Veduta del lago di Varese di Mauro Nicora. |
Cento anni fa i nove paesi che componevano la Val Bossa
venivano descritti sotto un aspetto storico-geografico in un grande dizionario
a carattere nazionale. Non possiamo certo aspettarci una descrizione molto
dettagliata dei nostri paesi ma è interessante cogliere alcuni aspetti che
vengono messi in evidenza. Per esempio il borgo di Azzate è l’unico che viene
definito con questo nome, mentre tutti gli altri sono definiti villaggi e
dunque mette in evidenza il ruolo di supremazia di cui esso godeva. Non bisogna
dimenticare che per molto tempo soltanto ad Azzate esisteva il medico, il
farmacista, il maresciallo dei carabinieri e fu superato da Gazzada per quanto
riguarda il telegrafo poiché quel paese aveva sfruttato per primo il fatto di
avere a disposizione la linea telegrafica che serviva alla ferrovia
Milano-Varese.
Un elemento che accomuna tutti i paesi è quello di essere
posti su delle colline che degradano dolcemente verso il lago di Bodio (si badi
bene!), detto comunemente di Varese, e si loda la fertilità dei terreni che
producono viti, gelsi e cereali. Si lodano in modo particolare gli alberi
fruttiferi di Bodio e gli ottimi vini di Gazzada.
Si segnalano poi delle vere e proprie chicche: da un viale
posto nel parco di Villa Perabò (la futura Villa Cagnola di Gazzada) si può
ammirare il Sacro Monte di Varese; l’antica chiesa di Crosio; il portico antistante
la chiesa di Daverio; il castello di Galliate (recentemente è stato restaura
una torre di esso che ha messo in
evidente interessanti affreschi).
Il villaggio più bistrattato sembra quello si Brunello che
non può ancora mettere in mostra la bellissima Chiesa di S. Maria Annunciata ed
i cui affreschi verranno scoperti soltanto nel 1935. Si fa semplicemente
riferimento al fatto di essere posto sulla strada Gallarate-Varese.
COROGRAFIA D’ITALIA
OSSIA GRAN DIZIONARIO STORICO-GEOGRAFICO-STATISTICO DELLE CITTA’, BORGHI,
VILLAGGI, CASTELLI ECC. DELLA PENISOLA – MILANO PRESSO L’EDITORE FRANCESCO
PAGNONI – 1915.
AZZATE
Borgo della Lombardia, provincia di Como, distretto XVIII di
Varese, comune con convocato; ha 1305 abitanti.
Sorge in un poggio della Val Bossa presso al lago di Varese.
L’antico suo castello venne tramutato dalla famiglia Bossi in un magnifico
palazzo.
Il suo territorio, coperto di ville deliziose, produce
pascoli, viti e gelsi. Sonvi pure dei bellissimi panorami.
BODIO
Villaggio della Lombardia, provincia di Como, distretto
XVIII di Varese, comune con convocato, con 645 abitanti.
Esso è posto in colle, presso il lago di Varese, detto anche
di Bodio, in territorio a viti, gelsi e alberi fruttiferi.
Dista 17 miglia all’ovest da Como.
BRUNELLO
Villaggio della Lombardia, provincia di Como, distretto XVII
di Varese, comune con convocato, ha 564 abitanti.
E’ posto presso la strada da Gallarate a Varese in
territorio a viti, gelsi e cereali.
Dista 16 miglia all’est da Como.
BUGUGGIATE
Villaggio della Lombardia, provincia di Como, distretto
XVIII di Varese, comune con convocato. Ha 480 abitanti.
Sta in un colle in territorio fertilissimo al sud del lago
di Varese ed a piccola distanza dalla strada postale che da Gallarate va a
Varese. Nell’anno 850 questo piccolo villaggio era feudo di certo Scaptoaldo,
gran signore il quale abitava , come disse in Bombognini, in Sumirago; e che lo
dono poi a Giselberga, sua sorella, con alcune condizioni.
Dista 17 miglia all’ovest da Como.
DAVERIO
Villaggio della Lombardia, provincia di Como, distretto XVII
di Varese, comune con convocato, che colla frazione di Dobbiate ha 850
abitanti.
E’ situato a un miglio circa di tratta dalla sponda sinistra
del lago di Varese in suolo fertile in gelsi e viti. La sua parrocchiale fuori
del paese ha un bellissimo atrio sostenuto da colonne; e in luogo detto Crosio,
esiste una chiesa antichissima.
GAGLIATE[1]
Villaggio della Lombardia, provincia di Como, distretto di
Varese. Non conta che circa 400 abitanti, ma nel XV secolo era molto più
popolato. Si scorgono tuttora gli avanzi delle contrada nelle vigne annesse al
villaggio. Doveva pure esservi un castello, e vi si veggono tuttavia le
fondamenta di una torre di smiurata larghezza. La sua chiesa è di forma
quadrangolare, sormontata da una cupola. Un incendio nella sagrestia, avvenuto
nel 1786, poco mancò che non venisse distrutta sì bella opera. Sta 4 miglia a
libeccio da Varese sopra un colle che sorge dalle sponde australi del lago di
Bodio, comunemente detto di Varese.
GAZZADA
Villaggio della Lombardia, provincia di Como, distretto
XVIII di Varese, comune con convocato, che ha 600 abitanti.
Giace all’estremità della Val Bossa, sopra un’eminenza,
dalla quale si ha un bel panorama del lago di Varese, e degli altri
circonvicini. Il suo territorio abbonda soprattutto in viti, che danno ottimi
vini. In un viale del palazzo Perabò trovasi un ponte ove si ammirano, oltre i
suindicati luoghi, colli ameni e il santuario della Madonna del monte sopra
Varese. Dista 15 miglia all’ovest da Como.
LOMNAGO
Villaggio della Lombardia, provincia di Como, distretto
XVIII di Varese, comune con convocato, che ha 260 abitanti.
Giace al cominciamento della Val Bossa, sopra un colle assai
elevato, e da cui si ha l’aspetto di molta parte del Varesotto. Vuolsi che non
lungi si innalzasse un castello, cui cingesse un doppio muro e difendessero
otto torricelle. Così si deduce da una quantità di antiche pietre che si
veggono ammucchiate su un piccolo monte, detto il Maggiore. Opinano gli storici
che quel castello, appartenente in feudo alla famiglia Bossi di Azzate, fosse
considerato la più ragguardevole fortezza della Val Bossa, e secondo essi fu
demolita dai Milanesi nell’anno 1160, lorché si portarono in questi luoghi per
distruggere le rocche del contado del Seprio. E’ distante 18 miglia all’ovest
di Como.
Veduta di Azzate da Villa Cagnola di Gazzada. |
Veduta di Azzate da Villa Cagnola di Gazzada. |
Veduta di una parte della Val Bossa da Villa Cagnola di Gazzada- |
Il lago di Varese da Villa Cagnola di Gazzada. |
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