Si vuole
fare appartenere al ramo dei Bossi di Porto Ceresio un certo Gabriello Bossi
che nel 1385 apparteneva al Collegio dei Consiglieri di Milano.
Soltanto chi aveva sei gradi
di nobiltà la più distinta poteva essere eletto al predetto collegio e dunque
sulla nobiltà della sua famiglia non vi è alcun dubbio.
Questo Gabriello si distinse
per essere stato un uomo venerato dai grandi e dai plebi per la sua singolare
pietà e per il suo amore allo studio delle scienze sacre.
Sembra che si sia staccato
dai suoi fratelli che vivevano a Porto Ceresio e si sia ritirato in un primo
momento ad Agrate dove vendette la sua porzione di beni e andò altrove a
fabbricare la sua abitazione.
Il conte Giulio Cesare Bossi
di Azzate (nato nel 1674) e don Benigno Bossi di Milano (+ 1789) costantemente
asserivano che, come risulta da antiche pergamene, questo Gabriello è il
fondatore della dinastia Bossi di Porto Ceresio e dello stesso avviso erano
anche Don Antonio Bossi (vivente 1756) e suo fratello giureconsulto collegiato
Don Giovanni Battista.
Il genealogista Giovanni
Sitoni di Scozia nella sua celebre opera “Famiglia
dei cavalieri Bossi” dice la stessa cosa.
Padre di questo Gabriello fu
Giacomo Bossi senior detto il Grande per la scienza delle leggi, per ricchezza
e per dignità che possedeva sotto l’imperatore Carlo IV. Oltre ad essere del
venerando Collegio dei Cavalieri, era conte cavaliere aureato e giudice
dell’aula imperiale.
Fratello di Gabriello fu
Vassallino Bossi del quale il predetto Sitoni scrisse queste: “ Stipite artum duxit comes Vassallinus
Bossius miles aureatus et a precarissimo Vassallinus ortum duxit Jacobus junior
et comes palatinus” .
Stabilitosi infine Gabriello
Bossi in Porto con la sua famiglia, gli successe il primogenito Gio. Maria che
risiedette stabilmente a Porto nella casa da nobile sulla quale faceva bella
mostra di sé lo stemma con il bue passante.
Un figlio cadetto di
Gabriello diede invece origine ad un altro ramo che si estinse nel 1700 circa
alla morte di Baldassarre Bossi che lasciò erede la Casa Tettoni di Novara.
NOTIZIE GENEALOGICHE
SULL'ORIGINE DELLA FAMIGLIA BOSSI
Nell'anno 1385 esisteva un
Gabriello dei Bossi del Collegio dei Consiglieri di Milano per la cui
appartenenza erano richiesti sei età di nobiltà la più distinta.
Questo Gabriello è notato per
uomo venerato dai grandi e dai plebei per la singolare sua pietà e per il suo
amore allo studio delle scienze sacre.
Divisosi questo dai suoi
fratelli ed avendo venduto in Agrate, ove si era ritirato, la sua porzione di
beni che colà possedeva, andò altrove a fabbricarsi un'abitazione ove si
stabilì.
Il fu conte Giulio Cesare
Bossi di Azzate ed il fu D. Benigno Bossi di Milano costantemente asserivano
essere questo quel Gabriello che fondò la dinastia Bossi in Porto Ceresio; così
il dottissimo D. Antonio Bossi ed il di lui fratello consigliere asserivano
parimenti che una dinastia Bossi, situata a Porto sul lago di Lugano, al di là
di Varese circa 6
miglia , può vantarsi di avere a riconoscere per suo capostipite
Gabriello Bossi figlio di Giacomo il Grande, e la loro asserzione è appoggiata
ad antiche pergamene ed altresì a quanto lasciò scritto il Sitoni di Scozia
nella celebre opera della "Famiglia
dei cavalieri Bossi".
Padre di Gabriello fu Giacomo
Seniore detto il Grande per la scienza delle leggi, per ricchezza e per dignità
che possedeva sotto Carlo IV imperatore. Oltre ad essere del Venerando Collegio
dei Cavalieri, era conte cavaliere aureato e giudice dell'aula imperiale;
fratello del nostro Gabriello fu il celebre Vassallino di cui leggesi
nell'opera del succitato Sitoni: "Ab hoc" cioè da Giacomo il grande
preclarissimo "Stipite artum duxit
comes Vassallinus Bossius miles aureatus
et a preclarissimo Vassallinus ortum duxit Jacobus junior et comes palatinus".
Si vuole di
più che il succitato Gabriello stabilitosi come si disse più sopra nel sito di
Porto, con prole, di cui il figlio Gio. Maria il primogenito ne derivò in
conseguenza questo ramo come viene provato dallo stemma scolpito sulla casa di
questa nobile ed antica famiglia ove vedesi sullo stesso stemma scolpito il
nome di Gio. Maria Bossi.
Un altro ramo procedente dallo
stesso stipite di Gabriello si estinse nel 1700 circa alla morte di un
Baldassarre Bossi di cui fu erede la Casa Tettoni di
Novara che tuttora ne fruisce di quell'eredità.
RAMO BOSSI DI PORTO CERESIO
Arnoldo
Bossi
Capostipite della
famiglia Bossi.
| |
|--- Rabalio Bossi
|
(Ramo di Azzate)
|
|--- Simone Bossi l’Antico o Seniore
|
In un documento del 26 marzo 1398 risulta essere padre di
| Fabrizio.
|
|--- Giacomo o Giacomino Bossi
|
|--- Arnoldo Bossi
Esistente nel XII secolo,
capostipite della famiglia Bossi,
trisnonno di Teodoro e
Luigi.
Ottenne da Francesco I
Sforza il feudo di Meleto
Lodigiano[1].
Tuttavia, rapporto al ramo dei
marchesi Bossi non ci è dato
risalire che ad Arnoldo da
Milano, probabilmente del XIII
secolo, che da un suo nipote
Vassallino, che era notaio nel
1377, per atto del 13 marzo,
risulterebbe figlio di Giacomo
del fu Arnoldo[2].
|
|
|--- Francesco Bossi
|
|--- …………
| :
| :
| :--- Giovanni Bossi
|
|--- Vespasiano Bossi
| Godette gli stessi titoli conferiti al
fratello Giacomo e
| potevano
trasmetterli ai loro discendenti “fino in
| perpetuo”, come appariva dalla pergamena
del
| Venerabile Collegio dei Notai di Milano,
sulla quale si
| trova registrato “ad aeternam Dei
memoriam”, che
| concedeva alla famiglia Bossi la facoltà
di creare notai
| in virtù dell’amicizia loro accordata dall’imperatore
e
| del privilegio del 1355. Da quanto
risultava dagli atti
| autentici estratti dalla membrane del
Venerabile Collegio
| dei Notai di Milano, Vespasiano sembra
figlio di
| Giacomo fu Arnoldo, cittadini milanesi.
Il 4 Giugno
| 1375 viene nominato in un atto dei procuratori
ducali
| di Bernabò Visconti.
|
|--- Giacomo Bossi il
Grande
Detto il Grande per la scienza delle
leggi, per ricchezza
e per dignità che
possedeva sotto Carlo IV imperatore.
Oltre ad essere del
venerando Collegio dei Cavalieri,
fu conte cavaliere aureato e giudice
dell’aula imperiale
(1355); famigliare
domestico dell’imperatore.
Fu Giureconsulto
Collegiato e nel 1388 appartenne ai
XII di Provvisione.
|
|
|--- Gabriello
Bossi
| Vivente nel 1385. Appartenne al Collegio
dei
| Consiglieri di Milano. Passò alla storia come
uomo
| venerato dai grandi e dai plebei per la
sua singolare
| pietà e per il suo amore allo studio
delle scienze
|
sacre, come appariva da un’iscrizione conservata
| nella Chiesa di Sant’Ambrogio ad Nemus
fuori
| Porta Cumana di Milano. Il Meriggia lo
descrive
| come gentiluomo milanese che, trovandosi
potente
| e ricco,
fabbricò a sue spese la Chiesa di S.
| Ambrogio ad Nemus con altri edifici. Nel
1368
| viene annoverato fra i XII di Provvisione
e
| Giureconsulto Collegiato dal 1385 al
1392.
| Essendosi diviso dai suoi fratelli (noi
conosciamo
| un solo fratello di nome Vassallino) e
avendo
| venduto in Agrate, ove si era ritirato,
la sua
| porzione di beni che colà possedeva, andò
a
|
fabbricarsi un’abitazione ove si stabilì. Si ritiene
| che questo Gabriello sia quello che fondò
la dinastia
| dei Bossi di Porto Ceresio, come appariva
da antiche
| pergamene e da quanto lasciò scritto il
Sitoni di
| Scozia nella sua celebre opera “La
famiglia dei
| cavalieri Bossi”.
|
|
| |
| |……….
| |
:
| |
:
| |
:--- Baldassarre Bossi
| | (Ramo estinto nel 1700 circa, cui
subentrò
| | la Famiglia Tettoni di Novara).
| |
| |--- Gio. Maria Bossi
| (Ramo di Porto Ceresio)
|
|--- Vassallino
Bossi
|
|
|--- Vespasiano
(?) Bossi
ALTRO POSSIBILE RAMO DEI BOSSI DI PORTO CERESIO
|--- Vespasiano Bossi
|
|--- Giacomino Bossi
|
|
|---
Giacomo Bossi
Il 30 Giugno 1374 il nobile ed
egregio Giacomo Bossi figlio
del fu nobile, sapiente, egregio cavaliere e dottore, conte
palatino Giacomino viene nominato in un rogito di Francesco
Della Croce.
Giureconsulto Collegiato dal 1348 al 1355.
|
|
|--- Vassallino Bossi
|
|--- Gabriello Bossi
|
|
|--- Gio. Maria
Bossi
| (Ramo di Porto Ceresio)
|
|--- ………….
:
:
:---
Baldassarre Bossi
(Ramo estinto nel 1700 circa, cui subentrò
la famiglia Tettoni di Novara).
Gio.
Maria Bossi
esisteva il suo stemma sulla
casa di Porto Ceresio "JOHAN. MAR.
BOSSI A. 1520"
|
|
|--- Francesco Bossi1684
|
|
|--- Gio. Maria Bossi 1684
|
|
|--- Giuseppe Bossi 1722-23
|
|
|--- Carlo
Gerolamo Bossi, droghiere, 1764
|
|
|---
Luigi Bossi
|
|
|--- Gio. Maria Bossi
|
|
|--- Sebastiano Bossi
abitante in Porto
|
|
|--- Gio. Maria Bossi
abitante
in Porto
|
|
|---
Gio. Antonio Bossi
capitano, abitante
in
Porto
|
|
|--- Gio. Maria
Bossi
prete[3]
A.S.Mi.
N. 3.009
2 gennaio 1795.
Trovandosi agli estremi della
sua vita il M.R. Gio. Battista Bossi di famiglia nobile, desiderando quindi il
dottor fisico Carlo Sirtori in assenza dell'erede poter fare al medesimo dopo
la morte i soliti praticati onori in simili circostanze, implora da V.E. il
permesso di poter esporre le Armi della famiglia con cappello nero.
-------
Vasto
fascicolo riguardante la domanda di Luigi Bossi di Castagnola per essere
ammesso al patriziato.
-------
24 luglio 1784 in
Porto.
Attestiamo noi infrascritti
d'aver veduto nella casa da nobile dell'illustrissimo e reverendissimo
monsignor don Gio. Maria Bossi prevosto eletto della Basilica Imperiale
Maggiore di Sant'Ambrogio di Milano, in Porto pieve di Arcisate, scolpita in
sasso l'arma disegnata a tergo con le presenti cifre o sigle JOHAN. MAR. BOSSI e
più sotto alle suddette cioè ai piedi affatto di detta arma queste altre cifre
o sigle A. 1520 e che la predetta casa è sempre stata abitata dal predetto, dal
fu capitano Gio. Antonio di lui padre, dall'avolo Gio. Maria, dal bisavolo
Sebastiano, dall'arcavolo Gio. Maria e così dagli altri di lui antenati.
Attestiamo di più d'aver veduto un sigillo d'argento appartenente al medesimo
proprietario della medesima casa e sopra di esso la medesima arma con tre
stelle orizzontali sotto la figura del bue e con le sigle P. C. BOSSI cioè
prete Camillo Bossi il quale fu provveduto della parrocchiale di Besano e Porto
da Urbano VIII siccome consta dalle bolle di essa provvisione ed in fede.
f.to Carlo Francesco Rinaldi
f.to Giovanni Gattone
f.to Pietro Agiano
(sul retro c'è lo stemma col
bue)
Vedi note varie al n. 3.009
Pedro de Bossi[4]
1490
Si ha notizia che Pedro de
Bossi, abitante a Cuasso al Piano (chantono
de subto) e di ipotetica provenienza da Porto Ceresio, ha un figlio Gio.
Maria dicto el pedoja (probabile
elaborazione nel corso degli anni del
nome del padre Pedro,
pedroia, pedoia), viene riconosciuto sempre più
spesso con questo
soprannome, con riferimenti simbolici che non
conosciamo.
|
|
|--- Gio. Maria Bossi e Pedoja de Bossi nel
1574
n. 1509, massaro.
Abitante a Cuasso al Piano.
Sposa Margherita (1528-1574)
Correva l’anno 1569 quando s’incontra
per la prima volta in una
nota Gio. Maria ditto el pedoja per
deferencia (contrasto) con diverse
persone.
A cui seguito nello stesso anno nella “Lista delli legati in
comunitate di Cuasio al piano” Il
pedoja de (deve) dar libre 6, soldi
16.
Nel 1572, quale padrino di battesimo,
appare già con i due appellativi
Pedoja e Bossi (Compater ioan maria pedoia de bossis de anchuas
in plano).
Nello stato della anime del 1574
viene ancora definito Gio. Maria Bossi.
(Nella casa di Gio. MariaBossi
habita lo istesso Gio. Maria Bossi capo
di casa, masaro de anni 60, Margarita sua
molia de anni 46, Pedro
(lo
stesso nome del nonno) suo fiolo de anni 25, Lucia sua molia de
anni 28, Gio. Maria (lo stesso nome del nonno) suo fiolo de anni 3,
Ludovico suo fiolo de anni 1.
Ha al suo servizio Antonio Valmaggia
che viene descritto nel nucleo
familiare di suo figlio Antonio e che
sembra denotare “qualcosa in
più” del semplice massaro.
Gio. Maria de Bossi detto Pedoja è il
capostipite della casata Pedoja.
Era di professione massaro ed aveva il
focholare a Cuasso al Piano
(canthono de sota) dove vi è ancora
oggi una casa Pedoja.
Si dedica anche alla vita pubblica,
infatti il suo nome compare
ripetutamente
fra i rappresentanti della Comunità di Cuasso che
vengono inviati a Milano, in
arcivescovado, per chiedere la scissione
di Besano e di Porto Ceresio dalla
Chiesa Parrocchiale di Cuasso al
Piano.
|
|
|--- Pedro o Pietro Bossi detto
del Pedoja
| n. 1549
| Sposa Lucia de Andrioli
| n. 1546
| Abitanti a Cuasso al Monte.
| |
|
|
| |--- Margherita Bossi
| |
n. 1569
| |
E’ detta biadiga (nipote) di Gio. Maria e sembra vivere
| |
nella casa di suo zio Antonio.
| |
| |--- Gio. Maria Bossi
| |
n. 1571
| |
| |--- Ludovico Bossi
| n. 1573
|
|--- Antonio Bossi
| n. 1555, massaro.
| Abitante al Cuasso al Monte.
| Antonio fiolo di soprascritto Gio.
Maria, masaro de anni
| 19,
Francesco fiolo di soprascritto Gio.
Maria de anni 16,
|
Lucia fiola di soprascritto Gio. Maria de anni 15, Batistina
| fiola di soprascritto Gio. Maria de anni 11,
Margarita abiadiga
|
(nipote) dil soprasctitto Gio. Maria de anni 5,
Antonio Valmagia
| servo
dil soprascritto Gio. Maria de anni 15.
|
|--- Francesco Bossi
| n. 1558 + 1606
| Abitante al Cuasso al Monte.
| Sp. 24.5.1579 Simona Battistella.
|
|--- Lucia Bossi
| n. 1559
|
|--- Battistina Bossi
Sp. 24.2.1582 Donato di
Cavagnano.
“Estratto da: “Pedoja –
Comune di Cuasso al Monte – 1° Settembre 2007”
D. Cristoforo Bossi
|
|
|--- D. Francesco Bossi
|
|
|--- D. Cristoforo Bossi
|
|
|--- D. Laura Camilla
Bossi[5]
-----------------------|
n. Azzate 9.7.1564 |
Sp. 5.1.1595 Cesare
Bossi. |
|
|
|
|
|
|
|--- D. Cesare Bossi
--------------------------------|
Sp. 5.1.1595[6] Laura
Camilla Bossi.
Stemma in ferro battuto sul poggiolo della casa posta di fronte alla Chiesa Parrocchiale di S. Vittore di Arcisate. |
[1] V. Spetri.
[2] Litta.
[3] n. 1736 + 1792. Monsignore, prevosto di Sant'Ambrogio
di Milano, abitante in Porto. Possiede in Porto un casa da nobile con stemma
del suo avo “JOHAN. MAR. BOSSI A. 1520” .
[4] Estratto da: “Pedoja –
Comune di Cuasso al Monte – 1° Settembre 2007.
[5] Vedi Famiglia n. 21.
[6] “5 genaro 1595. Fatte le
tre pubblicazioni per me curato Annibale Bosso in 3 giorni di festa continui
cioè 15, 17 et 20 genaro non avendo inteso impedimento alcuno tra il signor
Cesare fq. Gio. Antonio Bosso di Porto parrocchia di Cuasso al Piano et la
signora
Laura fq. Cristoforo Bosso di Azzà è stato celebrato il
matrimonio per parole di presente fra essi alla presentia di me curato
soprascritto et a mia interrogazione presenti i testimoni messer Arcangelo
Bosso, messer prete Battista Bosso, Gio. Battista Caligari et molti altri. (A.P.A.).
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