Nel
1762 i fratelli don Gio. Battista e prete don Antonio Bossi figli di don
Giovanni concedono in affitto le loro possessioni sparse su tutto il territorio
comunale di Azzate, di Brunello e di Dobbiate ad alcuni massari che risultano
appartenere ad alcune famiglie ormai radicate da molto tempo nella zona.
Sono
le cosiddette famiglie patriarcali che si distinguono per il numero elevato dei
loro componenti e risiedono in quelle che poi sono diventati i caratteristici
cortili del paese con la loro struttura ben delineata.
Proprio
per le esigenze tipiche dell’agricoltura essi erano strutturati in modo che
potessero contenere gli elementi indispensabili per l’attività agricola come la
stalla per gli animali, il fienile per la conservazione del foraggio, il
granaio per la conservazione dei cereali, la letamaia, il pollaio, la cantina,
ecc. ancor prima dei locali in cui vivevano i contadini che, molto spesso,
erano estremamente semplici e consistevano in un grande locale al piano terreno
dotato di focolare e una o più stanze per dormire al piano superiore che si
affacciavano sulla lobbia.
Veniamo
così a conoscere la famiglia di Giovanni Boschiroli detto Ballano quella di
Antonio Vanoni di Dobbiate, quella di Antonio Sironi e fratelli, quella di
Angelo Bidina di Erbamolle, quella
Di
Andrea Macchi, quella di Pietro Francesco Giudici e fratelli, quella di
Giuseppe Romagnoli figlio di Gio. Battista di brunello e quella di Pietro
Antonio Tibiletti e figli.
D.
Giovanni Bossi
|
|
|--- D. Benigna Giuditta Bossi
|
Monaca nel Monastero di S. Giustina di Canobbio.
|
|--- D. Gio. Battista Bossi
|
Giureconsulto collegiato di Milano e Vicario Pretore di Cremona.
|
|--- prete abate D. Antonio Bossi
Fisico collegiato di Milano. Abitante
in Milano P.O.P.S. Vito al Pasquirolo.
Il 6 maggio 1756 riceve da Federico
Antonio Ponzoni un prestito di lire 1.864[1].
DOCUMENTO N. 760
1762
Descrizione
dei beni consegnati da Antonio Bossi ai massari fittabili, che si obbligano a
riconsegnarli alla fine della locazione:
A
Giovanni Boschiroli detto Ballano:
-
Prato, campo e vigna detta a Fontanella cui fanno coerenza: la Casa Masnaghi mediante siepe viva inclusa, a mezzogiorno strada,
a tramontana Bossi mediante siepe viva compresa.
-
Vigna detta Moncone cui fanno coerenza: a levante e tramontana strada,
a mezzogiorno Angela Visconti mediante siepe esclusa e fratelli Crugnola
mediante ripa inclusa, a ponente Giovanni Boschiroli livellario della Parrocchiale
di Azzate.
-
Vigna detta Novellé cui fanno coerenza: a levante strada accessoria
inclusa, a mezzogiorno strada accessoria esclusa, a ponente strada, a
tramontana Causa Pia Frasconi mediante solco.
Ad
Antonio Vanoni di Dobbiate:
- Vigna detta Pescovina in territorio di
Daverio.
Ad
Antonio e fratelli Sironi:
-
Prato paludoso detto al Lisché al Lago, terza parte indivisa con gli
altri due massari Giamberini e Giudici.
-
Vigna e prato detti Vigna nel Bosco Rotondo a cui fanno coerenza: a
levante Causa Pia Frasconi mediante siepe mista inclusa e dalle altre parti
questi beni.
-
Vigna, campo e prato nella Vigna del Bosco Rotondo cui fanno coerenza:
Causa Pia Frasconi mediante siepe mista compresa e dalla altre parti questi
beni.
-
Vigna con ripa pascoliva detta delle Marene nel Bosco Rotondo cui fanno
coerenza da tutte le parti questi beni.
-
Vigna detta la Pertichetta cui fanno coerenza da tutte
le parti questi beni.
-
Vigna detta la Vigna Vecchia nel Bosco Rotondo cui fanno
coerenza da tutte le parti questi beni.
-
Vigna, prato e campo detti Mezzavacca nel Bosco Rotondo cui fanno
coerenza: a tramontana dottor Ludovico Bossi e Causa Pia Frasconi mediante
siepe viva inclusa, a da tutte le altre parti questi beni.
Ad
Angela Bidina:
-
Campo detto La Pauretta cui fanno coerenza: a
levante Carlo Bossi, a tramontana un livellario mediante solco, a mezzogiorno
strada, a ponente questi beni e a tramontana Bossi suddetti mediante palera
inclusa.
-
Casa masserizia in Erbamolle a cui fanno coerenza: a levante casa
masserizia di questi beni, a tramontana il marchese Bossi.
Ad
Andrea Macchi:
-
Vigna detta di Breno, cui fanno coerenza: a levante strada accessoria,
a mezzogiorno Causa Pia Frasconi mediante filo di viti escluso, a ponente
dottor Lotterio mediante ripa esclusa, a tramontana suddetto dottor Lotterio
mediante accesso escluso.
A
Pietro Francesco e fratelli Giudici:
-
Sedime di casa da massaro sito in Azzate cui fanno coerenza: a levante
strada, a mezzogiorno Giovanni Bossi, a ponente e tramontana strada:
-
Prato detto Prato Grande cui fanno coerenza: a levante la Veneranda Scuola di Azzate, a mezzogiorno la
Roggia della Valciasca, a ponente il conte Bossi, a tramontana il conte
Alemagna con la Causa Pia Frasconi.
-
Prato e campi detti del Novellina nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza:
a levante la Casa Mozzoni mediante siepe viva
inclusa, a mezzogiorno e ponente questi beni, a tramontana la Casa Mozzoni mediante siepe viva inclusa.
-
Vigna e aratorio nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza: a levante e
ponente questi beni, a mezzogiorno strada, a tramontana Beneficio del S.
Rosario mediante siepe viva esclusa.
-
Campo e vigna detta del Bossetto nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza:
a ponente il Beneficio del S. Rosario e dalle altre parti questi beni.
-
Vigna, campo e prato detti Campo Vecchio nel Bosco Rotondo cui fanno
coerenza: a levante il Beneficio del S. Rosario e dalle altre tre parti questi
beni.
-
Vigna detta Mezzavacca nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza: a levante
e mezzogiorno questi beni, e ponente la
Causa Pia Frasconi col signor Pestoni, a tramontana dottor Ludovico Bossi
mediante siepe viva inclusa.
-
Vigna, campo e ripa detti La Marra cui fanno coerenza: a
levante il conte Bossi mediante siepe viva inclusa e da tutte le altre parti
strada.
DOCUMENTO N. 731
Azzate,
29 novembre 1762
Antonio
Bossi fq. Giovanni abitante a Milano in Porta Vercellina nella Parrocchia di S.
Pietro sopra il Dosso di presente abitante in Azzate, che agisce anche come
procuratore generale del giureconsulto collegiato e pretore di Cremona Gio.
Battista Bossi suo fratello, investe a titolo di enfiteusi perpetua Giuseppe
Romagnoli f. Gio. battista abitante in Brunello dei seguenti beni:
- il campo delle Prelle
-
il campo della Sera
-
il prato delle Prelle
-
la vigna al Mottarù
-lo
zerbo al Mottarù
-
la selva al Mottarù
-
la vigna e campo al Ponteccio
Per
il prezzo di lire 53.
DOCUMENTO N. 741
Azzate,
11 novembre 1769
Antonio
Bossi dà a locazione a Pietro Antonio e figli Tibiletti i seguenti beni:
-
un sedime in Azzate
-
un prato detto il Prato Grande
-
un campo detto del Novellina nel Bosco Rotondo
-
una vigna nel Bosco Rotondo
-
un campo detto del Bossetto nel Bosco Rotondo
-
un campo detto Veggio nel Bosco Rotondo
-
una vigna detta Mezzavacca nel Bosco Rotondo
-
un prato paludoso detto al Lisché
-
una vigna detta la Vigna nel Bosco Rotondo
-
una vigna nel Bosco Rotondo
-
una vigna detta della Marene nel Bosco Rotondo
-
una vigna detta la Pertichetta nel Bosco Rotondo
-
una vigna detta la Vigna vecchia nel Bosco Rotondo
DOCUMENTO N. 837
Io
sottoscritta Priora del Monastero di S. Giuseppe in Canobbio confesso di aver
avuto e ricevuto dall’illustrissimo signor abate don Antonio Bossi dottore
collegiato lire 40 quali sono per saldo e compita soddisfazione dell’annuo
livello che paga al Monastero per Suor Benigna Giuditta Bossi di lei signora
sorella maturando il dì 19 luglio prossimo passato.
Ed
in fede
Io suor Lucrezia Mugnozzi
priora affermo come sopra.
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