Enrico Collodri
Il 19 settembre 1568 compare come testimone al battesmo di Angela Mantico ("Rigum de Colodris habitantem in Cassinis de Colodris". (Archivio Parrocchiale Azzate).
Giuseppe Collodri
Il 22 settembre 1657 giura fedeltà al feudatario Giacomo
Maria Alfieri. (Vedi doc. n. 2.070).
E’ la cascina che dà il nome a coloro che vi abitano o
sono costoro che hanno dato il nome alla
cascina?
Per quanto scaturisce dai documenti in nostro possesso
sembrerebbe che dal cognome COLLODRI sia derivato l’appellativo della cascina.
Infatti il 19 Settembre 1568 un certo Enrico Collodri
compare come testimone al battesimo di Angela Mantico avvenuto nella Chiesa
Parrocchiale di S. Maria di Azzate: “Rigum de Colodris habitantem in Cassinis
de Colodris” riporta il parroco nel libro dei battezzati, ripetendo per ben due
volte il nome Collodri.
Ottantonove anni più tardi, il 22 Settembre 1657, Guseppe
Collodri giura fedeltà al feudatario Alfieri e non vi è più dubbio che Collodri
è il suo cognome.
Questo contrasta con quanto fu sostenuto con molta
convinzione dal maestro Attilio Baratelli che nel suo volume “Brunello” faceva
derivare Collodri da colle delle lontre che in dialetto si dice colleudar.
Un altro documento[1] del 3
Febbraio 1548 dice che una vigna sita nel territorio di Brunello e Castronno
denominata alle Collodre viene permutata tra Francesco Bossi e Gerolamo
Custodi.
Vi fanno coerenza da una parte la strada, dall’altra la Cappella di S. Gerolamo di Azzate,
dall’altra gli eredi di Taddeo Bossi di Brunello e dall’altra Gio. Maria e
Lazzaro Bossi di Erbamolle. Misura circa 4 pertiche.
Il 5 marzo 1667 la
Cascina delle Collodre viene dato a livello a Marco Antonio e
Giovanni fratelli Bossi fq. Battistino, con patto di grazia di poterla
redimere.
Il 24 luglio 1670[2] Gio.
Battista Bossi figlio di Giuseppe acquista dal rev. Gerolamo Campanigo, dei
canonici dell’insigne Collegiata di S. Stefano in Brolio di Milano, la Cascina delle Collodre cui fanno
coerenza Gio. Battista Bossi, Paolo e fratelli Bossi e da due parti strada, per
il prezzo di lire 100.
Il 22 aprile 1676 i beni nella Cascina delle Collodre sono
affittati ai consorti Ballerio.
Il 29 luglio 1677 detti beni cadono nel fedecommesso
disposto dal nob. Gio. Battista Bossi e toccano al nob. Gio. Stefano Bossi[3].
Casa da massaro alle Collodre nell’ottobre 1762 viene data
a livello da Antonio Bossi a Francesco Ballerio. Vi è la descrizione di tutta
la casa![4]
DOCUMENTO N. 732
Milano, 24 luglio 1670
Il prete Gerolamo Campaniga, dei Canonici dell’insigne
Collegiata di S. Stefano in Brolio di Milano, fq. Francesco abitante in Milano
in Porta Nuova nella Parrocchia di S. Bartolomeo, fa retrovendita a Gio.
Battista Bossi fq. Giuseppe, abitante in Azzate, della Cascina delle Collodre
in territorio di Castronno cui fanno coerenza Gio. Battista Bossi, Paolo e
fratelli Bossi e da due parti strada, per il prezzo di lire 100.
La cascina era stata precedente concessa a livello il 5
marzo 1667 a
Marco Antonio e Giovanni fratelli Bossi fq. Battistino, con patto di grazia di
poterla redimere.
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