Fra gli illustri personaggi che hanno soggiornato ad Azzate
non possiamo dimenticare la regina Maria
Cristina di Borbone, vedova di Carlo Felice re di Sardegna, che ha
abbellito il castello di Azzate con il parco all’inglese e per poterlo
annaffiare fece costruire un acquedotto che portava l’acqua del Colle di San
Quirico nella villa. La sovrana fece inoltre costruire nel 1838 l’acquedotto
che poi sarebbe divenuto il celebre lavatoio del Fontanone.
Ricordiamo il generale
Giacinto Cottalorda, marito della contessa Marianna Bossi, il prode soldato
di Austerlitz, del quale si conserva nella sua lapide al cimitero di Azzate la
celebre citazione di Alessandro Manzoni: “Che
belle ferite ho visto sulla fronte del bravo e buon generale Cottalorda! Ma su
quante fronti se ne devono vedere perché l’Italia sia Italia?”.
Ricordare il professor
Amintore Fanfani, allora insegnante presso l’Università Cattolica di
Milano, ospite nella grande villa della contessa Elena Benizzi-Castellani
unitamente a Carlo Alberto Carutti, cognato di Giovanni Testori, ricordato da
Vittorio Sgarbi nella sua recente conferenza al Teatro Castellani.
Ricordiamo il barone
Giuseppe Baroffio Dall’Aglio che ha lasciato in eredità alle suore del
Sacro Monte di Varese la Villa Cornelia e un ingente patrimonio artistico per
costituire il Museo Baroffio.
Ricordiamo il nobile Giacomo
Cottalorda e la moglie Evelina Tellini che hanno lasciato tutti i loro beni
all’Asilo Infantile di Azzate.
Ricordiamo il commendator
Ugo Introini realizzatore della famosa tessitura poi denominata Tessitura
Maino.
(Vedi anche: Per Fausto Vedani – Comune di Gorla Maggiore:
Alla riscoperta di un illustre casato: i Bossi di Azzate).
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