Nato a Milano nel 1822 + a Lezza (frazione di Ponte Lambro – Como) 30 ottobre
1902
La Chiesa di S. Fedele era la chiesa della Milano
aristocratica, frequentata anche dalla famiglia Manzoni, e qui il piccolo
Alessandro ricevette la prima comunione dal prete-patriota don Adalberto
Catena, poi insignito con titolo di Cavaliere del Re. Nell’archivio
parrocchiale è inoltre custodito anche l’atto di morte del letterato.
La leggenda metropolitana narra che nell’Ottocento gli
altari fossero sempre ricolmi di fiori, inviati dalla ballerina Fanny Elssler,
che mandava in parrocchia i fasci di fiori che i suoi ammiratori le inviavano
in quantità.
L’Opera Pia
Catena nasce a Milano nel 1904, in memoria del Sacerdote Professor Adalberto
Catena (1822-1902), che aveva dato gli ultimi conforti religiosi a Giuseppe
Verdi, ed era stato il confessore di Alessandro Manzoni negli ultimi anni della
sua vita. Grazie alla generosità dei milanesi, dove era stato parroco della
chiesa di San Fedele dal 1870 al 1902, vengono costruiti a Salsomaggiore
l’Ospizio Catena per i non abbienti e poi il Villino Catena per le signore e le
signorine. L’Opera a lui dedicata fu voluta dal Cardinale Cesare Orsenigo, che
fu poi Nunzio Apostolico in Germania; nel decennale della morte del Cardinale,
venne a visitare lo Stabilimento l’allora Arcivescovo di Milano Giovanni
Montini, futuro Papa Paolo VI°.
Milano. Accanto
al presbiterio della Chiesa di S. Fedele. Luigi Secchi (1853-1921). L’ultima
comunione di Alessandro Manzoni (1903) con iscrizione al sacerdote Adalberto
Catena.
In occasione
dell’ufficio di suffragio celebrato nella chiesa di S. Fedele per i benefattori
degli asili il 23 maggio 1898 il sacerdote Adalberto Catena fece il discorso
d’occasione e commemorazione di Alessandro Manzoni, ricorrendo nello stesso
giorno il 25° anniversario della sua morte.
Don Adalberto
Catena fu anche confessore di Alessandro Manzoni.
Nel 1923, in
occasione del 50° anniversario della morte di Alessandro Manzoni (1873) venne
stampata questa immaginetta che raffigura Alessandro Manzoni nell’atto di
ricevere la Santa Comunione nella Chiesa di S. Fedele di Milano.
L’immaginetta
ebbe molto successo e fu usata molto frequentemente come frontespizio per molte
commemorazioni.
Nell’immaginetta
conserva nel Liber cronicus servì per
ricordare il sacerdote Adalberto Catena, prevosto di S. Fedele.
Il grande scrittore Alessandro Manzoni, molto pio e
perseverante durante la sua età matura, mentre da giovane s’era allontanato
dalla religione, fu devotissimo al Santissimo Sacramento e nella Comunione
frequente trovò la forza della coerenza.
Ogni domenica, nella Chiesa di S. Fedele, a Milano, egli si
accostava alla Comunione con devozione tale da meravigliare tutti. Inoltre,
insegnava il Catechismo ai fanciulli della Parrocchia e si dispiaceva
immensamente se talvolta qualche contrattempo non gli permetteva di farlo. Alla
figlia Vittoria, che si preparava alla Prima Comunione, scrisse una bellissima
lettera, inculcandole gli insegnamenti per mantenersi costanti sulla via della
virtù. “… I sentimenti che hai della ineffabile Grazia, che ti prepari a
ricevere, mi dà soave fiducia che essa sarà per te un principio di grazie
continue e di non interrotte benedizioni… non vi è vero contento se non
nell’unione con Dio … chiedi al Signore, con ferma speranza, quello di cui
senti già tanto bisogno: chiedigli anticipatamente quello che ti sarà
necessario quando il mondo, con le sue lusinghe e con le sue dottrine
egualmente bugiarde, ti proporrà, t’intimerà, ti mostrerà in pratica una legge
contraria a quella, che ti deve salvare”.
L’arte (ma più probabilmente l’artista) ha saputo cogliere
dalla vita reale un momento solenne per Alessandro Manzoni e Adalberto Catena e
ne trasmette ai posteri, irradiandoli dalla luce di Cristo, le espressioni del
volto ed i ricordi affinché tanta amicizia e fede, tanto splendore di parola,
attraverso i quali di univano la poesia e il sacerdozio, siano presi ad
esempio, ammonimento e conforto. Una preghiera per il sacerdote Adalberto
Catena, prevosto di S. Fedele, morto il 30 ottobre 1902.
Milano, Pinacoteca di Brera, ritratto di Alessandro Manzoni di Francesco Hayez (1841). |
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