D. Carlo Francesco Bossi f. d. Pietro Gerolamo.
Capitano.
+ 2.2.1691
Sp. 8.3.1639[1] Clara
Gatto f. Nicolao, + Azzate 22.11.1678.
Il 17 novembre 1663 compare davanti al Pretore di Varese per
dare spiegazioni sul
domicilio della sorella Clara Caterina Bossi.
L’11 maggio 1665 interviene come testimone al matrimonio di
Antonio Bossi con
Caterina Righetti.
Il 31 maggio 1666, anche a nome di suo fratello rev. Gio.
Battista con lui convivente,
quali eredi del loro defunto fratello rev. Gio. Pietro,
cedono a Zaccaria Cadorna un
loro credito verso Anna Maria Bossi-Besozzi.
Il 13 febbraio 1677, unitamente al rev. Gio. Battista suo
fratello, vende ai fratelli Gio.
Stefano e Alfonso Bossi un annuo censo di lire 15 su un
prato sito in Castronno detto
il Prato Grasso. (Vedi doc. n. 765).
|
|
|--- D. Pietro
(Gerolamo) Bossi
| n. Azzate 21.6.1640
| L’11 maggio 1665 interviene come testimone
al matrimonio di Antonio Bossi
| con Caterina Righetti.
|
|--- D. Ippolito
Giuseppe Bossi
| n. Azzate 23.1.1644
| Dottore fisico del Collegio di Milano dal
1673 al 1682.
|
|--- D. Angela Regina
Bossi
| n. Azzate 3.3.1647
|
|--- D. Gio.
Battista Giacinto Bossi
| n. Azzate 2.12.1649
|
|--- D. Olimpia
Bossi
| Sp. 16.1.1701[2]
Pietro Francesco Gattico fu Carlo Manfrè.
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|--- D. Anna Maria
Bossi
| Sp. 17.1.1691 D. Alfonso Bossi f. D.
Carlo Antonio.
|
|--- D. Leonida
Bossi
n. 1669
Nel 1719
rilascia una dichiarazione di aver pagato i carichi alla città di Milano.
(Vedi).
AL NOME DI DIO. AMEN.
Io Leonida Bossa fq. Signor Capitano Francesco d’anni 50
della terra di Azzate pieve
di Varese notifico possedere nella terra di Azzate pieve di
Varese gli infrascritti beni
in pezzi n. 2 confinanti con il Signor Dottor Gio. Stefano
Bossi, il Signor Ambrogio
Bossi, il Signor Andrea Bossi e strada comune:
- Vitate e aratorie con moroni p. 14.12
- Giardini e siti di case p. 1.16
---------
p.
16. 4
per i quali ho pagato di carico alla città di Milano
nell’anno 1717 lire 19.11.6 e
nell’anno 1718 lire 19.11.6
Sopra detti beni vi è un legato di lire 6 all’anno per la
celebrazione di tante messe.
PRATO GRASSO in territorio di Castronno.
Il 7 agosto 1647 fu venduto da Baldassarre Bardelli al rev.
Gio. Pietro Bossi. I suoi
fratelli (Francesco e rev. Gio. Battista) lo rivendettero il
13 febbraio 1677 ai fratelli
Gio. Stefano e Alfonso Bossi, o meglio vi istituirono un
annuo censo.
(Vedi doc. n. 765).
DOCUMENTO N. 765
Azzate, 13 febbraio 1677
Carlo Francesco Bossi fq. Pietro Gerolamo, abitante in
Azzate, anche a nome del prete
Gio. Battista suo fratello, curato di Caronno Ghiringhello,
fa retrovendita a d. Gio.
Stefano e d. Alfonso fratelli Bossi q. Carlo Antonio e con
essi Gio. Battista fq.
Giuseppe loro zio, abitanti in Azzate, un annuo censo di
lire 15 su un prato sito in
Castronno detto il Prato Grasso, che il prete Gio. Pietro
Bossi, fratello del venditore,
aveva comperato da Baldassarre Bardelli per il prezzo di
lire 300, come appare da
istrumento rogato da Giuseppe Perabò il 7 agosto 1647.
(Pubblicato il 21 febbraio 2016).
[1] “Adì 8 marzo 1639 il Signor Carlo Bosso fq. Pietro
Hieronimo ha contratto il matrimonio per verba de presenti con la signora Clara
fq. Nicolao Gatto tutti abitanti in Azzate alla presenza ed interrogazione di
me prete Gio. Pietro Bosso curato coadiutore di Azzate. I testimoni sono stati
Carlo Antonio Bosso f. Fausto e Giovanni Catanio”. (A.P.A.).
[2] “Adì 16 genaro
1701 il Signor Pietro Francesco Gaticho fq. Carlo Manfrè ha contratto il
matrimonio per verba di presente con la Signora
Olimpia Bossa fq.
Capitano Carlo Francesco alla presenza ed interrogazione di me prete Luigi
Buzzi curato di Azzate, essendo presenti per testimoni Baldassar Bossi e Pietro
Martignone”. (A.P.A.).
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