Il conte Luigi Bossi patrono rinnovava nel 1791 la tribuna
rovinata dalla vecchiaia su un’area propria.
La cappella fu rimaneggiata internamente negli anni
della costruzione della villa e ad essa intimamente collegata grazie ad un
lungo corridoio che dal cortile conduce, lungo l'ala occidentale del
cannocchiale, ad una tribuna, posta di fronte all'altare, rinnovata dal conte
Luigi Bossi nel 1791, secondo l'iscrizione in essa riportata[1].
La tribuna gentilizia fatta costruire dalla nobile famiglia
Bossi di Bodio in quella chiesa parrocchiale aveva lo scopo di mantenere una
certa distanza tra coloro che a quei tempi erano detti i signori e il popolo
minuto costituito per la maggior parte da contadini.
Si voleva rimarcare in questo modo che vi era una bella
differenza tra nobili e plebei e nemmeno davanti a Dio la diversità di rango
veniva meno.
Ci volle tutta l’autorità del cardinal Idelfonso Schuster,
arcivescovo di Milano, per togliere quello che era evidentemente uno strapotere
anacronistico della famiglia Bossi e risuonarono perentorie le sue parola in
occasione di una sua visita pastorale a Bodio: “Cari signori Bossi il medioevo
è finito ed è giusto che i nobili scendano in mezzo al popolo ad ascoltare la
Santa Messa con somma edificazione mentre non porterà alcun frutto si vi
ostinerete a rimanere lassù”.
E fu così che i Bossi lasciarono un po’ a malincuore quel
luogo privilegiato che era stato fortemente voluto e mantenuto fino a
quell’epoca.
La tribuna gentilizia nella chiesa parrocchiale non era
molto antica e risaliva probabilmente al 1866, quando il dottor Giuseppe Bossi
figlio del fu Galeazzo vendette una porzione della vigna arativa situata nel
luogo di Calcinate del Pesce dove si diceva alla Corsia al cavalier Andrea
Ponti, proprio per far fronte alle spese della sua costruzione.
Gerolamo Triacca
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|--- Francesco
Triacca di Calcinate del Pesce.
Il 12
febbraio 1725 vende a D. Gio. Angelo Bossi fu D. Ulisse di Bodio una vigna
arativa situata nel luogo di Calcinate del Pesce dove si dice alla Corsia cui fanno
coerenza da una parte il compratore, dalle altre due la chiesa parrocchiale di
Morosolo e dall’altra la strada, di pertiche 4 anche zerbido oltre la siepe verso il
Riale per il prezzo di lire 350.
arativa situata nel luogo di Calcinate del Pesce dove si dice alla Corsia cui fanno
coerenza da una parte il compratore, dalle altre due la chiesa parrocchiale di
Morosolo e dall’altra la strada, di pertiche 4 anche zerbido oltre la siepe verso il
Riale per il prezzo di lire 350.
(Estratto dall’archivio di donna Antonietta Bossi, elenco n.
38).
ELENCO N. 38
Adì 12 febbraio 1725
Istrumento di vendita libera fatto da Francesco Triacha
della terra di Calcinate del Pesce.
In nomine Domini anno a nativitate eiusdem millesimo
septingentesimo vigesimo quinto, indictione terzia, die lunae duodecimo mensis
february.
Franciscus Triacha fq. Hieronimi habitans in loco Calcinati
Piscium plebis burgi Varismi ducatus Mediolani.
Volontarie.
Et omnibus modo.
Fecit et facit veditionem rìet datum ad proprium domino
Johanni Angelo Bossio fq. D. Ulissys abitanti in loco Body plebis dicti burgi
Varismi presente, ementi et acceptantis pro se, et suis.
Non recedenti tamen a quibuscuis eius juribus et actionibus
potioribus, et anterioribus sibi quivismodo competentibus et compstituris.
Sed ea omnia sibi leticanti (?) sana, salva, illesa et
intacta prout erant, et esse poterant ante paesens instrumentum etiam de
espresso consensu dicti venditionis presentis.
Nominative de petia terra vinea arativa sit. In territorio
dicti loci Calcinati, ubi dicitur alla Corsia, cui coheret ad una parte dicti
domini emptoris, ab aliis duabus parochialis ecclesiae loci Morsoli, et a balia
strata, perticarum quatuor ultra tamen zerbidum extra scepem versus Riale.
Salvo errore coherentiarum.
… cum solemnibus teneore, cessione jurium et actionum,
translatione dominii in rem propriam, positione in sui locum, er statum ac
promissione, et obbligatione manutenendi et deffendendisque in forma communi,
et hiuris et cum aliis clausolis.
Quam venditionem pro pretio librarum tercentum quinquaginta
imperialium.
[1] SANTINO LANGE' - FLAVIANO
VITALI, Ville della Provincia di Varese, Lombardia , Rusconi Immagini, Milano,
1984
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