Il 10 giugno 1957 è una data storica per l’erigendo Centro
Giovanile di Azzate e nessuno poteva immaginarsi quello che sarebbe diventato.
I primi passi si erano mossi su quella grande spianata, una
volta occupata dal cosiddetto chioso del parroco di Azzate, e venne interrata
simbolicamente la prima pietra del costruendo campo di calcio, la piscina e gli
spogliatoi.
Su tre tubi di ferro disposti a cuspide era fissata una
carrucola sulla quale scorreva una corda alla cui estremità era fissato un
massiccio blocco di granito che conteneva una pergamena ricordo e alcune
monete.
Vicariato Foraneo di Azzate.
Centro Sportivo Giovanile.
Sia gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
Nel XVIII anno di pontificato di Pio XII, essendo
arcivescovo di Miano monsignor Giovanni Battista Montini, in questo giorno 6
ottobre 1957 festa della Madonna del Rosario, solennemente si pone la prima
pietra in questa terra del chioso parrocchiale con magnanimo atto concessa
dalla generosità del primo prevosto di Azzate sacerdote Angelo Cremona nel
ventesimo anno del suo ministero in questa parrocchia perché qui sorga mercé la
collaborazione entusiasta di tutta la popolazione una grande opera
sportiva-cristiana per la gioventù di Azzate e del suo vicariato.
Essa viva e prosperi sempre mercé l’aiuto della Divina
Provvidenza.
O Dio fa che qui sempre si adunino per un divertimento sano
tanti ragazzi, giovani, fanciulli più che sia possibile!
Intercedano e benedicano la Madre di Dio, San Giuseppe
validissimo tutore dell’Oratorio, Sant’Andrea patrono della parrocchia, San
Giovanni Bosco e tutti i Santi protettori della gioventù e specialmente il
servo di Dio cardinal Idelfonso Schuster.
Amen
Una cerimonia semplice, senza pompa magna, tanto è vero che
il coadiutore don Alberto Isella e don Sandro in rappresentanza del Prevosto di
Varese non portano nemmeno la cotta e l’unico vestito liturgicamente con cotta,
cappa e stola è il prevosto di Azzate don Angelo Cremona.
Su un piccolo soppalco allestito alla bella e meglio è stato
posto un tavolo ricoperto da un tappeto sul quale è posato un microfono che,
attraverso un impianto di amplificazione, faceva giungere le parole di
circostanza ai numerosi azzatesi convenuti. Parole semplici, piene di buoni
propositi e beneaguranti per l’opera che si stava realizzando per la gioventù
di Azzate.
Tutti stavano a sentire con attenzione le spiegazioni del
progetto e con la fantasia cercavano di immaginare quel Centro Giovanile che
veniva proposto, ma soltanto una persona sapeva in cuor suo quale sarebbe stato
il grandioso complesso che si stava inaugurando.
Quella persona era don Alberto Isella che, nella
manifestazione che si stava svolgendo, non prese nemmeno la parola e lasciava
il compito di illustrare il grande progetto all’ospite don Sandro venuto da
Varese e al prevosto don Angelo Cremona, titolare della parrocchia di Azzate.
Un’opera costosissima che sarebbe stata affrontata con
l’aiuto tangibile di tutta la popolazione di Azzate che sarebbe intervenuta
mensilmente con un’offerta libera, attraverso una busta che sarebbe stata
recapitata e ritirata presso ogni famiglia da un gruppo di giovani
appositamente scelti.
Notiamo tra i vari intervenuti: ……..
Marina Triacca, Italo Zatta, Gelinda Crespi, Matteo
Tesser,Giancarlo Triacca, Patrizia Zanin,
Marco Marcolli, Giancarlo Vettore, Zatta moglie di Angelo
Broggi, Vanoni della Maccana. Mamma di Ambrogio Nicora, Aldo Giamberini.
Tra la folla, dietro a Luigi Bernasconi e Lorenzo Vettore,
si intravvede don Francesco Rattaggi, già coadiutore di Azzate e poi parroco di
Gazzada, che aveva contribuito alla costruzione del primo Oratorio San Giuseppe
nel 1944. Si scorgono ….. Negri, Alcide Dall’Asen, il pittore Giuseppe
Triacca?,
Vincenzino Tibiletti, Giuseppe Negri, Angelo Broggi, Luigi
Nicora, Zatta.
Mamma Vanoni, Aldo Giamberini, Matteo Tesser, mamma Ambrogio
Nicora, Giancarlo Vettore.
Emilio Bernasconi, don Alberto Isella, Giovanni Giamberini
(?), Giancarlo Vettore, Gelinda (?),
mamma Ambrogio Nicora, mamma Vanoni,
Patrizia Zanin, Emilio Bernasconi, Aldo Giamberini, Matteo
Tesser, Zatta. Giancarlo Vettore, Gianni Giamberini,
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