martedì 24 marzo 2015

TOMMASO CARLO BENIZZI RINGRAZIA ELISA GALLI

Firenze, Chiesa di Santa Felicita, Antonio Ciseri,
Martirio dei Maccabei.
Gentile Signorina Elisa Galli, Azzate (Provincia di Como).
Ringraziando, ricambio affettuosi auguri. Tommaso Carlo. 21.4.1908
Molto probabilmente questa cartolina non è mai stata spedita poiché non reca il francobollo e l'annullo postale ed è stata ritrovata nell'archivio di famiglia. Era nelle intenzioni di Tommaso Carlo di ringraziare la signorina Elisa Galli che supponiamo essere la figlia del fattore di Casa Riva, con la quale i conti Benizzi-Castellani erano in amicizia ed avevano le rispettive ville una di fronte all'altra ad Azzate.
Tommaso Carlo in quegli anni era a Firenze e usò la prima cartolina che gli capitò fra le mani e forse pensò che il soggetto era troppo classico per rispondere galantemente ad una signorina.

Ciseri nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino, da Giovan Francesco, anch'egli pittore, e da Caterina Materni.
Trasferitosi a Firenze nel 1833, sviluppò il suo talento artistico presso l'Accademia di Belle Arti con l'aiuto dei maestri Niccola e Pietro Benvenuti.
I suoi dipinti a carattere religioso sono raffaelleschi nel loro stile compositivo e per le loro superfici pulite; tendono a un realismo quasi fotografico.
Dipinse molte opere su commissione da parte di varie chiese in Italia e Svizzera. Dipinse inoltre un gran numero di ritratti, ad esempio di suo suocero Gaetano Bianchini.
Nel 1853 aprì una propria scuola di pittura. Suoi allievi furono tra gli altri Silvestro Lega (1826-1895), Niccolò Cannicci (1846-1906), Girolamo Nerli (1860-1926) e Raffaello Sorbi (1844-1931). Il migliore viene comunque considerato Egisto Sarri (1837-1901).
Nel 1852 Ciseri fu nominato professore all'Accademia per l'insegnamento superiore.
A causa dell'elevata imposizione fiscale svizzera, nel 1877 acquisì su sua istanza la cittadinanza italiana.
Ciseri si sposò con Cesira Bianchini. Morì all'età di 70 anni e fu sepolto nella chiesa fiorentina di San Miniato al Monte.

Opere

Il Martirio dei Maccabei nella chiesa di Santa Felicita a Firenze (1853-63), per il quale fu premiato con la medaglia d'oro all'esposizione universale di Vienna nel 1873, è la sua opera più celebre

(Estratto da Wikipedia).





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