martedì 13 ottobre 2015

GIOVANNI PAOLO MOLI MARCHESE DI AZZATE E DOBBIATE


Ambrogio Molli
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   |--- Gerolamo Molli
          Il 22.9.1657 giura fedeltà al feudatario Alfieri.
          Sp. 22.9.1674 Caterina Bulona f. Luigi Matteo di Azzate.


MOLI MARCHESI DI AZZATE E DOBBIATE (Vedi albero genealogico al n. 10.022)                                                         

Gio. Paolo Moli del Lago di Como.
Sp. Caterina Calderoni f. Antonio.
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   |--- Bianca Moli
   |     Sp. Francesco Reina Castelli.
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   |--- Paolo Antonio Moli
          Banchiere.
          Sp. Teresa Balbi f. Ermes.
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              |--- Gio. Paolo Moli
              |      1719. Segretario. Impresario della Mercanzia e del Rimpiazzo ferm. e del
              |      sale. Indi marchese 1750 e feudatario dell’ottobre 1760.
              |      L'8.7.1748 acquista il feudo di Azzate e Dobbiate, devoluto alla Regia
              |     Camera in seguito alla confisca del conte Giulio Antonio Biancani.
              |      Sp. Teresa Terzi f. Gio. Battista ferrarezza in Bergamo.
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              |          |--- Paolo Antonio
              |          |     Canonico della Scala.
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              |          |--- Marianna
              |          |     Sp. Giuseppe Boggiari.
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              |          |--- Giuseppe Antonio
              |          |     n. 1729
              |          |     Marchese. Tesoriere generale militare in Lombardia.
              |          |     Sp. Marianna Grassi f. conte Francesco.
              |          |     Questi coniugi tentarono il divorzio ma ebbero sentenza contraria
              |          |     dall'Arcivescovado non meno che da Roma. 1778.[1]
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              |          |--- Giuseppa
              |          |     Sp. conte Giovio di Como.
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              |          |--- Luigia
              |                Sp. ..... Cremona.
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              |--- Flaminia Moli
              |     Sp. avv. Antonio Cabiati.
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              |--- Caterina Moli
                     1713. Sp.:a) Domenico Sonetti impresario; b) avv. Ferdinando Tartari.



Foglio n. 135 del Registro della Popolazione di Azzate:


Giulio Molo sp. donna Giuditta Bossi-Lampugnani
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   |--- Arturo Molo
         n. Bellinzona 24.8.1849   
         Benestante.
         Sp. Cleonice Moretti f. Procolo e Teresa Zoni n. Soncino (CR) 25.12.1860  
        Aveva un fratello di nome Rustico, pittore, nato a Soncino 29.9.1868, abitante con la
        sorella in Azzate.
        Abitanti Piazza Vittorio Emanuele 27.
        Nella sua famiglia convive il cognato Rustico Moretti f. Procolo, pittore, n. Soncino
        29.9.1868.
        Angela Pedroni il 15 settembre 1910 ad Azzate partecipa come madrina alla
        commemorazione di S. Carlo Borromeo mentre Arturo Molo vi partecipa come
        padrino. (Vedi Cronaca Prealpina2).
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            |--- Giuditta Molo
            |     n. Azzate 13.10.1893
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            |--- Teresa Molo
            |     n. Azzate 24.6.1897
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            |--- Luigia Molo
                  n. Azzate 24.6.1897








[1] Da don Giovanni Paolo Molo, segretario del Senato, ferriere, appaltatore, regio tesoriere militare, marchese di Azzate, e dalla consorte donna Teresa Terzi, una “ferrarezza” bergamasca, era nato nel 1729 don Giuseppe Antonio Molo: “un Ercole che invece di allegare dei fatti cita degli autori”, lo chiama Pietro verri. Infatti godette per molti anni, a Milano e a Roma, una vera e propria celebrità per la causa di annullamento di matrimonio intentatagli “ez capite absolutae perpetuae phisicae impotentiae” dalla moglie donna Marianna Grassi Varesini dopo quasi dodici anni di convivenza. Il povero ed innocente don Giuseppe Antonio era un giorni in procinto di raggiungere l’amata consorte che passava le acque ai bagni di Lucca – efficacissimi contro la sterilità del ‘700 – quando fu avvertito delle intenzioni di lei da don Remberto Perego, per intromissione del Granduca di Toscana e dell’Arciduca Ferdinando governatore della Lombardia (la bomba scoppiava lontano, ma partiva dal n. 23; la dama era innamorata …… (Estratto da Contrade Milanesi – 1 Il Borgo Nuovo, a cura di Emilio Sioli Legnani e di Paolo Mezzanotte, Fondazione Treccani degli Alfieri per la “Storia di Milano”).

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