RAMO COMUNE DI ARNOLDO BOSSI
Famiglia
lombarda, di antica nobiltà, discendente da Arnoldo (sec. XIII) da cui
ebbero
origine vari rami, fra cui i conti Bossi di Azzate e i Bossi marchesi di Musso.
I
Bossi "de Acciate", come pure i Bossi domus Domini Jacobi figurano
nella
Matricula
nobilium familiarum Mediolani (1377). Uno dei rami ottenne da Francesco
I
Sforza, duca di Milano, il feudo di Meleto Lodigiano.
Arnoldo Bossi
Capostipite della famiglia.
|
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|--- Rabalio
Bossi
| |
| |
| |--- …… (Ramo
di Azzate). (Ramo di Meleto Lodigiano).
|
|--- Simone Bossi
l'antico o seniore
| In un
istrumento del 26 marzo 1398 risulta padre di Fabrizio.
| |
| |
| |--- Giacomo Bossi
| | Oratore ducale e consigliere 1384-1402.
|
| |
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|--- Giacomino Bossi detto il Grande.
| | Giureconsulto collegiato dal 1348
al 1355.
| | “Stabilitasi la dominazione
viscontea, Giacomo Bossi, consigliere di
| | Giovanni Visconti è inviato, nel
1350, come ambasciatore di Astorgio
| | di Durafort[1]”.
| | Privilegio concesso nel 1355 dal
serenissimo imperatore Carlo IV al
| | nobile Giacomino Bossi, dottore
di collegio, milite capitano e conte
| | palatino cittadino milanese,
auditore del sacro imperiale palazzo e suo
| | familiare domestico, fedele
diletto e di Vespalmo[2] suo
fratello e loro
| | discendenti fino in perpetuo legittimi per i nobili
conti palatini e
| | capitanei. Estratto in autentica
forma dalla membrana del venerabile
| | Collegio dei Notai di Milano
sulla quale si trova registrato “ad
| | aeternam Dei memoria” e per
l’amicizia e per l’autorità imperatoria
| | della famiglia Bossi specialmente
di creare notai ed altri come dal
| | detto privilegio. Nello stesso atto
compare la memoria di molti altri
| | notai in diverse epoche[3].
| | Il Sitoni di Scozia lo dice auditore
nel cesareo palazzo nel 1374.
| | Questione di notaio commessa il
30 giugno 1374 dal nobile ed egregio
| | Giacomino figlio del fu nobile
Giacomo nobile, sapiente, egregio
| | cavaliere e dottore conte
palatino, rogato da Francesco della Croce[4].
| | Nel 1388 un Giacomo Bossi viene
detto dei 12 di Provvisione[5].
| | Il 30 giugno 1374, come da
documento giacente nell’Archivio Bossi
| | di Ginevra, creava notaio certo
Faginolo Lampugnani del quale si
| | conosce la discendenza.
| |
Milite e dottore di legge. Gli fu
contemporaneo Egidio Bossi di
| |
Milano, podestà e tesoriere di Perugia nel 1411, ove era a scrivere
| | per re Ladislao.
| | |
| | |
| |
|--- Vespasiano Bossi
| | |
Atti autentici del 1337 estratti dalle membrane del Venerando
| | | Collegio dei Notai di Milano dove si
prova Vespasiano figlio
| | | di Giacomo fu Arnoldo cittadino milanese,
con sigillo[6].
| | |
Nomina di Vespasiano in un atto del 4 giugno 1375 dei
| | | procuratori ducali di Bernabò Visconti[7].
| | |
| | |--- Lancillotto Bossi
| | In un
compromesso del 24 maggio 1399 risulta essere figlio di
| | Giacomino.
| |
Questore del Magistrato Straordinario nel
1403[8]. Dei
XII di
| | provvisione nel 1405[9].
| | Ratifica di compromesso fatto il 24
maggio 1399 da
| | Ambrosina Visconti e Franceschina
Pozzobonelli in
| | Lancillotto Bossi[10].
| | Compromesso fatto il 24 maggio 1399 da
Giacomino Bossi figlio
| | di Giacomo in Lancillotto Bossi, ove
quest’ultino risulta figlio di
| | Giacomino milite e
dottore di legge[11].
| | Un
documento elogia le sue virtù di connaturata benevolenza[12].
| | |
| | |
| | |--- Angela Bossi
| | Sposa Lancillotto Decio.
| |
| |--- Gabriele o Gabriello Bossi
| |
Giureconsulto collegiato di Milano dal 1385 al 1392[13].
| |
Dei XII di provvisione nel 1386.
| |
Milite e consigliere ducale. Risulta figlio di
Simone dal reclamo documentato
| |
a stampa di Pietro Paolo Bossi
del 1677. Ai suoi tempi viveva probabilmente
| |
Minolo Bossi familiare di Martino
V, morto nel 1418. Fu quindi
| |
contemporaneo di un Silvestro Bossi sindaco, come da decreto del duca
| |
di Milano del 17 dicembre 1410, che rende al Comune le onoranze al
| |
medesimo sospese[14].
| |
La sua pietà appare da un’iscrizione conservata nella Chiesa di
Sant’Ambrogio
| |
ad Nemus[15].
| |
Gentiluomo milanese, trovandosi potente e ricco, fabbricò a sue spese la
| | Chiesa di Sant’Ambrogio ad Nemus fuori Porta Cumana, con altri edifici[16].
| | Chiesa di Sant’Ambrogio ad Nemus fuori Porta Cumana, con altri edifici[16].
| |
Bossi Gabriele, 9 agosto 1391. Dottore di legge, commissario nella causa
di
| |
Bernareggio Bertino, marito di Maineri Bonacossa, contro Priori Paolo e
| |
Marcolino fratelli[17].
| |
Sospese tutte le cause in cui è arbitro, avvocato e commissario, dovendo
| |
attendere alla ricerca dei carri occorrenti a condurre i materiali per
la
| |
fabbrica della cittadella di Porta Vercellina[18].
| |
|
| |
|
| |
|--- Giuliano Bossi
| | Banchiere.
| | Sp. 1493 Lucrezia Sola figlia
di Bartolomeo, rimaritata poi con
| | Paolo Torriani, testatrice nel 1549.
| | |
| | |
| | ?
| | |
| | |--- Maddalena Bossi
| | |
Sp. Donato Lomerio 1506-1549.
| | |
| | |--- Carlo Bossi
| | | 1504, 1523 e istrumento 3.9.1523 rogato da
Cristoforo
| | | Porro.
| | |
| | |--- Alessio Bossi
| | | Sp. Tarsia Dugnani figlia di Francesco.
| | | |
| | | |
| | | |--- Fabrizio Bossi
| | | |
Abitante nel 1559 in
Milano Porta Cumana Parrocchia
| | | di S. Carpoforo.
| | | |
| | | |--- Gio. Battista Bossi
| | | Giureconsulto collegiato di
Milano dal 1550 al 1563.
| | |
| |
|
| | |
| | |--- Bartolomeo Bossi
| | | Nel 1549 è detto dei LX decurioni di
Milano. Nel 1550 è detto
| | | dei XII di Provvisione[19].
| | | Sp. Anna Corio figlia di Cesare (1561).
| | | |
| | | |
| | | |--- Giuliano Bossi
|
| | Ex tutela 1561.
| | |
| | |--- Cesare Bossi
| | Morto nel 1528 nella
Parrocchia di S. Vittore e 40 Martiri.
| | |
| | |
| | |--- Gio.
Francesco Bossi
| | Figlio
naturale.
| |
| |--- Fabrizio Bossi A
| |
Pretore di Brescia 20.3.1398
| |
| |--- Nicolò Bossi
| |
| |
| |--- …… (conti Bossi Fedrigotti di Rovereto).
|
|--- Giacomo o
Giacomino Bossi
J.C.C., conte palatino, 1355[20].
|
|
|---
Vassallino Bossi
| Notaio nel 1337[21].
| Il Sitoni lo dice conte palatino nel 1371.
| In qualità di agente visconteo, ottiene
l’incarico di allacciare trattative
| con Amedeo VI di Savoia e la Chiesa nel
1374.
| Il Giulini lo definisce personaggio
illustre dei suo tempi.
| Lo troviamo ascritto al Collegio dei Notai
di Milano in data 13 marzo
|
1337; firmò per Bernabò Visconti il 3 luglio 1357 i patti con i genovesi
ed
| il 4 giugno 1375 la tregua di Bologna fra
il Papa Gregorio XI e lo stesso
| Bernabò.
| Venne creato col fratello Giacomo conte
con diploma di Carlo IV dato in
| Pisa il 3 maggio 1355.
| Nell’atto del 14 maggio 1375, col quale
Bernabò Visconti dona ai Frati di
| S. Francesco alcuni beni, Vassallino
appare col titolo di conte.
|
Vassallino nell’agosto 1376 è inviato dai
Visconti con gli ambasciatori
| Antoniolo Lucini, Tommaso di Groppello,
guidati da Jacopo Dal Verme,
| ad Avignone presso il papa Gregorio XI per
raggiungere un accordo che
| sarà ratificato da Gian Galeazzo Visconti,
a dicembre, nel castello di
| Pavia.
| Viveva ancora nel 1397 e fu testimone al
testamento di Bernabò Visconti,
| al quale era molto legato.
|
Da un documento del 1425 si viene a conoscenza che Vassallino ebbe due
| figli.
| figli.
| |
| |
| |--- Giovannolo Bossi
| | E’
ricordato in una carta del 1395 e di lui non conosciamo la
| | discendenza.
| | discendenza.
| |
Il Sitoni lo dice vivente nel 1403.
| |
| |--- Giacomo Bossi
| Giureconsulto collegiato dal 1385 al 1402.
| Fu
anche dei XII di Provvisione nel 1388[22].
| |
| |
| |---
Vassallino Bossi
| |
Abitante a Milano in Porta Ticinese nella Parrocchia di S. Sisto.
| | Decurione di Milano nel 1447.
| |
Altro Vassallino decurione nel 1474 è detto abitante in Porta
| | Vittoria nella Parrocchia di S. Maria al Cerchio.
| | |
|
|
|--- Michele Bossi
| |
Notaio[23].
| | Nel
1447 è detto abitante a Milano in Porta Cumana nella
| | Parrocchia di San Giovanni alle
Quattro Facce. Decurione
| | di Milano nell'anno 1447.
| |
Cavaliere
dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme e
| | Santo Stefano Papa nell'anno 1416[24].
| | Nel
1470 unitamente al fratello Lancillotto giurò fedeltà
| | con altri Bossi al duca Sforza.
| |
Nel
1492 Gaspare Panigarola era occupato in altri negozi
| | ed il duca Sforza voleva sostituirlo
nella carica di
| | cancelliere del Consiglio di
Giustizia da lui tenuta con
| | Michele
Bossi, ma Bartolomeo Calco e Giulio Cattaneo gli
| | scrissero facendogli in proposito molte
obiezioni.
| | Il 10 marzo 1496 lo Sforza lo rinomina
cancelliere del
| | Consiglio di Giustizia, in sostituzione
di Gio. Antonio Bossi.
| | E’ detto “nobil vir”.
| | |
| |
|
| |
|--- Luigi Bossi +
| | Nel 1470 unitamente al padre Michele
giura
| | sudditanza al duca Sforza.
| | sudditanza al duca Sforza.
| | Secondo l’Odorici non ebbe discendenza.
| |
| |--- Simone Bossi. (Vedi).
| |
Abitante in Azzate e ricordato in una petizione del 1690.
| |
|
|--- Bernardo Bossi
| |
Pure citato nella petizione del 1690 che recava una discendenza di
| | un ramo Bossi.
| |
| |--- Lancillotto Bossi
| |
Lettera di nomina[25]
19.5.1450 referendario di Alessandria per
| | 6 mesi. Stipendio fiorini 20 solvendorum
de ordinario.
| | 1.12.1450 viene confermato per altri 6
mesi.
| |
Lettera di nomina 23.6.1460 da Milano: referendario di Pavia a
| | partire dall'1.1463 per 2 anni al posto di
Alessandro Castiglioni.
| |
Lettera di nomina 12.5.1464: confermato dall'1.1 per altri 2 anni.
| | (E' detto nobile uomo).
| |
Lettera di nomina 24.5.1463 da Milano: magistrato delle Entrate
| | e dei Possessi di Pavia a partire dall'1.1
passato per 2 anni.
| | Stipendio fiorini 10.
| |
Lettera di nomina 4.12.1467 da
Milano: magistrato delle Entrate
| | Ordinarie
ad beneplacitum. Stipendio fiorini 32.
| |
Nel 1447 è detto abitante a Milano in Porta Ticinese nella
| | Parrocchia di S. Maurilio. Decurione[26].
| |
| |---
Cristoforo Bossi
| Nel 1453 era podestà di Mandello, pretore
della Valsassina
| nel 1464 e priore
della città di Milano.
|
|---
Giacomo Bossi
| |
| |---
Vespasiano Bossi
| 1337: Atti autentici estratti dalle membrane
del Venerando Collegio
| dei Notai dove si prova Vespasiano f.
Giacomo q. Arnoldo, cittadini
| milanesi, con sigillo[27].
| 4.6.1375: nomina di Vespasiano in atto
dei procuratori ducali di
| Bernabò Visconti[28].
|
|---
Simone Bossi
13.5.1425: legittimazione
concessa a Caterina Benigna f. Simone, conte
palatino
del S.R. Impero, figlio q. Giacomo q. Vassallino ....
(Il
privilegio di conte palatino e capitaneo per concessione a detto
Vassallino
e Giacomo fratelli di Simone, fu concesso nel 1355
dall'imperatore
Carlo IV). Rogito del notaio Cristoforo Cagnola.
1447[29].
|
|
|--- Biagio Bossi
| |
| |
| |
|
|--- Gerolamo Bossi
|
|
| |--- Simone Bossi
|
| Avvocato fiscale nel 1489.
Con decreto 3.2.1516 ricevette dal
| |
duca Massimiliano Sforza il titolo di ambasciatore del fisco.
| | Non si conosce la discendenza.
|
|
| |--- Antonio Bossi
| | Sembra che sia stato podestà di Castel
Sangiovanni nel 1447.
|
| Viene
citato nel primo registro delle “Missive sforzesche” dal
| |
1447 al 1459 in
diverse diciture: Antonio, Antonio Bosio,
| |
Antonio Boso e Antonius de
Bossiis.
| |
|
|--- Francesco Bossi
| Referendario
di Papa martino, vescovo di Como nel 1420, morto
| durante il Concilio di Basilea nel
1435 e sepolto in quella città.
|
|--- Caterina Benigna Bossi
|
|---
Antonia Bossi
| Sp.
1469 Francesco Visconti.
|
|--- Gabriele Bossi o Gabriello.
|
Milite e consigliere ducale. Risulta figlio di Simone dal reclamo
| documentato a stampa di Pietro
Paolo Bossi del 1677. Ai suoi
|
tempi viveva probabilmente Minolo Bossi familiare di Martino V,
| morto nel 1418. Fu quindi contemporaneo di un Silvestro
Bossi
| sindaco, come da decreto del
duca di Milano 17.12.1410, che rende
| al Comune le onoranze al
medesimo sospese[30].
|
|--- Stefano Bossi
|
|--- Giovanni Bossi
| n. 1428 + 12.5.1492
| Patrizio milanese.
|
Testò il 3.2.1470. Fu uomo benefico, di santa vita, dottissimo.
| Suo figlio Matteo gli fece porre una
lapide nella Chiesa
| dell’Incoronata di Milano.
|
|
|
|
| |--- Matteo Bossi
|
|--- prete
Andrea Bossi
Nel suo testamento del 1499 Polissena
Bossi gli lega 10 ducati.
A
Fabrizio Bossi
Pretore di Brescia 20.3.1398
|
|
|--- Teodoro
Bossi
| Altro
dei capitani della libertà nel 1447 col fratello Luigi, bandito e confiscato
| quale traditore.
| All'avvento di Francesco I Sforza al
ducato di Milano ottenne da questi il feudo
| di
Meleto Lodigiano.
| |
| |
| |--- Polissena Bossi
|
|--- Luigi Bossi
|
|
|---
Simone Bossi
|
|
|--- Andrea Bossi
|
|--- Biagio Bossi
| |
| |
| |--- Antonio Bossi
| | |
| | |
| | |--- Fabrizio Bossi
| | |
| | |
| | |--- Simone Bossi
| | |
| | |
| | |--- m.se don
Fabrizio Bossi
| | 1°
marchese di Musso. (Ramo di Musso).
| |
| |--- Pietro Bossi
|
Vivente nel 1517.
| |
| |
| |--- Marco Antonio
Bossi
| Vivente nel 1546.
| |
| |
| |---
Alessandro Bossi
| Vivente nel 1566.
| Sposa Cassandra Magnani di
Gallarate.
| |
| |
|
|--- Luigi Bossi
| Vivente nel 1586.
| Abitante in Busto
Arsizio.
| Sposa Lucrezia Marchesi
figlia del fisico collegiato
| Ettore.
|
|
|
|
|
|--- Pietro Francesco B
|
|
|--- Luigi Bossi
Cavaliere. Feudatario. Senatore. Ebbe a che fare con Guglielmo del
Monferrato e il marchese Galeazzo Maria Sforza duca di Milano.
Legato per la nascente
discordia tra Federico Gonzaga di Mantova
ed Ercole Attendoli di Ferrara.
B
Pietro Francesco Bossi f. Luigi.
Vivente nel 1606.
Abitante in Gallarate.
Sposa Benedetta Bossi f. Carlo[31].
|
|
|--- Marco Antonio Bossi
|
|---
Carlo Bossi
| Sposa
Caterina Crispi o Crippa f. conte Marc’Antonio di Varese.
| |
| |
| |--- Gaspare Bossi
| | Nel 1698 è detto dei XII di provvisione.
| | Sposa 1705 Gerolama de Homate f. Cesare.
| | |
| | |
| | |--- Antonio Bossi
| | |
| | |--- Carlo Bossi
| | |
|
| | |
|
| |
| |--- Carlo Bossi
| | |
Morto infante.
| | |
| | |--- Anna
| | |
Sposa Lorenzo Leyaldo.
|
| |
| | |--- Antonia Bossi
| | Sp. 1726 il conte Brentano.
| |
| |
| |--- Pietro Paolo Bossi
| Giureconsulto collegiato dal 1677 al 1686.
|
|--- Luigi Bossi
Milano, Chiesa di San Marco, arca di Giacomo Bossi (+ 1355).
Particolare.
Particolare.
Particolare.
[1] Nipote del papa Clemente
VI e rettore delle Marche e della Romagna.
[2] Leggi Vespasiano.
[3] Vedi documento n. 100.
Vedi anche il n. 1 della Rubrichetta.
[4] Vedi documento n. 100.
[5] Biblioteca Trivulziana.
[6] Vedi documento n. 100.
[7] Vedi documento n. 100.
[8] Sitoni.
[9] Dalla “Pro generica” della
comparizione di d. Antonio Bossi del 1° luglio 1743.
[10] Vedi documento n. 100.
[11] Litta.
[12] A.S.Mi.
[13] Trivulziana.
[14] Litta.
[15] Vedi Rubrica n. 2.
[16] Moriggia.
[17] Archivio Storico Civico di Milano, registro
provvisioni 1387-1397 pag. 49 tergo 4° causa.
[18] Vedi Registro suddetto
pag. 67 terzo.
[19] Trivulziana.
[20] Sitoni.
[21] Il Litta lo dice notaio
per atto del 13 marzo 1337 e lo dice figlio di Giacomo del fu Arnoldo.
[22] Trivulziana.
[23] Il 6 maggio 1462 viene
creato notaio. E’ detto figlio di Giacomo, conte palatino, in un rogito del
notaio Giacomo Cagnola. (Vedi File:Documento n. 100).
[24] Dalla "Pro generica”
della comparizione di D. Antonio Bossi 1.7.1743.
[25] Caterina Santoro.
[26] Dalla "Pro
generica" della comparizione di D. Antonio Bossi 1.7.1743.
[27] Vedi documento n. 100.
[28] Vedi documento n. 100.
[29] Sitoni.
[30] Litta.
[31] Vedi documento n. 204.
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