La vigna annessa alla suddetta casa da nobile del Pomairolo,
il Roncasnino, la Marognetta
con bosco annesso ed un pezzo di terra detto Loretto si godono da 16 e più anni
a questa parte dalla signora donna Giuseppe figlia di detta d. Maria vedova del
fu signor Ottavio Beretta abitante in Belgirate per sue ragioni dotali e come
si può vedere dai rispettivi atti di tutti i suddetti signori possessori contro
di detta signora Maria e signor Stefano, la maggior parte dei quali sono nelle
scritture di detti defunti[1].
FAMIGLIA N. 99[2]
Famiglia composta da marito e moglie e un figlio che non hanno
lasciato altra traccia. E’ detta della Marogna ma abitano in Vegonno.
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| c. Geronimo della Marcegna d'anni 34 non chr. |
| c. Orsina sua moglie d'anni 30 non chr. |
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Gerolamo della Marogna (in alcune trascrizioni:
della Marcegna).
n. 1539
Sp. Orsina n. 1543. Vivente ed abitante in Azzate nel
1573, comunicata
e non cresimata.
Abitanti in Vegonno.
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|
|--- Gio. Pietro
della Marogna
n. Azzate
20.2.1574[3]
8 luglio 1677
Scrittura di convenzione seguita tra i signori Carlo Alberto Bossi e signori Claudio e Pietro fratelli parimenti Bossi sopra certi carichi in territorio di Azzate, con nota dei beni civili e copie due di scrittura chirografaria tra il signor Coadiutore della Parrocchiale di Azzate, ed il signor Stefano Bossi fu signor Alfonso sopra la pezza di terra detta Oretto in detto territorio di Azzate.
MAROGNA. Fa parte dei beni toccati a Gio. Stefano Bossi e
provenienti dal fedecommesso disposto dal fu Gio. Battista Bossi il 29.7.1677[4].
Nel 1683 la MAROGNETTA
di pertiche 9 tocca ad Alfonso Bossi. Essa era stata comprata da suo zio Gio.
Battista Bossi il 23.2.1666[5].
Un bosco detto in Marogna il 13.4.1520 viene diviso
tra i fratelli Simone e Stefano Bossi ed i loro nipoti Luigi e Fabrizio. Vi
fanno coerenza: da una parte la strada, dall'altra Gaspare Bossi, dall'altra
gli eredi di Gio. Antonio Bossi e dall'altra Gio. Donato Bossi. E' di circa 9
pertiche[6].
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Strada
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| Bosco detto in Marogna
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Gio. Donato Bossi | di pertiche 9 circa. | Gaspare Bossi
| |
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Eredi di Gio. Antonio Bossi
Investitura del
Falcetta.
1° aprile 1738
Il Sig. D. Gio. Stefano
Bossi a nome e di commissione della Sig.ra Giuseppa Beretta Bossi dà in affitto
semplice a Gio. Battista Falcetta figlio del fu Giuseppe la casa dove abitava
il Pellandino con il luogo detto l’Oretto di ragione della suddetta Signora per
anni 9 con che paghi di fitto ogni anno:
1.
frumento moggia 1
2.
in denari lire 28
3.
la metà delle
noci
4.
le uve del
suddetto luogo
il frumento dovrà pagarlo a
S. Lorenzo prossimo del suddetto anno e a S. Martino e le lire 28.
In più il suddetto Signore
a nome e di commissione come sopra, dà e concede in affitto semplice al suddetto Falcetta il luogo detto la
Marognetta per anni 9 che di presente gode il Bossetto con che paghi di fitto ogni
anno:
1.
in
denari lire 11
2.
la
metà dell’uva
e il primo
pagamento dovrà farlo a S. Martino del venturo anno 1739 senz’altra replica,
obbligandosi che la persona propria sotto reffezione d’ogni spesa e a danni, e
come meglio, volendo che la presente valga come se fosse pubblico e giurato
istrumento e in fede.
Gio. Stefano
Bossi dò in affitto e concedo come sopra.
Io Andrea Bossi a nome e di
commissione del suddetto Falcetta qui presente per non saper esso scrivere ha
dato licenza a me di sottoscrivere la presente quale promette e si obbliga come
sopra.
[1] Vedi documento n. 1015.
[2] Sessantaduesima ed ultima
famiglia nell’elenco dei vicini,
[3] "Adì 20 di febraro per me prete Aluisio
Daverio curato di Azzate è stato baptezato Gio. Pietro hieri nato dalli jugali
Hieronimo et Orsina detti della Marogna habit. in Vegono, levato per Gio.
Antonio detto delli Togniti habit. in Vegono".
(A.P.A.).
[4] Vedi documento n. 67.
[5] Vedi documento n. 810.
[6] Vedi documento n. 150.
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