Azzate e i Bossi: CORRISPONDENZA DI TOMASO BENIZZI

Poggio a Cacano, 23 novembre 1910. Caro Masino, al nostro dolore è stato di conforto
le vostre affettuose parole, prova di quella

amicizia sincera che sempre avete professato per noi. Grazie proprio di cuore! A nome
mio a nome di tutti ed in special modo in nome di mamma. Salutandoti, ti prego di
ricordarmi con sincero affetto alla cara contessa. Affezionatissima d. Perroni Compagni.

Come si vede ci è giunta una piccola parte della corrispondenza intrattenuta con Tomaso Benizzi, fratello di Elena.

Pesaro - Ponte sul fiume Foglia.

Nobile signor Tommasino Benizzi, Castelnuovo Sotto (Reggio Emilia).
Con affetto, ricordi e saluti. Maria.

Un saluto dai Bagni della Porretta.
Cascata del Rio Maggiore.

Nobil Giovane Don Tommaso Benizzi, Viale Manzoni 36, Pesaro.
Affettuosissimi saluti ..... (?)

Cartolina illustra con una giovane che tiene aperto un
ombrello dal quale pendono dei cuori che sanguinano.

Signorino Tommaso Benizzi, Castelnuovo di Sotto (Reggio Emilia).

L'indirizzo e il testo di questa cartolina è stato scritto a matita. Successivamente, a penna, è stato corretto l'indirizzo. Il mittente è Giovanni, fratello di Tomaso, che gli invia questa cartolina scherzosa (Grazie. Saluti ed auguri di divertimento. Giovanni) da Chatillon per Castelnuovo Sotto. A giudicare da timbri postali sembra che la cartolina sia ritornata a Chatillon presso il Grand Hotel e nuovamente spedita a Castelnuovo Sotto.

Cartolina francese di Felice Pasqua con due bambini che versano del becchime ai pulcini.

Illustrissimo Signorino Don Tommaso Benizzi-Castellani-Fntoni, Borgo Albizzi,
Palazzo Altoviti n. 18, Firenze.

Auguri pasquali inviati da Azzate (Rispettosi saluti e sinceri auguri. Maddalena e famiglia). Potrebbe trattarsi di una domestica che prestava il suo servizio con la famiglia nella Villa di Azzate, mentre Tomaso era a Firenze.

Roma. Palazzo Margherita.

Nobile Signorino Tomaso Carlo Benizzi-Castellani, Borgo Albizzi 16, Firenze.

La mamma di Tomaso era a Roma e gli scrive a Firenze raccomandandogli di non dimenticarla (Pensa a me, mamma).

Palazzo Margherita (già Palazzo Piombino) è un edificio di Roma, in via Veneto, nel rione Ludovisi.

Sorge in via Veneto, ed ha preso il nome dalla Regina Margherita che lo abitò a lungo dopo il 1900, anno della tragedia di Monza.

Il palazzo fu costruito tra il 1886 e il 1890 su progetto di Gaetano Koch per il Principe di Piombino Rodolfo Boncompagni Ludovisi, che si era visto espropriare il suo palazzo in via del Corso e che lo volle sostituire con questo. Esso sorge su una porzione della Villa Ludovisi, il cui vastissimo parco era stato lottizzato nel 1883, dando luogo all'omonimo rione. Gli alberi del giardino della villa rappresentano l'ultimo residuo del parco originale. Incorpora sul retro la villa Orsini (del 1622), che era stata il primo nucleo della villa Ludovisi.

L'immobile fu affittato nel 1872 alla Casa Savoia per insediarvi la Bela Rosin, l'amante storica del re Vittorio Emanuele II. I Savoia ne mantennero la disponibilità e anzi l'acquistarono, nel 1900. Morto il re nel 1878 e ritiratasi la Vercellana a Pisa, dopo l'assassinio del successivo re Umberto I il palazzo divenne sede della regina vedova. Dal 1931 è sede dell'Ambasciata statunitense in Italia^[2] e nel 1946 lo stabile fu acquistato dal Governo degli Stati Uniti d'America.

(Estratto da Wikipedia)

Roma. Panorama

Gentilissimo Signorino Tomaso Benizzi, Borgo degli Albizzi 18, Palazzo Altoviti,
Firenze.

"Mio carissimo Tommasino, la tua promozione ci ha arrecato grande contento. Studia e continua ad essere diligente e buono. Ecco ciò che desidera la tua maestra. Tanti complimenti all'egregia mamma tua. Saluti affettuosi al fratello e alla sorella. A te mille baci dalla tua Barbara Soncini".
La cartolina è stata spedita da Castelnuovo Sotto il 16 ottobre 1903 quindi la veduta di Roma è del tutto casuale.