ciò che m’entusiasma … bimbi sino a sei anni.
Poi andrò a scrivere lettere per le mogli dei soldati e quando arriveranno i feriti andrò in ospedale alla guardaroba.
Vedi se sono occupata … credi è l’unica risorsa che mi resta. Vedo spesso Anna Maria che mi piace sempre di più e con la quale siamo già ottime amiche, puoi credere se si parla di te!
Qui si fanno oggetti di lana per i soldati, sappimi dire cosa vuoi; intanto ti faccio un berretto come quello delle …
Vuoi guanti, calze lunghe, sciarpe per la notte? Scrivimelo che non faccia lavori inutili.
Mamma vuole una ventriera in lana.
Grazie per le tue belle parole.
 Tua sorellina.


Come sono cambiati i tempi! Qualche tempo prima gli aveva detto che quando sarebbe andata a Firenze avrebbero scorazzato per le vie per fare invidia alle altre donne…






[1] Il marito è al fronte e quindi la madre è presso la figlia Elena.
[2] Il marito di Elena, Carlo Gastinelli.

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