sabato 15 agosto 2015

BOSSI ROZZONI IPPOLITA


Agostino Santagostino (attivo a Milano tra il 1670 e 1706).
Ritratto di Ippolita Bossi Rozzoni, 1679.


Ippolita Bossi († 13 agosto 1563), figlia del comandante delle milizie leggere Federico Antonio, intorno al 1533 si unì in matrimonio con il decurione Gerolamo Rozzoni, che in qualità di segretario segreto ducale, in seguito imperiale, svolse importanti missioni diplomatiche.
Vedova e priva di discendenza diretta, nel testamento del 18 giugno 1562 nominò erede universale il Luogo Pio della Misericordia, di cui il marito era stato deputato, con l'obbligo di erogare in doti metà dei suoi redditi. L'eredità comprendeva beni a Olgiate Olona, Solbiate Olona, Robecco, Precotto (la cui parrocchia sorse per volontà di Ippolita), Santo Stefano di Corbetta e Ponzana Novarese.
Per il ritratto della benefattrice, morta da più di un secolo, Agostino Santagostino poté utilizzare come modello la pala d'altare, ora perduta, della cappella Bossi Rozzoni nella chiesa di Sant'Angelo a Milano, ove Ippolita era rappresentata in ginocchio ai piedi del Crocifisso tra i santi Bernardino e Gerolamo.


La targa dovrebbe segnalare l’antica appartenenza della chiesa (S. Michele Arcangelo) e degli edifici annessi al Luogo Pio elemosinario della Misericordia, ente benefico cui Ippolita Bossi Rozzoni lasciò morendo (1563) tutti i suoi beni, tra cui il paese di Precotto.

Nel 1915 la proprietà passò alla casa parrocchiale.

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