D. Biagio Bossi
Sp. D. Caterina n. 1513.
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|--- D.
Francesco Bossi
| Sp. Brigida Besozzi f. Francesco.
| Il 24.2.1556 Brigida istituisce suo
procuratore per risolvere una lite contro
| Fabrizio e Biagio Bossi, nell'interesse di
suo figlio Vespasiano.
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| |--- D. Vespasiano Bossi
| Nato nel 1543. Nel 1573 vivono
nella sua casa, sita nel Castello di
| Azzate: Caterina sua serva di
anni 30 e Domenico suo servo di anni
| 20.
| 21.5.1583: Vespasiano appare in
un documento come testimone al
| matrimonio di suo nipote Gio.
Battista. E' detto figlio del nob.
| Francesco "incola loci
Castri Acciati".
| Infatti al Castello vi è la casa
che dicevasi di Vespasiano, ora
| appoggiata al palazzo con
giardino, sulla strada dove ci dovrebbe
| essere la nuova cappella di San
Lorenzo.
| (Questa comune dimora al
Castello di tutti questi Bossi serve a
| dimostrare la provenienza dello
stipite anche ai conti Bossi).
| Il 13.9.1608 acquista, quale Priore della
Scuola del SS. Sacramento
| di Azzate, dei terreni da
Agostino Bossi.
| Il 30.5.1611 appare come
testimone all'istrumento dotale di Isabella,
| celebrato nella sua casa.
| Il 17.2.1574 compare come
testimone al matrimonio celebrato in
| Azzate. (Vedi il n. 51.016).
| Sp. D. Laura, vivente ed
abitante in Azzate nel 1573, comunicata e
| non cresimata. (Vedi: Vespasi2).
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|--- D.
Simone Bossi B
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|--- D.
Benedetta Bossi
B
D. Simone Bossi f. Biagio q. Stefano.
Dottore giurisperito del Collegio di Milano dal 1489 al
1524. (Dalla “Pro generica
Della comparizione di d. Antonio Bossi 1.7.1743). Viene
detto abitante a Milano in
Porta Cumana nella Parrocchia di S. Tomaso in Terra Amara.
Decurione di Milano
nel 1513.
Lascia dei beni in Cassano Magnago ai suoi fratelli
Francesco e Biagio, che si
divideranno il 56 agosto 1539.
Sp. Caterina Besozzi.
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|--- Angela
Antonia Bossi
| Sp. a) Francesco Bossi f. Gio. Antonio del
Castello; b) magn. Giorgio Moneta;
| c) Francesco Bossi f. Alberto.
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|--- Gio. Tommaso Bossi
| Erede con i fratelli dei beni paterni nel
1524.
| Compare come padrino ad un battesimo in
Azzate il 30.11.1567.
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(Levatus fuit per Thomasum et Catharinam Bossiis).
| Sp. Caterina.
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| |--- Gio. Paolo Bossi
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Sp. D. Paola n. 1539 figlia D. Elisabetta n. 1518.
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| | |--- Francesca Bossi
| | | n. 1555
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Sp. 8.3.1576 nob. Cesare Caimi f. Gerolamo di Milano.
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| | |--- Gio. Battista Bossi
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n. Azzate 14.12.1567
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| | |--- Paola Isabella Bossi
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n. Azzate 27.3.1565
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| | |--- Giuseppe Bossi
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| n. 1560
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| | |--- Gio. Battista Bossi
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| | Chirurgo.
| | | + Azzate 6.8.1655 n. Azzate
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Sp. Cornelia Sessa 23.8.1647 f.
Ignazio.
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| | |--- Carlo Giuseppe Bartolomeo Bossi
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| | |--- Ippolita Bossi
| | Sp. 24.9.1612
Camillo Fiorenza.
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| |--- d. Gio. Pietro Bossi
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n. 1545
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| |--- d. Gio. Maria Bossi detto del
Barbero.
| n. 1539, vivente e abitante nel
Castello di Azzate nel 1573, cresimato.
| Il 13 aprile 1520 unitamente a
suo fratello Gio. Pietro presta il suo
| assenso, come agnato, alla
divisione tra Luigi e Fabrizio Bossi ed i loro
| zii Simone e Stefano Bossi.
(Vedi doc. n. 150).
| Sp.: a) Beatrice; b) Barbara n.
1549, vivente nel 1573, cresimata.
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| |-- Gerolamo Bossi detto
Mainino.
| | n. Azzate 23.11.1566
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| | |--- Simone Bossi
| | Sp. 18.1.1617 d. Anna Bossi figlia
d. Matteo.
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| | |--- Margherita Bossi
| | | n. Azzate 10.7.1623
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| | |--- Giovannina Ersilia Bossi
| | n. Azzate 4.7.1625
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| |--- Lucia Bossi
| | n. Azzate 23.4.1570
| | (II letto)
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| |--- Eufrasia Bossi
| | n. Azzate 22.3.1572
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|--- Paolo
Giuseppe Bossi
| | n. Azzate 31.8.1573
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| |--- Tommaso Bossi
| | n. 1587
| | + Azzate 25.11.1659
| | Sp. Camilla + Azzate 15.12.1661
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| | |--- Nicolò Bossi
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n. Azzate 20.4.1641
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+ Azzate 1.1.1715
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Sp. Margherita Albizzati
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+ Azzate 7.11.1688
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| | |--- Livia Bossi
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Sp. 23.9.1648[1] Gio.
Paolo Bassani
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| | |--- Caterina Bossi
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Sp. 14.8.1658 Francesco Vanni
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f. Bernardo di Daverio.
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| | |--- Margherita Bossi
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Sp. a) 29.1.1643 Ludovico Ranzani f. Giulio
Cesare
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di Montonate; b) 24.1.1665 Francesco Ravarini q.
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Nicolao.
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| | |--- Barbara Bossi +
| | n. Azzate 26.9.1626
| | + Azzate 25.8.1643
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| |--- Bartolomeo Bossi
| n. 1590
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|--- D.
Federico (Antonio) Bossi
| Erede nel 1525 con i fratelli dei beni
paterni. Concede in dote alla sorella
| Angela Antonia il livello che Simone nel
testamento le aveva lasciato in
| legato. Riottenne questo livello dopo la
morte del primo marito di Angela
| Antonia, Francesco Bossi. Istituisce erede
universale Federico Antonio
| Bossi.
| Sitoni: 1517.
| Capitano di un corpo di cavalleggeri in
servizio del duca Massimiliano Maria
| Sforza, ebbe da questi il 1° febbraio 1515
una rendita di 500 lire sulla pieve di
| Olgiate
Olona. Francesco I re di Francia, acquistato il Milanese dopo la
| battaglia di Marignano, udita la nuova
dello scendere in Italia dell’imperatore,
| tenendolo partigiano degli Sforzeschi, nel
1516 lo relegava coi suoi fratelli
| Tommaso e Carlo Antonio in Francia; ma poi
vennero quasi tosto perdonati
| dal re, purché si dichiarassero sudditi
suoi. Nel 1523 fu governatore di Como,
| deputato del duca Francesco II Sforza
nella Valle d’Intelvi a ricevere il
| giuramento. Dieci anni dopo il 18
settembre 1533, fu dal medesimo infeudato
| della terra di Meleto Lodigiano, della
quale era già stato investito Luigi Bossi.
| (Litta).
| “Federico Bossi nel 1523 occupò l’ufficio
di governatore con un forte nerbo di
| soldati proprio nei giorni in cui la città
di Como con la partenza degli stagnoli
| sperava di essersi sottratta al peso degli
acquartierati. Como dovette invece
| provvedere non soltanto agli
alloggiamenti, ma anche alle paghe dei soldati.
| Questi furono distribuiti fra i cittadini
da una commissione detta dell’Ufficio
| dei Savi che valutò la capacità delle
parrocchie e, nelle parrocchie, delle
| famiglie.
| La peste sopraggiunse ad aggravare le
condizioni degli abitanti”.
| ( L. Rovelli, Storia di Como).
| Nel 1515 è detto abitante a Milano in
Porta Nuova nella Parrocchia di S.
| Silvestro. E’ detto decurione. (Biblioteca
Trivulziana).
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| |--- Ippolita Bossi
| Sp. Gerolamo Rozzoni.
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|--- Gio. Luigi
Bossi
| “Fiorì nel 1480. Fu grandissimo dotto e di
rara prudenza e fu adoperato da
| Casa Sforza che, come legato ducale, lo
mandò per stabilire la pace e lega a
| Ferrara, Bologna e Firenze e a Venezia con
sua gran gloria. Fu fatto senatore
| e mandato legato a Guglielmo marchese del
Monferrato” (Moriggia).
| Coadiutore rationatorum ad cartam cum
mensuali salario fl. 5. (C. Santoro).
| 1470. Aloysius Bossius che risulta dalla
lettera di nomina del suo successore
| Gio. Francesco Lattuada.
| 1479. confermato per due anni dal giorno 20
aprile 1480 alla tesoreria di
| Alessandria.
| Lettera di nomina 28 dicembre 1472 da
Milano: consigliere del Consiglio di
| Giustizia ad beneplacitum al posto di
Gerolamo Malette, passato al Consiglio
| Segreto.
| Figlio del consigliere ducale Simone, fu
ambasciatore di Galeazzo Maria ai
| genovesi ed al marchese Guglielmo del
Monferrato; commissario dell’esercito
| ducale nella guerra contro i veneti nel
1482. (Sitoni). E’ detto egregio dottore.
| Lettera di nomina 12 marzo 1481 da Milano:
commissario di Pavia ad
| beneplacitum. E’ detto spettabile ed
insigne giureconsulto.
| Memoria sia ad viry M° N Bartolomeo de
ricordarsi di domino Johannes
| Aloysio Bosso, cioè farli havere dalla
nostra ilustrssima Madonna la aspettativa
| vescovado da Cremona aut de la Abatia de
Sancto Vincentio da Milano aut sua
| Signoria faccia alla Santità del Papa, como
è contenta che li primi benefici
| vacaranno sua Santità ne proveda al prefato
Gio. Aluigio Bosso aut sua Santità
| gli faga spectativa deli primi boni
beneficy che vacaranno come piacerà ad
| quella, alla quale el prefato se racomanda.
F.to se. Gio. Francesco Bossi.
| “Con lettere patenti 10 marzo 1481 Gio.
Aluigi Bossi, consigliere ducale, fu
| fatto governatore di Pavia ossia
commissario con autorità di mero e misto
| imperio, il quale il 12 dello stesso mese
venne al possesso e gli fu dato
| alloggiamento in cittadella”.
|
| (Estratto da: Notizie appartenenti alla
storia della sua patria raccolte ed
| illustrate da Giuseppe Robolini gentiluomo
pavese).
|
|--- Ludovico
Bossi
Canonico
della Basilica di Santa Maria della Scala dal 1534 al 1557
(Vedi il
n. 40.000 pag. 5)
[1] “Adì 23 settembre 1648. Francesco figlio del q. Gio. Paolo Bassani
alias della cura di Besnate ma hora di mia cura sin
dagli ultimi anni della sua
fanciullezza, ha contratto il matrimonio per verba de presenti con Livia figlia
di messer Tomaso Bosso alla presenza et interrogatione di me prete Carlo
Famagallo curato d'Azzate, essendo presenti per testimoni il Signor Christoforo
Bosso e la Signora Catharina sua moglie et ancor Antonio Fumagallo mio
fratello. Le pubblicazioni son state fatte in tre giorni festivi continui, cioè
la prima adì 30 agosto, la seconda adì 6 settembre la terza adì 8 né è stato
opposto alcun impedimento”. (A.P.A.).
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