La dama indossa un corpetto di colore verde marcio stretto
all’altezza della vita da una cintura dello stesso colore con fibbia blu
circolare di pietre sferiche.
Oltre la vita, la veste si apre verso i piedi in un ampio
drappeggio.
Il corpetto si apre in un’abbondante scollatura contornata
da un sottile e raffinato pizzo, impreziosito nella propria goccia da una
spilla tempestata di pietre blu.
Intorno alle spalle ricade un ampio scialle di colore blu
dal quale fuoriesce una mano magistralmente dipinta: il pollice e l’indice si
atteggiano ad impugnare una piuma sfuggente ed il mignolo, leggermente discosto dalle altre
dita dà movimento alla rappresentazione che sarebbe, per il resto, piuttosto
statica.
Il viso è forse a parte meno riuscita e rappresenta donna
Isabella già avanti negli anni con una capigliatura raccolta dietro la nuca.
Un orecchino nero molto semplice adorna l’unico orecchio
visibile.
Le labbra sembrano leggermente truccate, mentre le
sopracciglia e soprattutto le gote sono pesantemente evidenziate.
Nell’insieme non traspare una particolare bellezza del
personaggio che acquista qualche distinzione esclusivamente dall’abito che indossa.
Verrebbe proprio da dire che se qualche somiglianza avesse
con il personaggio ritratto, comunque la sua definizione pittorica ne stravolge
piuttosto pesantemente le fattezze.
Ritratto di Isabella Bossi una volta in Villa Aletti-Alemagna di Barasso, ora a Palermo presso la sorella del conte Carlo Alberto Alemagna. |
... peccato che sia finito a Palermo (li si gode il sole :-), avrebbe fatto bella mostra di sé in villa Bossi Alemagna ad Azzate :-)))
RispondiEliminaHa perfettamente ragione!
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