Firenze, Chiesa di Santa Felicita, Antonio Ciseri, Martirio dei Maccabei. |
Gentile Signorina Elisa Galli, Azzate (Provincia di Como). Ringraziando, ricambio affettuosi auguri. Tommaso Carlo. 21.4.1908 |
Tommaso Carlo in quegli anni era a Firenze e usò la prima cartolina che gli capitò fra le mani e forse pensò che il soggetto era troppo classico per rispondere galantemente ad una signorina.
Antonio
Ciseri (Ronco sopra Ascona, 25 ottobre 1821 – Firenze, 8 marzo 1891) fu un pittore svizzero-italiano.
Ciseri
nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino,
da Giovan Francesco, anch'egli pittore, e da Caterina Materni.
Trasferitosi
a Firenze nel 1833, sviluppò il suo
talento artistico presso l'Accademia di Belle Arti con l'aiuto dei maestri Niccola e Pietro Benvenuti.
I suoi
dipinti a carattere religioso sono raffaelleschi nel loro stile compositivo e per le
loro superfici pulite; tendono a un realismo quasi fotografico.
Dipinse
molte opere su commissione da parte di varie chiese in Italia e Svizzera.
Dipinse inoltre un gran numero di ritratti,
ad esempio di suo suocero Gaetano Bianchini.
Nel 1853 aprì una propria scuola di pittura.
Suoi allievi furono tra gli altri Silvestro Lega (1826-1895), Niccolò Cannicci (1846-1906), Girolamo Nerli (1860-1926) e Raffaello Sorbi (1844-1931). Il migliore viene
comunque considerato Egisto Sarri (1837-1901).
A causa
dell'elevata imposizione fiscale svizzera, nel 1877 acquisì su sua istanza la cittadinanza
italiana.
Ciseri si
sposò con Cesira Bianchini. Morì all'età di 70 anni e fu sepolto nella chiesa
fiorentina di San Miniato al Monte.
Opere
Il Martirio dei Maccabei nella chiesa di Santa Felicita a Firenze (1853-63), per il quale fu premiato
con la medaglia d'oro all'esposizione universale di Vienna nel 1873, è la sua
opera più celebre
(Estratto da Wikipedia).
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