Appunto scritto di proprio pugno dal conte D. Luigi Bossi, mano nota. |
DOCUMENTO N. 51.311
1762
E’ un ordine del Senato di Milano perché diversi individui
della famiglia Bossi ed altri debbano rispondere se lo vogliono ad una domanda
presentata dai conti Giulio Cesare e Luigi padre e figlio Bossi.
Può servire a dimostrare come anticamente non siasi fatto
difficoltà anche presso i dicasteri superiori di dare il titolo di conte
simultaneamente al padre vivente ed al di lui figlio primogenito, mentre più
tardi (1838) il Regio Governo pensò diversamente, e quando vivente il conte
Francesco Bossi, il figlio primogenito Luigi che è lo scrivente[1] chiese ed ottenne
di essere ammesso agli onori di corte, fu indicato espressamente col solo
distintivo di Nobile, pretendendo che quello di conte non gli competesse
vivente il padre. E’ una sottigliezza che ritiensi destituita d’ogni legale
fondamento.
conte D. Giulio Cesare Bossi
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conte D. (Claudio) Luigi Bossi
Sp. Maria Teresa dei conti Locatelli.
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conte D. Francesco Bossi
Sp. Marianna dei conti Rossini di Como.
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conte D. Luigi Bossi
Mano nota.
Sp. Rosa Camagni.
[1] Che noi abbiamo definito
come “mano nota” in quanto sono numerose le sue annotazioni sui documenti
dell’Archivio Bossi.
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