Quando viene detto che Rabalio Bossi nel 1290 era signore
del castello e borgo di Azzate si deve intendere che il suo titolo non era
semplicemente nobiliare e distintivo di un rango elevato, ma piuttosto quello di
un vero e proprio proprietario che godeva in esclusiva tutto il territorio
azzatese.
Agli abitanti del borgo non rimaneva altro che lavorare le
terre del signore cui erano sottoposti e usufruire di limitati spazi comuni,
piuttosto marginali, per pascolare le loro pecore, raccogliere la legna nei
boschi e forse fare qualche fascio di fieno[1].
Non è una situazione molto confortante e alla quale non
avremmo mai voluto arrivare, ma ci sono precisi segnali che abbiamo potuto
trarre dal catasto settecentesco cosiddetto di Maria Teresa che ci portano ad
affermare che tutta la terra disponibile ad Azzate era di proprietà della
nobile famiglia Bossi.
In questa situazione di primato si fa largo la Chiesa ed i benefici ecclesiastici
che, però, come vedremo, sono l’emanazione di una precisa e calcolata volontà
della famiglia Bossi per garantire ai loro rampolli una sopravvivenza agiata e
al riparo da aggravi fiscali.
La necessità di non disperdere il patrimonio immobiliare
della famiglia aveva creato la consuetudine della primogenitura che consisteva
nel trasmette di padre in figlio, attraverso il maschio primogenito, tutti i
beni di famiglia che non potevano essere alienati. Agli altri rampolli e alle
femmine rimanevano soltanto le briciole alle quale, col passare del tempo, si cercò
di porre rimedio con l’istituzione dei benefici per coloro che abbracciavano la
carriera ecclesiastica e della dote per
coloro che si sposavano in altre famiglie.
Quest’ultima era vista come una sciagura deprecabile poiché
toglieva disponibilità finanziarie alla famiglia di appartenenza e perciò si
combinavano preferibilmente matrimoni tra Bossi e Bossi, in modo che le femmine
non fossero delle povere derelitte e tutto rimanesse nella disponibilità della
consorteria.
La concentrazione della proprietà della terra nella nobile
famiglia Bossi è già avvertibile dal cosiddetto catasto seicentesco[2] di
Carlo V in cui si vede ch essa detiene il … % della superficie disponibile e
riserva il restante …% a pochi proprietari che possiamo considerare di
astrazione Bossi in quanto ne sono venuti in possesso attraverso il matrimonio
con pulzelle di quella famiglia.
I Bossi, oltre ad essere proprietari del più esteso
patrimonio immobiliare di Azzate, detengono anche i terreni migliori per
qualità ed estensione, mentre quasi tutti gli altri proprietari detengono i
cosiddetti terreni marginali e di piccola estensione.
N. B. – Fare una verifica sul rapporto qualità/valore e
verificare quanto sopra.
Vedere
in quale parte di Azzate sono ubicati i
terreni più estesi.
Vi sono dei Bossi, per esempio Bernardo Bossi, che
addirittura comprano terreni da altri piccoli proprietari terrieri di Azzate[3], ma
anche da altri Bossi.
E’ difficile oggi pensare che il paese di Azzate abbia avuto
nel passato un legame così stretto con la nobile famiglia Bossi e le due entità
siano dipese una dall’altra. Si fatica a pensare che Azzate non ci sarebbe
stato senza i Bossi e, a loro volta, i Bossi non ci sarebbero stati senza
Azzate e ciò che, a prima vista, sembra un’esagerazione è invece la conseguenza
degli avvenimenti che hanno legato gli uni all’altro e sono due cose ben
precise, con una loro specifica individualità, che si sarebbe comunque
manifestata, ma non con gli stessi caratteri che conosciamo.
Azzate sarebbe stato magari come il paese di Daverio e i
Bossi sarebbero stati come i nobili Sessa e quindi, sicuramente, due cose
diverse da quelle che oggi conosciamo.
Poiché i Bossi di Azzate sono molto numerosi, per
distinguerli tra di loro, vengono nominati con un “appellativo” o soprannome.
PROPRIETARI DI AZZATE
pertiche
Alessandro e Francesco fratelli di Dobbiate 26.-
Bassani Berto di Ramello del Castello di Azzate 28.-
Besozzi messer Francesco barbero di Milano 38.22
Bossi Caterina erede di Gio. Antonio nel Castello di Azzate 337.20
Bossi messer Gio. Pietro
215.22
Bossi messer Francesco nel Castello in Vigono territorio
di Azzate
211.20
Bossi messer Gio. Paolo di Milano 197.10
Bossi signor Francesco dottore di Milano 174.-
Bossi battista del Castello di Azzate 160.07
Bossi messer Stefano di Azzate
157.06
Bossi messer Gio. Alberto notaio e fratello di Milano 153.21
Bossi messer Guido di Azzate erede del fu messer
Benedetto 137.22
Bossi messer Nicolò del Castello di Azzate 133.08
Bossi messer bernardo detto il Procuratore di Azzate 107.04
Bossi messer Gerolamo notaio di Milano 102.-
Bossi messer Gerolamo detto Bossetto di Azzate 64.12
Bossi messer Virgilio di Milano 24.10
Bossi messer Antonio de Berto 25.-
Bossi messer Francesco di Gaspare di Azzate 13.15
Bossi Vespasiano di Milano 31.18
Bossi messer Biagio del Castello di Azzate 35.05
Bossi messer Fabrizio del Castello di Azzate 36.21
Bossi messer Vincenzo 42.12
Bossi messer Giuseppe di messer Francesco del Podestà di …. 33.04
Bossi messer Camillo erede di messer Battista Bossi 38.12
Bossi messer Gio. Battista erede di Ambrogio barbero 8.19
Bossi magistero Francesco detto Dionigi del Castello di
Azzate 57.-
Bossi messer prete Tommaso e fratello del Castello di Azzate 21.14
Bossi messer Fabrio e Raffaele figli di messer Bernardo
medico 58.-
Bossi messer Gio. Ambrogio notaio di Milano 14.12
Bossi domino Cristoforo detto Maganzino di Azzate 18.13
Bossi messer Ludovico detto Maganzino di Milano 28.13
Bossi messer prete Arcangelo e Gio. Battista nipote di
Azzate 47.12
Bossi messer Pietro Francesco notaio di Milano 51.12
Bossi domino Gio. Paolo fu messer benedetto di messer Pietro 18.16
Bossi domino Gio. Ambrogio detto Bottino di Azzate 44.07
Bossi messer Gio. Pietro erede di Nicolò del Clerico di …. 24.01
Bossi messer Gerolamo fu Stefano di Azzate 37.16
Bossi Battistino e fratello di Santino di Azzate 49.08
Bossi messer Cristoforo di messer Ottaviano di Azzate 31.13
Bossi messer Taddeo e fratelli di Azzate 87.03
Bossi domino Antonio detto Ballé di Azzate 40.-
Bossi Ermes di Milano detto il Barber 17.-
Bossi messer Pietro detto Dedola di Azzate 24.05
Bossi messer Ippolito 29.20
Bossi Gio. Antonio detto il Bocharino 16.22
Bossi messer prete Ludovico 18.22
Bossi messer Bartolomeo di Azzate 50.04
Bossi messer Angelo detto Rodolpho di Azzate 42.16
Bossi messer bernardo di Milano 1.-
Bossi messer Francesco detto del Mia 11.01
Bossi prete Gaspare e Baldassarre per acquisto da Gerolamo 33.-
Bossi domino Francesco e fratelli di Milano 40.-
Bossi domino Francesco per acquisto 2.-
Bossi Francesco per acquisto 2.12
Bossi messer Giovanni di Caidate 73.08
Bossi Gerolamo detto Ginetta di Azzate 75.06
Busti Pietro di Busto Grande 8.18
Capelini Berardo e fratelli 2.-
Cappella di S. Gerolamo e Giulitta 281.-
Cappella di S. Giovanni Evangelista 109.-
Cappella della Concezione 67.-
Cappella di S. Giovanni Evangelista 85.-
Cardani Pietro Maria di Galliate 5.12
Chiesa di S. Maria di Azzate 241.-
Chiesa di S. Antonio di Azzate 151.-
Chiesa di S. Giorgio di Vegonno 130.-
Chiesa di S. Rocco di Azzate 113.-
Chiesa di S. Lorenzo al Castello di Azzate 54.-
Chiesa di S. Giovanni di Castelseprio 50.-
Comunità di Azzate 2.-
Daverio messer Gio. Antonio di Galliate 6.-
Della Torre Pietro di Daverio 6.-
Eredi di messer Agosto Bossi di Milano 72.23
Longhini Paolino 14.12
Mantico Gerolamo, Gio. Maria e consorti 210.10
Mantico Paolino 10.-
Mantico Paolino di Vegonno per acquisto 1572 29.15
Marcanti Giacomo per acquisto da Gerolamo e Gio. Maria
e consorti 12.12
Martignoni Andrea di Crosio 6.-
Meloncino Gio. Angelo 6.16
Minoli Pietro e consorti 3.-
Pagani Francesco di Pantaleone di Azzate 5.12
Poveri di Azzate 119.-
Sanmono Battistino e consorti di Vegonno 144.20
Sessa messer Gio. Giacomo 10.-
Sommaruga Lazzaro di Erbamolle 9.12
Sommaruga Pietro di Erbamolle 5.12
Sommaruga Paolino 6.12
Sommaruga Ambrogio 8.-
Tamboritti Francesco e Gio. Angelo per acquisto 10.-
Vaiani Francesco detto Bosono 10.12
Verani Antonio di Azzate 6.01
Zamporino Battista erede di Gio. Maria di Azzate 6.02
Per un totale di pertiche 5893.05
N.B. Oltre ai Bossi di Azzate e di Milano si nomina anche un
Giovanni Bossi
di Caidate.
Ancora più significativo è il fatto che i proprietari di
sito e orto (che possiamo considerare la casa di propria abitazione e qualche
altro immobile dato in affitto a terze persone) descritti nel Catasto di Carlo
V del 1558 sono per la maggior parte della famiglia Bossi e, se escludiamo la
famiglia Mantico di Vegonno, ben poche sono le altre famiglie che posseggono
case proprie in cui abitare.
Ne consegue che quasi tutte le case di Azzate sono di
proprietà della famiglia Bossi che le usa per abitarvi o le concede in affitto
a terzi.
Accanto ai Bossi di Azzate figurano anche quelli di Milano
che, probabilmente, a causa della loro professione si sono trasferiti nella
grande città ma hanno mantenuto un rapporto con il piccolo paese conservando le
proprietà immobiliari che, tra l’altro, consente loro una fonte alternativa di
guadagno.
Oppure femmine della famiglia Bossi che si sono sposate in
altre famiglie e sono andate a vivere altrove, ma hanno conservato le loro
proprietà immobiliari in Azzate.
Possiamo citare Vittoria Bossi che abita in castiglioni e
Leonida Bossi che abita in Arona.
Altri proprietari di una casa in Azzate ma che abitano
altrove sono Gerolamo e fratelli Gambarini che abitano nella Cascina della
Marogna in Comune di Daverio e Gio. Paolo Orrigoni e nipoti che abitano in
Biumo di Sotto.
PROPRIETARI DI SITO E
ORTO
pertiche
Bossi Bernardo e Gio. battista fratelli eredi del fu Gio.
Pietro 6.-
Bossi Gerolamo, levato da Paola Bossi per ordine 1620 6.-
Bossi Matteo descritto sotto nome di Ippolito Bossi 5.-
Bossi Mario e rev. Cornelio fratelli descritti sotto nome
di Pietro Francesco
Bossi 4.-
Bossi Gio. Battista e nipoti descritti sotto nome di Gio.
Stefano Bossi 3.12
Bossi Pomponio levato per ordine del 1622 3.08
Bossi Gio. Antonio medico 3.08
Bossi Marco Antonio e Francesco fratelli descritti sotto
nome di Gio.
Alberto Bossi del fu …. 3.-
Bossi Egidio e prete Stefano 3.-
Bossi Gio. Alberto 2.12
Bossi Francesco fu Giuseppe 2.-
Bossi Pietro Gerolamo 2.-
Bossi Cristoforo 2.-
Bossi Sebastiano e fratelli fu Gaspare 2.-
Bossi Prospero fu Gio. Battista 2.-
Bossi Gaspare notaio 1.12
Bossi messer Gio. Pietro 1.10
Bossi Paola descritta sotto nome di Gio. Paolo Bossi 1.06
Bossi Carlo e Francesco fratelli descritti sotto nome di
Giovanni e fratelli
Sommaruga 1.-
Bossi Leonida in Arona 1.-
Bossi Vittoria in Castiglione 1.-
Bossi Vespasiano 1.-
Bossi signor Camillo notaio succeduto in loco di Arcangelo,
Nicolao e Incardo
zio e nipoti Bossi 1.-
Bossi Mario 1.-
Bossi Marco Antonio 1.-
Bossi Ludovico descritto sotto nome di Gerolamo Bossi 0.20
Bossi Bartolomeo e Pietro Francesco 0.20
Bossi Agostino 0.14
Bossi signor Gio. Battista notaio figlio ed erede del signor
Fulvio notaio e
causidico di Milano 0.12
Bossi signor Gio. Battista e Pietro Gerolamo zio e nipote,
eredi
Del suddetto prete
Arcangelo 0.12
Bossi Gaspare notaio levato da Pietro Battista e Paolino
fratelli Mantico 0.12
Bossi Gio. Battista fu Biagio 0.08
Bossi Giulia 0.05
Bossi Gio. Antonio 0.05
Bossi Francesco notaio 0.04
Bossi Elena 0.04
Bossi Visconti Caledonia 1.00
Buguzato detto Varano Antonio Maria 0.12
Conti Barbara 0.12
Ferrari Battista e fratelli 1.-
Fiorenza Camillo 1.06
Gambarini Gerolamo e fratelli nella Cascine di Marogna
Comune di Daverio 1.-
Giamberini Gio. Battista 1.-
Mantico Andrea e Giovanni fratelli 5.-
Mantico Andrea e Giovanni fratelli con acquisto di pertiche
5 sito 5.-
Mantico Cesare e Camillo fratelli 1.12
Mantico Battista, Pietro e Paolino fratelli nella Cascine
di Vegonno 1.12
Mantico Stefano 1.-
Mantico Battista 0.12
Mantico Gio. Pietro 0.12
Mantico Gerolamo fu Andrea 0.12
Mantico Giuseppe 0.12
Mantico Gerolamo in Vegonno 0.12
Mantico Giacomo e Bartolomeo fratelli fu Agostino 0.06
Martignoni Giovanni detto il Fusatto 0.06
Orrigoni Gio. Paolo e nipoti di Biumo di Sotto 0.06
Piccinelli Gerolamo levato da Paola Bossi per ordine 1620 2.-
Quadrupani messer Angelo ferraro di Vegonno 1.12
PATRIMONIO DELLA
NOBILE FAMIGLIA BOSSI
A quanto ammontava il patrimonio immobiliare della nobile
famiglia Bossi? Sicuramente ad una cifra molto consistente se si tiene conto
che era la padrona incontrastata di Azzate e parecchi paesi circonvicini che successivamente,
nel 1538, andarono a costituire il cosiddetto Feudo della Val Bodia.
Già nel 1290 Rabalio Bossi, colui che viene considerato il
capostipite della nobile famiglia, viene detto signore del borgo e castello di
Azzate e si ritiene che i suoi beni siano passati in toto per successione
testamentaria di padre in figlio, piuttosto accresciuti da nuovi acquisti che
diminuiti da vendite.
Bisogna però giungere all’epoca del cosiddetto catasto di
Carlo V per farsi un’idea precisa della consistenza di questo patrimonio e
confrontarla con quella degli altri possessori più importanti.
E’ legittimo chiedersi se la nobile famiglia Tettoni di
Novara abbia avuto il ruolo di “apri pista” nella conquista pacifica del
territorio di Azzate attraverso le alleanze matrimoniali?
[1] Nel 1600 il Comune e gli
uomini di Azzate sono intestatari di pertiche 361 valutate scudi 23.12.- (vedi
il foglio n. 26 del Catatsto di Carlo V).
[2] I dati si riferiscono ai
proprietari ed ai successivi passaggi di proprietà dal 1600 al 1618.
[3] Vedi il foglio n. 16 del
Catasto di Carlo V dal quale si vede che Bernardo Bossi compera da Gio. Paolo e
nipoti Crugnola, da Pietro Gerolamo Bossi, da Angelo Quadrupani, da Agosto
Bossi, da Prospero Bossi, da Pietro Mantico
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