domenica 29 marzo 2015

LETTERA INVIATA AL CAV. DON GIO. BATTISTA CASTELLANI-FANTONI A PAVIA





Ill.mo Signor Il Cavalier D. Gio. Battista Castellani Fantoni - Pavia




Novara, 9 settembre 1851

Giovanni carissimo,
                                in seguito alla vendita fatta da tuo fratello al Conte Arese_Lucini del tenimento di Solarolo ed uniti, alcuni de' creditori chirografari insoddisfatti vanno a far passi giuridici, e fra questi diggià i Ferrari-Anzani ottennero citatorie tanto contro il tuo fratello quanto contro di te. A tenore delle convenzioni di famiglia tuo fratello deve tenersi rilevato da ogni debito già comune ma questo rilevo dev'essere efficace, e non ti ha da metter in occasione come già avviene di sostener liti, e di correre pericolo di subir personali condanne. A ciò ottenere io bramerei aver teco un abboccamento, nel quale tu recassi il tuo titolo per intavolar convenzioni tali, che ti rendano per l'avvenire sicuro.
Tu sai, ch'io sebbene patrocini ora nell'interesse del conte tuo fratello rilevatario di questo patrimonio e delle conseguenti liti, e abbialo diretto nella vendita al conte Arese, pure ho sempre anche a te portata eguale affezione, e credo anzi debito mio assoluto d'adoperarmi fra voi altri, e la intera vostra famiglia in modo, che la pace abbia continuamente a regnare, e siano salvi i rispettivi interessi. Ciò mi spinge a prevenirti dell'occorrente, e attendere da te di conoscere se accetti d'abboccarti con me indicandomi al caso quando qui sarai, ond'io mi possa



trovare. Io naturalmente mi maneggerò poi in modo che tu non correrai rischio alcuno di rottura con tuo fratello, è ciò anzi che io mi prefiggo di evitare col prevedere tosto e da principio.
Sono diggià persuaso che tuo fratello è pieno di buon volere, e s'adoprerà in modo da soddisfare completamente alle obbligazioni sue verso di te.
Tuttavia è bene, che tu vi aggiungi una spinta voluta dall'occasione che ora nacque.
Ritieni questa mia per confidenziale, potendo tu appurarne la importanza, e credimi di cuore e con tutto l'attaccamento

                       aff.mo tuo .....



Monsieur le Chevalier Jean Castellani Fantoni - S. Martino Siccomario.

Torino, 15.12.1851

Giovannino carissimo,
                                    purtroppo si avverarono i tristi nostri presagi! Dopo soli sette giorni neppur compiuti di malattia la buona zia Fe... (?) spirò tranquilla e rassegnata ieri verso l'una pomeridiana fra le braccia di mia madre, la quale già poco bene da più giorni ricadde malata con suo mal di capo e febbre per cui stamane ne venne salassata. Né bastava: anche Giuseppina risentì questo colpo datole ed è un poco indisposta. Stamane giunse Lauretta coi ragazzi, che Antonio già qui trovavasi da tre o quattro giorni.
Intesi con piacere la stipulazione dell'istrumento fra tua madre e Luigino, almeno così questi sarà tranquillo e potrà definire ogni cosa col Conte Arese.
Per notizie d'estranei intesimo essersi Adelina sgravata, chi dice d'un maschio chi d'una femmina: l'uno dei due lo sarà di certo.
E' veramente strana la condotta dei Castelnuovo, che seppure a tua madre fecero parte dell'avvenimento.
Mia sorella è ancora a Torino, né credo ci lascerà per ora, massime trovandosi la mamma ammalata.
Ti acchiudo la qualsiasi ricevuta di quella pettegola d'Angiolina, che me la fece aspettare più giorni. Farai benissimo a sbarazzarti di questa contabilità.
Ho commesso al Simondelli il libro. Pronto che sia, cercherò un'occasione per mandarlo a Casteggio al Boldorini da cui ti sarà agevole il ritiralo.
Nel conto di Valeria, che ti accennai ho dimenticato una partita contanti da te pagatile parmi in Luglio d'otto ad undici franchi, datile il di lei avere di Febbraio si riduce a poche lire.
Nulla più seppi di Carlotta, ma credo che sarà più facile peggiori, che non migliorare.
Tutti di cuore vi saluto. Stasano. Addio
                                                                tuo aff.mo Giovanni Dattili.

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