venerdì 14 agosto 2015

STIPITE DI MATTEO BOSSI


Montolo Bossi
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Andrea Bossi
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Giovanni Bossi
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Guido o Guidetto Bossi (suo stemma graffito in casa Magni ad Azzate)
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Giovanni Bossi (ricordato nella lapide “Hedes has attavorum Bossiorum ….”.
Medaglione al Museo di Milano).
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Matteo Bossi sposa Polissena.


Regio ducal senatore di Milano, discendente da Montolo Bossi seniore giudice delle strade, acque, fiumi e ponti della Città e contado di Milano.
Montolo Bossi seniore lasciò Andrea suo figlio, come si legge nelle membrane del Collegio dei Notai di Milano dell'anno 1404 col tabellionato di detto Andrea ivi scritto di sua propria mano.
Giovanni figlio del suddetto Andrea si ha parimenti dal suo tabellionato ascritto alle membrane del Collegio dei Notai l'anno 1444 il 6 maggio, mentre suo padre, poi che dice: "Ego Joannes de Bossiis filius d. Andreae habitans in loco de Aciate plebis Varisii ducatus Mediolani notarius mea manu propria scripsi, signum meum aposui consuetum anno Domini millesimo quadragentesimo quarto inditione septima die Mercurii sexto mensis Mai, alias tamen laudatus fui ad ofitium tabelionas anno Domini millesimo quadragentesimo quadragesimo primo indictione quarta die lunae vigesimo prinmo mensis Augusti, il che concorda con il rogito dello stesso Andrea a suo padre del 17 maggio 1443 nel quale intervennero per secondi notai detto Giovanni e Montolo fratelli, figli del suddetto Andrea, come lo dice detto Andrea di sua propria bocca.
Guido figlio del predetto Giovanni si legge parimenti ascritto alle membrane del Collegio suddetto col suo tabellionato in cui dice  parimenti: "Ego Guido de Bossiis filius d. Joannis P.N.P.S. Eusebii Mediolani publicus imperiali auctoritate notarius mea propria manu subscripsi signum meum tabellionatum die Jovis vigesimo octavo mensis Septembris, et alias laudatus fui ad dictum ofitium", e vedendosi ancor vivente suo padre Giovanni predetto, si rende indubitabile essere il Guido figlio di Giovanni q. Andrea, che si pone nel rogito dello stesso Andrea l'anno 1430 nel convocato della comunità.
Giovanni figlio del suddetto Guido si ha prima dalla petizione di d. Ippolito juniore, quando entrò in Collegio, secondariamente da un istrumento di vendita che fa il dottor Matteo suo figlio con procura del predetto Giovanni suo padre, da cui si ricava Giovanni figlio di Guido suddetto che costituisce procuratore Matteo suo figlio a vendere il 13 giugno 1483 a Cristoforo, figlio di Giovanni e fratello di Matteo si giustifica prima con la petizione di d. Ippolito juniore predetto, e più con un istrumento di divisione tra i tre fratelli cioè Cristoforo, Matteo e Gio. Antonio, primo erede di Polissena, tutti figlio di Giovanni, come dal testamento di detto Giovanni.
Matteo figlio di Cristoforo si prova oltre la petizione suddetta) con istrumento di vendita che fa d. Cristoforo unitamente con i suoi figli a Matteo suo fratello il 6 gennaio 1493.
Ippolito figlio di Matteo (oltre la petizione suddetta= si ha da più istrumenti già esibiti,
Matteo figlio di Ippolito si vede da più istrumento esibiti, oltre la suddetta petizione, e finalmente Ippolito juniore figlio di Matteo sono recenti più e più prove oltre la sua petizione fatta quando entrò in Collegio.






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