DOCUMENTO N. 842
2 maggio 170
Livia Bossi fq. Gi. Battista moglie di Gio. Stefano Bossi,
procuratrice generale di suo marito, dichiara che Alessandro, Giovanni, Pietro,
Domenico e altro Giovanni tutti consorti Romagnoli e tutti coloro che avessero
interesse all’investitura fatta dal fu Stefano e Giuseppe fratelli Bossi in
Paolino della Leona detto il Romagnolo il 5 ottobre 1618 con rogito del fu
Francesco Bossi notaio di Milano, al quale Paolino succedettero i predetti
consorti Romagnoli, non sono più solventi del fitto livellario di due moggi di
mistura parte segale e parte miglio, uno staro di fave ed uno staro di
castagne, un paio di capponi e due stari di avena.
I beni sui quali grava il fitto livellario sono:
- un campo sito in Brunello detto Campo della Serra di
pertiche una cui fanno coerenza: da una parte Vespasiano e Francesco padre e
figlio Bossi, dall’altra Battista Ballerio, dall’altra gli eredi di Gerolamo
Bossi e dall’altra strada.
- un campo sito in Brunello detto alla Bella di due pertiche
cui fanno coerenza: da una parte gli eredi di Filippo e consorti Ghiringhelli,
dall’altra la Chiesa di S. Maria di Brunello oppure gli eredi del fu rev.
Gaspare una volta rettore della stessa chiesa, dall’altra gli eredi di Gio.
battista Bossi di Brunello e dall’altra strada.
- un campo sito in Brunello detto al Ponteggio di pertiche
tre cui fanno coerenza: il predetto Vespasiano Bossi e figli, dall’altra gli
eredi del rev. Pigoty di presente goduto da Battistino Tamburini, dall’altra
gli eredi di Gerolamo Bossi e dall’altra strada.
- un prato sito in Brunello detto alla Bella di pertiche tre
cui fanno coerenza: da una parte me notaio infrascritto, dall’altra gli eredi
di Gerolamo Bossi, dall’altra la cappella di S. Gerolamo di Azzate, dall’altra
gli eredi di Bernardino di Castronno e Pietro e fratelli Tamburini.
- una selva sita in Brunello detta la Selva de Carbosulis di
pertiche tre cui fanno coerenza: da una parte gli eredi di Gerolamo
Ghiringhelli, dall’altra gli eredi di Gerolamo Bossi, dall’altra Vespasiano e
figlio Bossi, dall’altra gli eredi di Filippo e consorti Ghiringhelli,
dall’altra gli eredi di Gio. Battista Bossi di Brunello e gli eredi di Gerolamo
Bossi.
Actum in sala domus habitationis praefatae donnae
constituentis sita in P.O.P.S. Babilae intus mediolani presentibus d. felipe
Antonio Beccaria Mediolani notario filio d. Gasparis ibidem Mediolani notarii
P.N.P.S. Petri cum Rete Mediolani et d. Alecxandro Burri figlio d. Caesaris
P.C.P.S. Mariae Secretae mediolani pronotariis.
Testes J.C. d. Michael Angelus Manzobus fq. D. Antoni
P.N.P.S: Petri cum rete mediolani, Stephanus de Ortegha fq. Francisci P.O.P.S.
Babilae et Nicolaus Ardinus fq. Joannis P.R.P.S. Euphemiae.
S.T. Joannes Andreas Mazzanonus de Collegio Mediolani
notarius f. d. Joannis Baptistae P.N.P.S: Petri cum Rete Mediolani
suprascriptus rogatus confecit edidit et pro fide subscripsit.
Antonio
della Leona detto Romagnolo
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|--- Paolino della Leona detto Romagnolo
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Il 5 ottobre 1618 unitamente ai suoi fratelli ottiene a livello alcuni
beni siti in
| Brunello
dai fratelli Gio. Stefano e Giuseppe Bossi[1].
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|--- Andrea Della Leona
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|--- Francesco della Leona
Antonio
Romagnoli
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|--- Alessandro di Brunello
Sp. 7.2.1674[2]
Maddalena Datone f. Gerolamo di Azzate.
Nel 1708 Livia Bossi, come
procuratrice di suo marito Gio. Stefano Bossi,
apprende alcuni beni siti in Brunello
che erano già stati dati a livello ad
Alessandro, Domenico, Gio. Pietro e Giovanni
consorti Romagnoli[3].
Domenico
Romagnoli
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|--- Pietro Maria Romagnoli di Brunello.
Il 3 novembre 1689 ottiene a livello
da Andrea Bossi fq. Domenico abitante
in Erbamolle una casa nella Cascina
delle Collodre per il fitto di lire 8 e un
paio di pollastri a S. Martino di ciascun
anno[4].
Paolo
Romagnoli altre volte di Brunello e ora di Azzate.
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|--- Angela Romagnoli
+ Azzate 10.2.1704
Francesco
Romagnoli
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|--- Francesco di Brunello
Sp. 28.1.1717 Angela Maria Castelnuovo
f. Paolo abitante in Vegonno.
Giovanni
Romagnoli
Nel
1722 risulta essere affittuario di una casa in Brunello di Giuseppe Ballerio al
quale
paga lire 20 d'affitto.
Nel
1722 è livellario in Brunello di 3 pertiche di vitato di Carlo Alberto Alemagna
al
quale paga lire 6 di livello.
Domenico
Romagnoli
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|--- Pietro Romagnoli
Nel 1709 Gio. Stefano Bossi fq. altro
Gio. Stefano gli concede a livello il
Campo della Serra di pertiche 1, il
campo alla Prelle di pertiche 2, una vigna
al Ponteggio di pertiche 5, un campo alle
Prelle di pertiche 3, una vigna al
Montirolo di pertiche 3. (Vedi doc. n.
986).
Nel 1722 risulta essere livellario di
7 pertiche di vitato aratorio in Brunello
di Gio. Stefano Bossi al quale paga i
staro di frumento e 11 stari di mistura
di livello.
Giovanni
Romagnoli
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|
|--- Domenico Romagnoli
Nel 1709 Gio. Stefano Bossi fq. altro
Gio. Stefano gli concede a livello il
Campo della Serra di pertiche 1, il
campo alla Prelle di pertiche 2, una
vigna al Ponteggio di pertiche 5, un
campo alle Prelle di pertiche 3, una
vigna la
Montirolo di pertiche 3. (Vedi doc. n. 986).
Nel 1722 risulta essere affittuario di
una casa in Brunello di Angelo
Domenico Ghiringhelli al quale paga
lire 25 d'affitto.
Nel 1722 risulta essere livellario in
Brunello di 7 pertiche di vitato aratorio
di Gio. Stefano Bossi al quale paga 1
staro di frumenti e 11 stari di mistura
di livello.
Gio.
Battista Romagnoli
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|--- Giuseppe abitante in Brunello.
Il 29.11.1792 viene investito dai
fratelli Antonio Francesco e Gio. Battista
Bossi dei seguenti beni siti in
Brunello: le Prelle, la Sera , il Mattarù ed il
Pontaccio
per il fitto annuo di lire 53. (Vedi doc. n. 731)
16 giugno 1708
Giovanni Tibiletti pubblico
servitore del Comune di Milano fu Giacomo abitante in Azzate in vigore ed in
esecuzione del precetto esecutivo di apprensione emanato dai signori Consultori
di Giustizia di Milano in favore di Livia Bossi, procuratrice generale di Gio.
Stefano Bossi suo marito in pregiudizio di Alessandro e consorti Romagnoli
dell’8 giugno 1708 il cui tenore è il seguente. “Venerdì 8 giugno 1708 di
mattina. Gli egregi giureconsulti Consultori di Giustizia di Milano poiché fece
istanza Livia Bossi moglie e generale procuratrice di Gio. Stefano Bossi suo
marito, diedero incarico a Giovanni Tibiletti servitore di recarsi con un
anziano od il console intenditori del luogo con i prenotai, con i testimoni e
con quante altre persone opportune e necessarie per apprendere gli infrascritti
beni di Alessandro, Domenico, Giovanni, Pietro e altro Giovanni tutti consorti
Romagnoli dei quali fu investito nell’anno 1618 Paolino Romagnoli detto della
Leona”.
Actum in petia terrae campi
sita in territorio dicti loci Brunelli ubi dicitur il Campo della Serra primo
loco descripto in suprascripto precepto presentibus d. Josepho Bossio fq. D.
Gasparis et d. Petro Andrea Bossio filio dicti d. Josephi habitantibus in loco
Aciati dictae plebis Varisy ducatus Mediolani pronotarys.
Testes Jo. Angelus Balerius
fq. Hieronimi, Antonius Balerius fq. Dominaci et Joannes Tamburinus fq. Petri
omnes habitantes in dicto loco Brunelli omnes noti et idoei.
S.T. Ego Sebastianus Bossius
publ. apostl. imper. aucotoritatibus Mediolani notarius fq. D. Gasparis olim
publici Mediolani notaris habit. in loco Acciati plebis Varisy ducatus Mediolani
suprascriptum instrumentum rogatus confeci edidi et in fide subscripsi.
[1] Vedi documento n. 965.
[2] “7 febbraio 1674.
Alessandro Romagnolo figlio di Antonio della cura di Brunello ha contratto il
matrimonio con Maddalena Datone figlia di Hieronimo alla presenza et
interrogazione di me prete Giovanni Orlando curato coadiutore di Azzate,
essendo pur anche presenti per testimoni Stefano Orlando, Melchion Tibiletti et
Hieronimo Mantico. Le pubblicazioni sono state fatte in tre giorni di festa
continui tanto in brunello quanto in Azzate adì 28 genaro, 2 et 4 febraro né è
stato opposto alcun impedimento”. (A.P.A.).
[3] Vedi documento n. 54.050.
[4] Vedi documento n. 993.
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