Tommasino Bossi
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|--- Rabalio Bossi
Sp. Palmerina
Poma.
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Beltramo Bossi
| Prevosto di Castel Seprio nel 1322-1323.
| Abitante ad Azzate dove era titolare
della Cappellania di S. Lorenzo
| al Castello.
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Tommaso Bossi
LITTA: “Signore di Azzate. Come
primogenito fu dalla prima
costituzione
chiamato patrono del Beneficio di S. Lorenzo al Castello
di
Azzate, eretto dal fratello Beltramo Bossi con istrumento 27
maggio
1329”.
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|--- Tommasino Bossi
LITTA: “Nominato
nell’istrumento 27 maggio 1329” .
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|--- Tommaso
Bossi
Prevosto di Castel Seprio.
Di lui
sappiamo assai poco. Non abbiamo nemmeno la
certezza
che egli abbia mantenuto una “residenza” stabile
presso
la canonica di S. Giovanni.
Detta
“residenza” era comunque possibile poiché la
canonica,
ai tempi di Tommaso, era di certo agibile, tanto
più che
in essa venne redatto, il 17 maggio 1371, un atto
notarile
con l’intervento di numerosi discendenti degli
antichi
Conti del Seprio[1].
Il fatto che un canonico, figlio di Tommasino
Bossi, abbia
preferito
abitare ad Azzate piuttosto che a Castel Seprio,
ci
porta a supporre che la residenza in loco,
non fosse
molto
gradita ai chierici di questa eminente famiglia
sepriese[2].
Anche Beltramo Bossi, prevosto di S. Maria di Gallarate e
fratello del prevosto di Castel Seprio, possedeva presso il Capitolo di S.
Giovanni un canonicato, senza tuttavia risiedervi[3];
abitava, infatti, ad Azzate, dove era titolare della Cappellania di S. Lorenzo[4]. Egli
era pure cappellano beneficiale della cappella di S. Giovanni Battista, che si
trovava nella Chiesa di S. Giovanni Evangelista di Castel Seprio e che pare sia
stata fondata dal prevosto Beltramo de Bossiis nel XIV secolo[5].
[1] G.P. BOGNETTI, Tra le rovine di Castelseprio, in L’età longobarda, vol. II, Milano 1966,
p. 4.
[2] ASDMi, Notarile, appendice
notai, cart. 8.
[3] ASDMi, Notarile, cart.
175, atto del 30 ottobre 1427.
[4] ASDMi, Notarile, cart.
276, atto dell’8 febbraio 1444.
[5] ASDMi, Notarile, cart.
276, atto del 1° novembre 1443. La NCM
1398 attesta l’esistenza di una cappella
dotata in ecclesia de Castro Seprio per prepositus Beltr. (p. 263)..
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