martedì 22 ottobre 2013

Bossi di Bodio

Il ramo Bossi di Bodio si ricongiunge al ramo Bossi di Azzate, della cui nobiltà esistono solenni e ripetute testimonianze per giudizio delle autorità competenti nei secoli scorsi.

Già fin dal 1277, infatti, in quell'elencazione di famiglie nobili milanesi che va sotto la denominazione di "Matricola di Ottone Visconti", si vedono registrati come costituenti gruppo familiare a sé, accanto ai "Bossii domus domini Jacobi", ossia ai Bossi di Milano, i "Bossii de Aciate".
Egidio Bossi[1], senatore, giureconsulto, tra i compilatori delle "Novae Constitutiones" volute da Carlo V, investito nel 1538 del Feudo della Val Bodia, e padre del magnifico Marco Antonio ambasciatore milanese presso i Cantoni Svizzeri, nonché di Francesco che fu per ultimo, dopo una brillantissima carriera, vescovo di Novara[2], era abbiatico di Giovanni Bossi di Azzate.
Fabrizio Bossi che nel 1620 ottenne da Filippo III di Spagna, duca di Milano, il titolo di marchese sul feudo di Musso riconobbe per suo capostipite un altro Fabrizio dei Bossi di Azzate. Dal fratello di quest'ultimo, il nob. Luigi, discendono i fratelli Francesco, Gio. Battista e Benigno dei quali il Tribunale Araldico per la Lombardia, istituito dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria, riconosceva nel 1772 l'antica nobiltà.
Dai Bossi di Azzate traggono origine Francesco, ammesso al nobile Collegio dei Fisici di Milano nel 1743, e Gio. Battista, ammesso a quello dei Giureconsulti nel 1757.
Anche Idelfonso Bossi, che nel 1775 ottenne dal già ricordato Tribunale Araldico il riconoscimento della nobiltà, deriva da Azzate e, tanto nella comparsa, quanto nell'albero genealogico da lui prodotto, il suo ramo è espressamente detto dei Bossi di Azzate.
Della comunanza di agnazione tra il ramo Bossi di Azzate e quello di Bodio rimangono due testimonianze: una del 1489 e l'altra del 1496 che, integrandosi, ne danno la certezza.
Nel 1489 il duca di Milano Galeazzo Maria Sforza concedette in feudo Azzate e le terre vicine a Gaspare Visconti. Avvenne che, in suo nome, si presentasse in Azzate e nelle altre terre il fratello Bernabò per raccoglierne il giuramento di fedeltà, ma insorsero i nobili Bossi e protestarono che "questa cosa è parsa nova et inconsueta a dicti Nobili et habitatori, perché credono se la Excellentia Vostra intendesse la natura et qualità d'esse terre, non haverebbe concesso tale licenza; perché dicte terre sono piene de cittadini et zentilhomini, maxime la terra de Azà, dove sono più de cinquanta case de citadini et nobili tutti de
Bossi, dove sono reusciti et reuscishano tanti degni homini affectionati  et utili al stato Vostro", ricordando che tale concessione feudale non poteva aver luogo per essere le terre soggette al maggior Magistrato e concludevano che se il duca "vole remunerare esso messer Gasparro, il compiacea de altri lochi, dove ne possa havere più guadagno et obedientia, et lassasse stare dicti nobili et habitatori in suo grado".
E il duca, annuendo all'istanza, risponde "Nobilibus de Bosiis de Acciate et consortibus" essere contento che non prestino più giuramento di fedeltà a Gaspare Visconti e che il privilegio concesso ad esso Gaspare "su la valle de Bozo non habiano in alcuna cosa effecto".
La decisione ducale che riconosce il diritto di non essere infeudato, ma di dipendere dal Maggior Magistrato, pertanto, non tocca soltanto Azzate, ma anche le altre terre "piene de citadini et de zentilhomeni de la Valle de Bozo". E quali siano le terre che entravano a formare la Val de Bozo, o Val Bodia, e più tardi Val Bossa, risulta chiaramente nell'investitura di circa cinquant'anni dopo, ossia nel 1538, della detta valle al senatore Egidio Bossi che comprendeva Gazzada, Buguggiate, Azzate, Brunello, Daverio, Crosio, Galliate e parte di Bodio.
Il 4 gennaio 1496 otto nobili della famiglia Daverio abitanti in Galliate "suis nominibus propriis et nomine et vice et ad partem et utilitatem omnium aliorum nobilium dicti loci Galiati" e quattro della famiglia Bossi insieme ad altri otto della famiglia Daverio abitanti in Bodio (di quest'ultima nobile famiglia rimane uno stemma scolpito su un camino monumentale nell'attuale villa Corso di Bodio, già casa Bossi e, probabilmente, ex casa Daverio), essi pure a nome proprio e in nome e per conto di tutti glia altri nobili di
Bodio, costituiscono loro procuratori i signori Giorgio Rusca, Cristoforo Bossi, Gio. Pietro Bossi cancelliere ducale, Bertolino e Francesco fratelli Pagani a presentarsi davanti al Magistrato Straordinario e alla Camera Ducale per ottenere gride a tutela del loro diritto esclusivo di pesca sul lago di Val Bodio  detto di Gavirate.
Il giorno seguente egual procura nelle stesse persone e per la stessa causa fanno i signori Battista del fu Francesco e Gio. Pietro del fu Vincenzo figlio di Giovanni, ambedue dei Bossi di Azzate ed anzi il primo detto espressamente abitante nel castello di Azzate, che altri non è che il fratello del senatore Egidio, precedentemente ricordato.
Non risulta se realmente i procuratori nominati nel convocato dei nobili di Galliate e di Bodio abbiano ottenuto la grida in questione. Resta però un'altra testimonianza di poco posteriore dei diritti sul lago di Val Bodio, altrimenti detto di Gavirate, da parte dei nobili Bossi, e cioè le lettere patenti di Ludovico il Moro duca di Milano, concesse il 30 marzo 198 su istanza dei "nobiles de Bossiis et nonnulli alii nobiles Vallis Bodii" nelle quali, a salvaguardia dei diritti di pesca riservati ai consorti Bossi sul detto lago, il duca deroga espressamente a certe disposizioni emanate in materia con suo decreto 2 marzo; lettere patenti di grande importanza per la documentazione  dei diritti da parte dei consorti Bossi sul lago di Gavirate, perché portano menzione di altre risoluzioni sullo stesso oggetto a favore dei consorti Bossi prese sotto i precedenti duchi di Milano Filippo Visconti, Francesco Sforza e Galeazzo Sforza.


Vedi anche il verbale della Commissione Araldica Lombarda per il riconoscimento della nobiltà di Pietro Bossi del 12 aprile 1937[3].

       





BOSSI DI BODIO-BESOZZO:

Antonio Bossi
Morto a Bodio l’8 febbraio 1451.
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   |--- Bernardo Bossi
         Vivente nel 1451, morto tra il gennaio 1466 ed il luglio 1472. Abitante in Bodio.
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             |--- prete Cristoforo Bossi
             |     Vivente tra il 1472 ed il 1484 in Bodio. Rettore della Collegiata di S. 
             |     Pietro in Daverio e compreso nel convocato dei nobili di Bodio nel 1496.
             |     Morto prima del maggio 1503.
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             |--- Giovanni Bossi detto Vanone.
             |      Vivente nel 1466 in Bodio. Compreso nel convocato dei nobili di Bodio 
             |      nel 1496. Testa il 1° maggio 1503.
             |      Sp. Margherita Orrigoni.
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             |          |--- Gio. Angelo Bossi
             |          |     Morto prima del 1503.
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             |          |--- Bernardo Bossi
             |          |     Ricordato nel testamento paterno del 1503. Vivete nel 1527 in 
             |          |     Bodio. Morto prima del 1538.
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             |          |         |--- Gio. Angelo Bossi
             |          |                Vivente in Bodio nel 1538.
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             |          |--- Vincenzo Bossi
             |          |     Abitante in Bodio ed investito dei beni comunali nel 1491. 
             |          |     Ricordato nel testamento paterno del 1503. Morto tra il giugno e 
             |          |     l’ottobre del 1532.
             |          |     Sp. Tarsia de Molteno figlia di Cristoforo di Magenta.
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             |          |         |--- Stefano Bossi detto Moro.
             |          |         |      Vivente a Bodio tra il 1532 ed il 1559. Morto prima del 
             |          |         |      1572.
             |          |         |      Sp. nel 1532 Elisabetta di Gallarate nata nel 1504.
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             |          |         |          |--- Pietro Maria Bossi
             |          |         |          |      Procuratore del padre nel 1558. Vivente a Bodio 
             |          |         |          |      nel 1575.
             |          |         |          |
             |          |         |          |--- Ambrogio Bossi
             |          |         |          |      Nato nel 1541 circa. Vivente a Bodio nel 1575. 
             |          |         |          |      Morto prima del 1597.
             |          |         |          |
             |          |         |          |--- Francesco Bossi
             |          |         |          |     Nato nel 1537 circa. Procuratore del padre nel 1558. 
             |          |         |          |     Citato per i diritti di pesca sul Lago di Gavirate nel 
             |          |         |          |     1585.Ttesta il 6 maggio 1597.
             |          |         |          |     Sp. a) Maina Daverio; b) nel gennaio 1572 Anna 
             |          |         |          |     Bossi.
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             |          |         |          |         |
             |          |         |          |         |--- Giuseppe Bossi
             |          |         |          |         |      Nato a Bodio da Maina Daverio il 2.2.1568. 
             |          |         |          |         |      Morto prima del 1631.
             |          |         |          |         |      Il 15 febbraio 1610 vende ad Ulisse Bossi fq. 
             |          |         |          |         |      Galeazzo di Bodio la sua metà indivisa di un 
             |          |         |          |         |      bosco sito in Bodio detto il Gaggio per il
             |          |         |          |         |      prezzo di lire 150[4].
             |          |         |          |         |      Sp. nel 1593 la spettabile Veronica Daverio.
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             |          |         |          |         |          |--- Gerolamo Bossi
             |          |         |          |         |          |      Nato a Bodio il 7.12.1606
             |          |         |          |         |          |      Testa il 23.8.1690
             |          |         |          |         |          |      Sp. 1.3.1631 Anna Daverio.
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             |          |         |          |         |          |          |--- Giacomo Filippo Bossi
             |          |         |          |         |          |          |      Vivente a Bodio nel 1690.   
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             |          |         |          |         |          |          |          |--- Costanza Bossi
             |          |         |          |         |          |          |                 Vivente nel 1690.
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             |          |         |          |         |          |          |--- Gio. Paolo Bossi
             |          |         |          |         |          |          |      Già separato dal padre nel 1690.
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             |          |         |          |         |          |          |--- Francesco Bossi
             |          |         |          |         |          |          |     Nato a Bodio il 15.4.1635.
             |          |         |          |         |          |          |     Testa il 25.4.1710.
             |          |         |          |         |          |          |      Sp. Costanza.
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             |          |         |          |         |          |          |          |--- Anna Maria Bossi
             |          |         |          |         |          |          |          |      Nata a Bodio il 7.1.1675.
             |          |         |          |         |          |          |          |      Vivente nel 1710.
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             |          |         |          |         |          |          |          |--- Gerolamo Bossi
             |          |         |          |         |          |          |          |      Nato a Bodio il 5.2.1676
             |          |         |          |         |          |          |          |      Nel 1736 abita in Gavirate; 
             |          |         |          |         |          |          |          |      nel 1738 abita a
             |          |         |          |         |          |          |          |      Bodio.
             |          |         |          |         |          |          |          |      Morto a Bardello il 3.6.1747
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             |          |         |          |         |          |          |          |          |--- Pietro Antonio Bossi   C
             |          |         |          |         |          |          |          |          |      Nato a Bodio l’11.3.1708
             |          |         |          |         |          |          |          |          |      Nel 1736 abita in Bardello.
             |          |         |          |         |          |          |          |          |      Sp. a Gavirate il 13.1.1731 Caterina
             |          |         |          |         |          |          |          |          |      Arioli.
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             |          |         |          |         |          |          |          |          |--- prete Giovanni Bossi
             |          |         |          |         |          |          |          |                Nato il 6.5.1704.
             |          |         |          |         |          |          |          |                Parroco di Nosate nel 1736.
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             |          |         |          |         |          |          |          |--- Antonio Bossi
             |          |         |          |         |          |          |                 Nato a Bodio il 16.4.1682.
             |          |         |          |         |          |          |                 Vivente nel 1710.
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             |          |         |          |         |          |          |--- Giovanni Bossi
             |          |         |          |         |          |                 Morto prima del 1690.
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             |          |         |          |         |          |                     |--- Giovanna Bossi
             |          |         |          |         |          |                     |      Vivente nel 1690.
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             |          |         |          |         |          |                     |--- Giuseppe Bossi
             |          |         |          |         |          |                     |      Vivente nel 1690.
             |          |         |          |         |          |                     |
             |          |         |          |         |          |                     |--- Maria Bossi         
             |          |         |          |         |          |                            Vivente nel 1690.                           
             |          |         |          |         |          |
             |          |         |          |         |          |--- Anna Bossi
             |          |         |          |         |                 n. 28.2.1596
             |          |         |          |         |                 Riceve la dote legata dal magnifico 
             |          |         |          |         |                 dottore Tommaso Bossi  per le nubende 
             |          |         |          |         |                 povere e nobili dalla famiglia Bossi.
             |          |         |          |         |                 Sp. 1611 Gio. Pietro del Bolla.
             |          |         |          |         |
             |          |         |          |         |--- prete Gio. Pietro Bossi
             |          |         |          |               Nato da Anna Bossi. Vivente nel 1597.
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             |          |         |          |--- Giovannina Bossi
             |          |         |                 Riceve il legato di dote disposto nel 1487 dal magnifico 
             |          |         |                 dottore Tommaso Bossi per le fanciulle nobili e povere 
             |          |         |                 della famiglia Bossi.
             |          |         |                  Sp. nel 1559 Francesco Daverio.
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             |          |         |--- Francesco Bossi
             |          |               Vivente tra il 1535 ed il 1538.
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             |          |--- Stefano Bossi
             |                Vivente nel 1503.
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             |--- Ambrogio Bossi
                   Vivente tra il 1472 ed il 1522 in Bodio. Compreso nel convocato dei 
                   nobili di Bodio nel 1496.
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                       |--- Agostino Bossi
                             Procuratore del padre nel 1522.














C
Pietro Domenico Bossi figlio di Pietro Antonio.
Nato a Bardello il 24.3.1737
Sp. a Besozzo nel 1774 Teresa Magistri.
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   |--- Giacomina Bossi
   |      Sp. Alessandro Besozzi.
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   |--- Giulio Bossi
   |     Nato a Besozzo il 26.7.1787
   |     Dottore in chimica e farmacia.
   |     Sp. a Canova il 16.12.1813 Maria Antonia Lucchini.
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   |        |--- Vittelma Bossi
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   |        |--- Cesare Bossi
   |        |     Nato a Besozzo l’8.1.1826
   |        |     Dottore in legge. Notaio. Regio conservatore delle ipoteche di Varese.
   |        |     Sp. a Casalzuigno il 4.11.1851 Anna Giacometti.
   |        |         |
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   |        |         |--- Giulio Bossi
   |        |         |      Avvocato.
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   |        |         |--- Pietro Bossi
   |        |         |      Nato a Casalzuigno l’1.12.1855
   |        |         |      Console generale di S.M. il re d’Italia.
   |        |         |      Fondatore della Società Italiana di Beneficienza e della Dante Alighieri a Madrid.
   |        |         |      Socio benemerito della Società Italiana di Beneficienza di Barcellona.
   |        |         |      Commendatore della Corona d’Italia. Cavalieri dei SS. Maurizio e Lazzaro.
   |        |         |      Grand’Ufficiale dell’ordine di Isabella la Cattolica. Medaglia d’argento della 
   |        |         |      Croce Rossa Italiana per il terremoto del 1908.
   |        |         |      Sp. a Madrid il 25.6.1898 Maria Lazaro.
   |        |         |          |
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   |        |         |          |--- Cesare Bossi
   |        |         |          |      Nato a Madrid il 5.5.1899
   |        |         |          |      Sp. a Besozzo il 2.9.1925 Laura Colombo.
   |        |         |          |          |
   |        |         |          |          |
   |        |         |          |          |--- Pietro Ulisse Bossi
   |        |         |          |                Nato a Besozzo il 19.5.1926
   |        |         |          |                Avvocato.
   |        |         |          |                Sp. Sofia Margini.
   |        |         |          |                    |
   |        |         |          |                    |
   |        |         |          |                    |--- Elena Bossi
   |        |         |          |                    |      Nata a Reggio Emilia il 3.7.1960
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   |        |         |          |                    |--- Cesare Alessandro Bossi
   |        |         |          |                    |      Nato a Reggio Emilia il 3.3.1962
   |        |         |          |                    |
   |        |         |          |                    |--- Andrea Bossi
   |        |         |          |                          Nato a Reggio Emilia il 5.3.1969
   |        |         |          |
   |        |         |          |--- Pietro Bossi
   |        |         |          |      Nato a Madrid il 9.6.1901
   |        |         |          |      Laureato in medicina.
   |        |         |          |      Sp. a) a Venezia il 30.11.1929 Amelia Pasqualini; b) a Besozzo il 
   |        |         |          |      31.7.1937 Nora Rebus chini.
   |        |         |          |          |
   |        |         |          |          |
   |        |         |          |          |--- Bianca Maria
   |        |         |          |          |      Nata da Amelia Pasqualini a Besozzo il 5.9.1930
   |        |         |          |          |
   |        |         |          |          |--- Emilio
   |        |         |          |                Nato da Nora Rebuschini a Besozzo il 4.3.1940
   |        |         |          |                Laureato in Scienze Economiche.
   |        |         |          |
   |        |         |          |--- Luigi Bossi
   |        |         |                Nato a Madrid il 20.1.1903
   |        |         |                Laureato in chimica e diplomato n farmacia
   |        |         |                Sp. a Milano il 27.11.1930 Adriana Sacchi.
   |        |         |                    |
   |        |         |                    |
   |        |         |                    |--- Franco Alberto Bossi
   |        |         |                    |      Nato a Ornavasso il 18.2.1932
   |        |         |                    |      Laureato in farmacia.
   |        |         |                    |      Sp. a Milano il 15.5.1962 Angela Conca.
   |        |         |                    |
   |        |         |                    |--- Anna Maria Bossi
   |        |         |                    |      Nato a Ornavasso il 17.8.1933
   |        |         |                    |      Sp. avv. Virginio Bonomi.
   |        |         |                    |           | 
   |        |         |                    |           | 
   |        |         |                    |           |--- Giuseppe Bonomi
   |        |         |                    |           | 
   |        |         |                    |           |--- Mario Bonomi
   |        |         |                    |           | 
   |        |         |                    |           |--- Luigi Bonomi
   |        |         |                    |                  avvocato.
   |        |         |                    |
   |        |         |                    |--- Luigi Marco Bossi
   |        |         |                          Nato a Ornavasso il 27.6.1936
   |        |         |                          Medico ospedaliero.
   |        |         |                          Sp. a Somma Lombardo il 21.9.1964 Lidia Nascimbene.
   |        |         |                               |
   |        |         |                               |
   |        |         |                               |--- Lucia Bossi
   |        |         |                               |      Nata a Gallarate il 20.3.1956
   |        |         |                               |
   |        |         |                               |--- Anna Rosa Bossi
   |        |         |                               |      Nata a Milano il 21.8.1965
   |        |         |                               |
   |        |         |                               |--- Pietro Mario Bossi
   |        |         |                               |      Nato a Milano il 2.6.1964
   |        |         |                               |
   |        |         |                               |--- Alessandro Bossi
   |        |         |                               |      Nato a Milano il 13.5.1970
   |        |         |                               |
   |        |         |                               |--- Silvana M Bossi
   |        |         |                                      Nata a Gallarate il 30.11.1972
   |        |         |
   |        |         |--- Luigi Bossi
   |        |               Medico capo del Comune di Milano.
   |        |
   |        |--- prete Pietro Bossi
   |
   |--- Cesare Teodorico Bossi
         Pretore di Gavirate, Binasco e Milano.
         Presidente del Tribunale Criminale di Milano.











Relazione a corredo dei documenti che presenta il comm. Pietro Bossi di Besozzo, allegati alla 
sua domanda per il riconoscimento nobiliare[5].



RAMO DEI BOSSI DI BODIO

Ulisse Bossi figlio di Galeazzo.
Il 15 febbraio 1610 compera da Giuseppe Bossi figlio di Francesco di Bodio la sua metà indivisa 
di un bosco detto il Gaggio sito in Bodio per il prezzo di lire 150[6].
Sposa a Bodio l’11 febbraio 1592 Elisabetta Ghiringhelli figlia di Filippo.
   |
   |
   |--- Gio. Angelo Bossi
   |      n. 11.7.1593
   |         |
   |         |
   |         |--- Gio Pietro Bossi
   |         |      n. 14.6.1625
   |         |      Il 18 maggio 1673 compare come arbitro in una divisione tra i fratelli Bianchi di 
   |         |      Barasso[7].
   |         |      Sp. …. Bianchi figlia di Alessandro.
   |         |         |
   |         |         |
   |         |         |--- Alessandro Bossi +
   |         |         |      Morto senza figli.
   |         |         |
   |         |         |--- prete Gio. Battista Bossi
   |         |      
   |         |
   |         |--- Bernardo Bossi
   |         |      n. 15.12.1633
   |         |         |
   |         |         |
   |         |         |--- Gerolamo Bossi
   |         |                n. 10.6.1655
   |         |                Testa nel 1708.
   |         |                   |
   |         |                   |
   |         |                   |--- Francesca Bossi
   |         |                   |      Sp. Gio. Angelo Bossi figlio di Ulisse.
   |         |                   |
   |         |                   |--- Angela Bossi
   |         |                         Sp. Pietro Bossi figlio di Ulisse.
   |         |
   |         |--- Ulisse Bossi
   |                In un documento del 5 agosto 1706 il ragionatto ducale dichiara che non si è 
   |                ritrovato il documento comprovante la costituzione di un censo a suo carico. 
   |                Pertanto non verrà molestato per il pagamento di soldi 10. Sarebbe subentrato 
   |                nell’eredità di suo zio il rev. Galeazzo Bossi[8].
   |                  |
   |                  |
   |                  |--- prete Bernardo Bossi
   |                  |     n. 13.12.1672
   |                  |
   |                  |--- Gio. Angelo Bossi  A
   |                  |      n. a Bodio 15.1.1677
   |                  |      Sp. a Bodio 1.3.1707 Francesca Bossi figlia di Gerolamo con dispensa per la 
   |                  |     parentale di terzo grado.
   |                  |         |
   |                  |         |
   |                  |         |--- Giuseppe Bossi
   |                  |         |     n. a Bodio 4.9.1719
   |                  |         |     Il 21 agosto 1758 paga a Maddalena e Francesca sorelle Bianchi fq. 
   |                  |         |     Cristoforo lire 325 come da sentenza del Pretore di Varese[9].
   |                  |         |     Sp. Maria Antonia Beretta.
   |                  |         |         |
   |                  |         |         |
   |                  |         |         |--- Galeazzo Bossi
   |                  |         |         |     n. a Bodio 16.2.1754
   |                  |         |         |     Il 12 luglio 1791 stipula una transazione con i fratelli Giorgetti di
   |                  |         |         |     Cazzago[10].
   |                  |         |         |     Sp. Marianna Bianchi figlia di Carlo e Caterina Schweivogel.
   |                  |         |         |         |
   |                  |         |         |         |
   |                  |         |         |         |--- Angiola Bossi
   |                  |         |         |         |      n. 4.11.1798
   |                  |         |         |         |      L’11 gennaio stipula una transazione con Carlo Francesco 
   |                  |         |         |         |      Isella di Calcinate[11].
   |                  |         |         |         |      Il 16 febbraio 1829 acquista da Giovannina Bianchi fq. 
   |                  |         |         |         |      Filippo la Rivarola Canè sita in Daverio di pertiche 31 ½ 
   |                  |         |         |         |      per il prezzo di lire 1.765 (Vedi elenco).
   |                  |         |         |         |       Il 31 marzo 1840 rinuncia alla sua porzione di beni in 
   |                  |         |         |         |      Azzate di pertiche 69.6 scudi 348.1.1 in favore di suo 
   |                  |         |         |         |      fratello Giuseppe e di Gio. Angelo q. Gio. Battista, come 
   |                  |         |         |         |     da istrumento rogato dal notaio Alessandro Grassi residente 
   |                  |         |         |         |      in Albizzate[12].
   |                  |         |         |         |      Sp. Gabardo Sessa.
   |                  |         |         |         |
   |                  |         |         |         |--- Giuseppe Carlo Bossi  B
   |                  |         |         |                n. a Bodio 24.9.1799 + Bodio 6.9.1890
   |                  |         |         |                Testa il 26.1.1888[13].
   |                  |         |         |                Erede testamentario di suo zio Ulisse Bossi.
   |                  |         |         |                Unitamente a suo zio Gio. Angelo inizia le trattative per la 
   |                  |         |         |                costruzione della tribuna della Chiesa Parrocchiale di 
   |                  |         |         |                Bodio[14].
   |                  |         |         |                Sp. 2.10.1832 nella Chiesa di S. Marco di Milano la nob. 
   |                  |         |         |                (Maria Luigia Amalia Dionigia) Carolina Perabò figlia di 
   |                  |         |         |                D. Antonio e D. Maria Rosnati n. Milano nella Parrocchia 
   |                  |         |         |                di S. Babila il 25.5.1812 + Bodio 29.9.1887.
   |                  |         |         |                Testa il 19 settembre 1885[15].
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |--- Marianna Caterina Bossi +
   |                  |         |         |                    |      n. a Milano nella Parrocchia di S. Francesco di Paola il
   |                  |         |         |                    |      17.2.1835 + a Bodio il 26.7.1904
   |                  |         |         |                    |      Erede testamentaria di suo padre Giuseppe Carlo Bossi, che le
   |                  |         |         |                    |      riserva di poter godere gratis di due stanze, cucina e sala al
   |                  |         |         |                    |      piano terreno e due stanze al piano superiore della sua casa di
   |                  |         |         |                    |      Bodio più la legna da ardere. (Attuale Villa Corso).
   |                  |         |         |                    |      Il 23 dicembre 1893 viene citata dalla Fabbriceria di Cazzago
   |                  |         |         |                    |     davanti al Tribunale di Varese. (Vedi elenco).
   |                  |         |         |                    |      Morta nubile.
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |--- Angela Bossi
   |                  |         |         |                    |      n. a Bodio il 2.4.1837 + a Bodio il 20.8.1916
   |                  |         |         |                    |      Erede testamentaria di suo padre Giuseppe Carlo Bossi.
   |                  |         |         |                    |      Il 23 dicembre 1893 viene citata dalla Fabbriceria di Cazzago
   |                  |         |         |                    |     davanti al Tribunale di Varese. (Vedi elenco).
   |                  |         |         |                    |     Sp. ing. Bianchi.
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |--- Galeazzo Bossi
   |                  |         |         |                    |      n. a Milano nella Parrocchia di S. Babila nel 1839
   |                  |         |         |                    |      + a Bodio il 13.4.1885
   |                  |         |         |                    |      Il padre gli anticipa lire 6.000 sulla sua eredità
   |                  |         |         |                    |      Sp. Laura Rossari n. Oleggio nel 1850 + Castelletto Ticino
   |                  |         |         |                    |      17.11.1883
   |                  |         |         |                    |         |
   |                  |         |         |                    |         |
   |                  |         |         |                    |         |
   |                  |         |         |                    |         |--- Giuseppe Bossi +
   |                  |         |         |                    |         |      n. a Bodio 14.3.1869 + Bodio 1.10.1870
   |                  |         |         |                    |         |
   |                  |         |         |                    |         |--- Carlo Bossi
   |                  |         |         |                    |         |      n. a Bodio 13.6.1870
   |                  |         |         |                    |         |      Erede con il fratello Andrea di tre parti della disponibile
   |                  |         |         |                    |         |      di sua nonna d. Carolina Perabò.
   |                  |         |         |                    |         |      Erede testamentario di suo nonno Giuseppe Bossi.
   |                  |         |         |                    |         |
   |                  |         |         |                    |         |--- Andrea Bossi
   |                  |         |         |                    |         |      n. a Oleggio 9.3.1873 + Milano in ospedale.
   |                  |         |         |                    |         |      Erede con il fratello Carlo di tre parti della disponibile di
   |                  |         |         |                    |         |      sua nonna d. Carolina Perabò.
   |                  |         |         |                    |         |       Erede testamentario di suo nonno Giuseppe Bossi.
   |                  |         |         |                    |         |
   |                  |         |         |                    |         |--- Giuseppina Bossi
   |                  |         |         |                    |                n. Varese 17.3.1875 + Bodio.
   |                  |         |         |                    |                Sp. 10.2.1895 Alessandro Antonini.
   |                  |         |         |                    |                
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |--- Giuseppa Enrica Maria Bossi
   |                  |         |         |                    |      n. a Milano nella Parrocchia di S. Babila il 14.2.1844
   |                  |         |         |                    |      + Bodio 17.7.1882
   |                  |         |         |                    |      Il 23 dicembre 1893 viene citata dalla Fabbriceria di Cazzago
   |                  |         |         |                    |     davanti al Tribunale di Varese. (Vedi elenco).
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |--- Luigia Giuseppina Bossi
   |                  |         |         |                    |      n. a Bodio 9.9.1849 + Varallo Pombia 23.5.1881
   |                  |         |         |                    |      Erede testamentaria di suo padre Giuseppe Carlo Bossi.
   |                  |         |         |                    |      Sp. 15.5.1878 Luigi Rossari.
   |                  |         |         |                    |          |
   |                  |         |         |                    |          |
   |                  |         |         |                    |          |--- Marianna Rossari
   |                  |         |         |                    |          |     Erede assieme ai fratelli della quarta parte della
   |                  |         |         |                    |          |     disponibile di sua nonna D. Carolina Perabò.
   |                  |         |         |                    |          |
   |                  |         |         |                    |          |--- Angela Rossa
   |                  |         |         |                    |          |     Erede assieme ai fratelli della quarta parte del   |            |                  |         |         |                    |          |    disponibile di sua nonna D. Carolina Perabò.
   |                  |         |         |                    |          |
   |                  |         |         |                    |          |--- Antonio Rossari
   |                  |         |         |                    |          |     Erede assieme ai fratelli della quarta parte della
   |                  |         |         |                    |          | disponibile di sua nonna D. Carolina Perabò.
   |                  |         |         |                    |          |
   |                  |         |         |                    |          |--- Pinetto Rossari
   |                  |         |         |                    |                Erede assieme ai fratelli della quarta parte della
   |                  |         |         |                    |                disponibile di sua nonna D. Carolina Perabò.
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |
   |                  |         |         |                    |--- Antonio Pietro Felice Bossi
   |                  |         |         |                          n. a Bodio 18.10.1841 + 28.2.1911
   |                  |         |         |                          Sp. Luigia (?) Castiglioni.
   |                  |         |         |                          Laureato in medicina e chirurgia.
   |                  |         |         |                          Il padre gli anticipa lire 6.000 sulla sua eredità.
   |                  |         |         |                          Erede testamentario di suo padre Giuseppe Carlo Bossi.
   |                  |         |         |                          Il 23 dicembre 1893 viene citato dalla Fabbriceria di Cazzago
   |                  |         |         |                          davanti al Tribunale di Varese. (Vedi elenco).
   |                  |         |         |                          Il 31.10.1893 sottoscrive una nota contenente gli atti di nascita
   |                  |         |         |                          e di morte di alcuni suoi congiunti avuti dai parroci delle
   |                  |         |         |                          parrocchie interessate e dall’archivio di famiglia, gelosamente
   |                  |         |         |                          custodito dalla nipote D. Antonietta che, dopo la sua morte, lo
   |                  |         |         |                          ha lasciato ai cugini Corso di Bodio, proprietari dell’antica villa
   |                  |         |         |                          dei cosiddetti “Boss da sott”.
   |                  |         |         |                              |
   |                  |         |         |                              |
   |                  |         |         |                              |--- Pietro Bossi
   |                  |         |         |                              |     n. a Varese 21.5.1870 + Bodio.
   |                  |         |         |                              |     Dottore veterinario chimico farmacista.
   |                  |         |         |                              |
   |                  |         |         |                              |--- Giuseppe Gio. Battista Bossi
   |                  |         |         |                                    n. a Varese Bosto 31.10.1872
   |                  |         |         |                                    Del 1° aprile 1932 è la lista dei beni immobili dati in
   |                  |         |         |                                    garanzia per ottenere l’esattoria del Consorzio di Erba.
   |                  |         |         |                                    Sp. 12.4.1909 Ida Garoni f. Teobaldo.
   |                  |         |         |                                        |
   |                  |         |         |                                        |
   |                  |         |         |                                        |--- Tebaldo Bossi
   |                  |         |         |                                        |      n. Daverio[16] 2.4.1910
   |                  |         |         |                                        |
   |                  |         |         |                                        |--- Antonietta Bossi
   |                  |         |         |                                        |      n. Daverio[17] 11.11.1911
   |                  |         |         |                                        |      Sepolta nel Cimitero di Oltrona al Lago.
   |                  |         |         |                                        |      Ultima della sua stirpe.
   |                  |         |         |                                        |
   |                  |         |         |                                        |--- Maria Luigia Bossi
   |                  |         |         |                                              n. Oltrona al Lago 29.6.1913
   |                  |         |         |                                              Sepolta nel Cimitero di Oltrona al Lago.
   |                  |         |         |
   |                  |         |         |--- Teresa Bossi
   |                  |         |         |     Monaca Benedettina.
   |                  |         |         |
   |                  |         |         |--- Francesca Bossi
   |                  |         |         |      Monaca Benedettina.
   |                  |         |         |
   |                  |         |         |--- Giovannina Bossi
   |                  |         |         |      Sp. Vegezzi.
   |                  |         |         |          |
   |                  |         |         |          |
   |                  |         |         |          |--- avv. Carlo Vegezzi
   |                  |         |         |          |      Legatario di once 100 d’argento da parte di suo zio Ulisse 
   |                  |         |         |          |      Bossi.
   |                  |         |         |          |
   |                  |         |         |          |--- Antonio Vegezzi
   |                  |         |         |                 Legatario di once 100 d’argento da parte di suo zio Ulisse 
   |                  |         |         |                 Bossi.
   |                  |         |         |
   |                  |         |         |--- Angiola Bossi
   |                  |         |         |      Sp. Silvetti.
   |                  |         |         |
   |                  |         |         |--- Ulisse Bossi +
   |                  |         |               n. 23.8.1760 + 29 marzo 1837, celibe.
   |                  |         |               Il 12 luglio 1791 stipula una transazione con i fratelli Giorgetti di Cazzago.
   |                  |         |               (Vedi elenco n. 23).
   |                  |         |               L’11 gennaio 1823 stipula una transazione con Carlo Francesco Isella di
   |                  |         |               Calcinate[18].
   |                  |         |               Il 16 febbraio 1829 acquista da Giovanni Bianchi fq. Filippo la Rivarola
   |                  |         |               Cané in Daverio di pertiche 31 ½ per il prezzo di lire 1.765 (Vedi elenco).
   |                  |         |               Testa 22 giugno 1829[19].
   |                  |         |
   |                  |         |--- Gio. Battista Bossi
   |                  |         |      n. 29.4.1724
   |                  |         |          |
   |                  |         |          |
   |                  |         |          |--- Gio. Angelo Bossi
   |                  |         |                n. 12.4.1772 + 27.1.1856
   |                  |         |                Il 12 luglio 1791 stipula una transazione con i fratelli Giorgetti di
   |                  |         |                Cazzago[20].
   |                  |         |                L’11 gennaio 1823 stipula una transazione con Carlo Francesco Isella di
   |                  |         |                Calcinate[21].
   |                  |         |                Il 16 febbraio 1829 acquista da Giovannina Bianchi fq. Filippo la Rivarola
   |                  |         |                Cané sita in Daverio di pertiche 31 ½ per il prezzo di lire 1.765 
   |                  |         |                Del 1° dicembre 1870 è una scrittura per i diritti della famiglia Bossi sulla
   |                  |         |                tribuna costruita nella Chiesa di Bodio[22].
   |                  |         |                L’11 maggio 1840 per divisione seguita tra i consorti Bossi, come da
   |                  |         |                relazione dell’ing. Baldassarre Garoni nel rogito del notaio Bernardino Pozzi
   |                  |         |               di Milano, entra in possesso dei beni in Azzate di pertiche 69.6 scudi
   |                  |         |               348.1.1, ai quali aveva rinunciato Angiola Bossi q. Galeazzo. (Vedi voltura n.
   |                  |         |               194 del 20 ottobre 1840). I mappali sono 456, 476, porzione 762/1, 500,
   |                  |         |               501, 558, 558 ½, 559/1, 559/2, 560, 561, 563, 573, 573 ½, 574, 510, 451
   |                  |         |               porzione 572, 576.
   |                  |         |                Sp. Carolina Bianchi.
   |                  |         |                    |
   |                  |         |                    |
   |                  |         |                    |--- Ing. Gio. Battista Bossi +
   |                  |         |                    |      Morto senza figli.
   |                  |         |                    |      Il 4 marzo 1856 gli viene aggiudicata in amministrazione tutta la
   |                  |         |                    |      partita di pertiche 77.15 scudi 397.5.5 di suo padre don Gio.
   |                  |         |                    |      Angelo[23].
   |                  |         |                    |      Il 6 ottobre 1856 gli viene aggiudicata l’eredità giacente di suo   
   |                  |         |                    |      padre Gio. Angelo, unitamente a tutti i suoi fratelli   e sorelle ad|     
   |                  |         |                    |      eccezion e di Marianna. Tutta la partita di pertiche 77.15 scudi
   |                  |         |                    |      397.5.5[24].
   |                  |         |                    |      Il 31 marzo 1857 per istrumento di compartizione con i suoi fratelli e
   |                  |         |                    |      sorelle gli vengono assegnate pertiche 12.18 scudi 47.-.4 mentre a
   |                  |         |                    |      sua sorella Isabella vengono assegnate pertiche 62.22 scudi
   |                  |         |                    |      349.2.3[25].
   |                  |         |                    |      Legatario di once 25 d’argento da parte del pro-zio Ulisse Bossi.
   |                  |         |                    |      Sposa Rosa Migliavacca.
   |                  |         |                    |
   |                  |         |                    |--- Marietta Bossi
   |                  |         |                    |      Legataria di once 25 d’argento da parte del pro-zio Ulisse Bossi.
   |                  |         |                    |      Sp. Pecchio.
   |                  |         |                    |
   |                  |         |                    |--- prete Pietro Bossi
   |                  |         |                    |      Legatario di once 25 d’argento da parte del pro-zio Ulisse Bossi.
   |                  |         |                    |      Del 1° dicembre 1870 è una scrittura per i diritti della famiglia Bossi
   |                  |         |                    |      sulla tribuna costruita nella Chiesa di Bodio. (Vedi elenco).
   |                  |         |                    |
   |                  |         |                    |--- Isabella Bossi
   |                  |         |                    |      n. a Bodio 2.10.1816 + Milano 1886
   |                  |         |                    |      Il 5 ottobre 1839 le viene costituita una dote di lire 20.000[26].
   |                  |         |                    |      Il 31 marzo 1857 con istrumento di compartizione con i suoi fratelli e
   |                  |         |                    |      sorelle le vengono assegnate pertiche 62.22 scudi 349.2.3 mentre a
   |                  |         |                    |      suo fratello ing. Gio. Battista vengono assegnate pertiche 12.18 scudi
   |                  |         |                    |      47.-.4[27].
   |                  |         |                    |      Legataria di once 25 d’argento da parte del pro-zio Ulisse Bossi.
   |                  |         |                    |      Sepolta nel Cimitero di Azzate.
   |                  |         |                    |      Sp. il nob. Gerolamo Bossi f. Pietro di Azzate.
   |                  |         |                    |
   |                  |         |                    |--- Caterina Bossi
   |                  |         |                    |      Legataria di once 25 d’argento da parte del pro-zio Ulisse Bossi.
   |                  |         |                    |      Sp. Ferrario.
   |                  |         |                    |
   |                  |         |                    |--- Carlo Bossi
   |                  |         |                    |      n. 20.7.1821 + 20.3.1902
   |                  |         |                    |      Del 1° dicembre 1870 è una scrittura per i diritti della famiglia Bossi
   |                  |         |                    |      sulla tribuna costruita nella Chiesa di Bodio. (Vedi elenco).
   |                  |         |                    |      Il 23 dicembre 1893 viene citata dalla Fabbriceria di Cazzago
   |                  |         |                    |      davanti al Tribunale di Varese. (Vedi elenco).
   |                  |         |                    |      Legatario di once 25 d’argento da parte del pro-zio Ulisse Bossi.
   |                  |         |                    |      Sp. Giuseppina Simonetta.
   |                  |         |                    |          |
   |                  |         |                    |          |
   |                  |         |                    |          |--- Giulia Bossi
   |                  |         |                    |          |      Sp. 27.3.1852 avv. Carlo Tirotti Caimi.
   |                  |         |                    |          |
   |                  |         |                    |          |--- Gio. Angelo Bossi
   |                  |         |                    |          |      n. 12.4.1851
   |                  |         |                    |          |      Sp. Luigia Abbiati.
   |                  |         |                    |          |          |
   |                  |         |                    |          |          |
   |                  |         |                    |          |          |--- Carlo Bossi
   |                  |         |                    |          |          |     n. 13.1.1878
   |                  |         |                    |          |          |
   |                  |         |                    |          |          |--- Paola Bossi
   |                  |         |                    |          |                n. 30.8.1890
   |                  |         |                    |          |
   |                  |         |                    |          |--- Gigia Bossi
   |                  |         |                    |                Sp. on. Angelo Lucchini Deputato al Parlamento
   |                  |         |                    |                il 14.2.1855
   |                  |         |                    |
   |                  |         |                    |--- Marianna Bossi
   |                  |         |                    |      Legataria di once 25 d’argento da parte del pro-zio Ulisse Bossi.
   |                  |         |                    |      Sp. Campioni.
   |                  |         |                    |
   |                  |         |                    |--- Teresa Bossi
   |                  |         |                    |      Legatario di once 25 d’argento da parte del pro-zio Ulisse Bossi.
   |                  |         |                    |      Sp. Torriani.
   |                  |         |                    |
   |                  |         |                    |--- Leopoldina Bossi
   |                  |         |                    |      Legataria di once 25 d’argento da parte del pro-zio Ulisse Bossi.
   |                  |         |                           Sp. Ferrario.
   |                  |         |
   |                  |         |--- prete Gerolamo Bossi
   |                  |
   |                  |
   |                  |--- Pietro Bossi
   |                        n. 24.7.1681
   |                        Sp. 20 Angiola Bossi figlia di 14 Gerolamo.
   |                            |
   |                            |
   |                            |--- Carlo Ulisse Bossi
   |                            |     Religioso Carmelitano.
   |                            |
   |                            |--- Alessandro Bossi
   |                                  Religioso Carmelitano.
   |
   |--- prete Galeazzo Bossi
   |     Parroco di Galliate.
   |
   |--- Bernardo Bossi
         n. 29.9.1594
         Il 22 ottobre 1622 acquista da Donato Daverio fq. Pietro Francesco abitante in Bodio uno zerbo e
         pascolo con alcune piante di quercia novelle  denominato al Gaggio sito in Bodio. Di pertiche 5 per il
         prezzo di lire 130 imperiali[28].
         Il 19 febbraio 1682 il Ragioniere della Mezza per Cento dichiara estinto un censo in Calcinate che
         pagavano i suoi figli Giovanni, Ulisse e Carlo[29].
         Sp. nel febbraio 1618 Virginia Brianzoni f. Baldassarre di Rosate.
             |
             |
             |--- Giovanni Bossi
             |      In una dichiarazione del ragionatto ducale è debitore, unitamente ai suoi fratelli Ulisse e Carlo,
         |      di soldi 10 l’anno per la mezza per cento sopra un censo in calcinate. E’ detto abitante in
             |      Milanoin Porta Orientale nella Parrocchia di S. Babila[30].
             |          |
             |          |
             |          |--- Vitaliano Bossi +
             |                 + 17.10.1688
             |                  Morto senza figli.
             |
             |--- Ulisse Bossi
             |      n. 16.5.1622
             |      testa nel 1701.
             |      In una dichiarazione del ragionatto ducale è debitore, unitamente ai suoi fratelli Ulisse e Carlo,
             |      di soldi 10 l’anno per la mezza per cento sopra un censo in calcinate. E’ detto abitante in
             |      Milano in Porta Orientale nella Parrocchia di S. Babila[31].
             |         |
             |         |
             |         |--- Giuseppe Bossi
             |                Il 17 gennaio 1708 acquista da Carlo Isella detto il Bosso fq. Gio. Battista abitante in
         |               Bodio il Prato Longo sito in Montonate di pertiche 7 ½ per il prezzo di lire 260[32].
             |               Il 27 maggio 1709 acquista da Carlo Antonio Tamborini fq. Gio. Angelo abitante in
             |               Calcinate il Gaggiolo di pertiche 2 sito in Morosolo per il prezzo di lire 361[33].
             |               Il 12 settembre 1711 presta a Gio. Domenico Bianchi fq. Francesco la somma di lire 600
             |               che si obbliga a restituirgli con l’interesse del 5% nel termine di sei anni[34].
             |               Il 10 ottobre 1711 acquista da Gio. Battista Daverio detto del Luzio f. Gio. Pietro
             |               abitante in Bodio il Ronché, il Pradà di pertiche 2 siti in Bodio per il prezzo di lire
             |               560[35].
             |               Il 4 marzo 1715 si impegna ad acquistare dal prete Filippo Candiani un prato di pertiche
             |               51.21.3 sito in Casale per il prezzo di lire 2.870[36].
             |
             |--- Carlo Bossi
             |      n. 2.2.1629
             |      Il 9 dicembre 1680 acquista, anche a nome di suo fratelli Ulisse, da Galeazzo Ghiringhelli fq.
             |     Gerolamo abitante in Bodio uno zerbo di pertiche 1.6 detto il Gaggio sito in Bodio per il prezzo
             |     di lire 15[37].
             |     Il 30 luglio 1685 acquista da Pietro Daverio detto il Luzzo fq. Gio. Battista abitante in Bodio una
             |     vigna detta il Pradà sita in Bodio per il prezzo di lire 100. Acquista anche a nome di suo cugino
             |     Bernardo Bossi figlio di Gio. Angelo. La stessa vigna viene livellata a Pietro Daverio che
             |     pagherà lire 5 imperiali a S. Martino al cappellano della Cappellania di S. Maria di Bodio, come
             |     da legato istituito dal fu Stefano Daverio detto Cerano[38].
             |     Il 22 ottobre 1687 acquista, anche a nome di suo fratello Ulisse, con lui vivente in comunione,
             |     un prato sito in Inarzo da Gio. Battista Vanetti fq. Francesco abitante in Inarzo per il prezzo
             |     di lire 100[39].
             |     In una dichiarazione del ragionatto ducale è debitore, unitamente ai suoi fratelli Ulisse e Carlo, di
             |     soldi 10 per la mezza per cento di un censo in Calcinate. E’ detto abitante in Milano in Porta
             |     Orientale nella Parrocchia di S. Babila[40].
             |     Testa nel 1692.
             |
             |
             |--- Maddalena Bossi
                   n. 17.11.1616
                   Sp. Giovanni Bernardino
                       |
                       |
                       |--- Gio. Battista
                             Notaio.




A
Gio. Angelo Bossi f.  Ulisse.
Il 24 ottobre 1712 acquista da altro Gio. Angelo Bossi fq. Giovanni abitante  in Bodio, per conto di Francesca e Angela sorelle Bossi fq. Gerolamo, il Prato Grasso sito in Bodio di pertiche 6 per il prezzo di lire 560[41].
Il 22 marzo 1713 acquista, anche a nome di suo padre, dal rev. Filippo Candiani fq. Carlo Antonio e da Carlo Antonio Candiani fq. Francesco abitanti in Sesto calende il Prato dei Padroni di pertiche 51.8 sito in Casale pieve di Somma per il prezzo di lire 2.870[42].
Il 4 marzo 1715 acquista dal rev. Filippo Candiani, che agisce anche a nome dei suoi nipoti, un prato di pertiche 51.21.3 sito nel comune di Casale territorio di Inarzo detto il Prato dei Padroni per il prezzo di lire 2.870
Nel 1721 ricevette la primogenitura dal fratello prete Bernardo.
Il 18 agosto 1721 acquista da Gio. Battista Bianchi fq. Giovanni abitante in Varese un prato detto il Giardino dei Signori Sessa di pertiche 1.1 sito in Daverio per il prezzo di lire 275[43].
Nel 1722 unitamente ai fratelli riscuote per affitti di case in Galliate lire 20 da Antonio Tamborini.
Il 21 febbraio 1724 acquista da Vittore Isella fq. Francesco abitante in Morosolo una vigna detta la Corsia sita in Calcinate del Pesce di pertiche 4 per il prezzo di lire 60[44].
Il 22 gennaio 1726 acquista da Margherita e Marta sorelle Bianchi fq. Angelo Maria abitanti in Calcinate una casa detta la Casa dei Bianchi Fonini per il prezzo di lire 140[45].
Il 23 aprile 1727 acquista dal notaio Pietro Giacomo Alemagna fq. Giuseppe abitante in Varese un credito di lire 492 verso Domitilla Isella figlia ed erede della fu Angela Maria Isella più una casa da pigionante sita nel luogo del Gaggio più una vigna arativa detta la Vigna più la Valle della Rampada sita in Morosolo più la Valle della Motta più al Piagello più la Pastura del Lotto per il prezzo di lire 700[46].
Nel 1732 possiede il fabbricato contraddistinto con il n. 964-5 del Catasto Teresiano di Inarzo.
Possiede anche il n. 964-6 come livellario della Collegiata di Besozzo. Possiede i seguenti mappali di Inarzo: 965, 966-1, 968-3, 970-2, 974-4, 976-4, 981.
L’11 gennaio 1734 acquista da Cristoforo Bianchi il Peciolo sito in Calcinate più una casa sita in Calcinate più una cascina sita in Morosolo più un Campetto sito in Morosolo più il Prato di Dietro sito in Morosolo per il prezzo di lire 1.966[47]
Il 15 febbraio 1736 acquista da Maddalena Bianchi e Francesca Maria Bianchi sorelle fq. Cristoforo una casa sita in Calcinate per il prezzo di lire 340.
Il 20 agosto 1742 viene risolta una pendenza con Aurelio Bianchi che ha abusivamente tagliato le piante su un fondo di Gio. Angelo Bossi[48].
Il 24 gennaio 1746 acquista da Giuseppe Isella fq. Gio. Battista abitante in Morosolo la Rampada sita al Gaggio più il Prato sopra il Giardino sito in Calcinate per il prezzo di lire 262[49].
Da questi acquisti appare evidente che i Bossi avevano interessi anche al di là del lago.
Nel 1759 possiede in totale pertiche 352.22 nel Catasto Teresiani di Casale Litta.
Indiviso con Maddalena Ranza possiede altre pertiche 2.

B
Giuseppe Carlo Bossi f. Galeazzo.
L’11 gennaio 1823 stipula una transazione con Carlo Francesco Isella di Calcinate[50].
Il 16 febbraio 1829 acquista da Giovannina Bianchi fq. Filippo la Rivarola Cané sita in Daverio di pertiche 31 ½  per il prezzo di lire 1.765 (Vedi elenco).
L’11 maggio 1840 per divisione seguita tra i consorti Bossi rinuncia alla sua quota di beni in Azzate.
Risulta iscritto nei registri dell’I.R. Ufficio delle Ipoteche di Milano quale possessore di estesi beni fondiari e domiciliato in Contrada della Bagutta al civico n. 839. Detta casa, per la parte rustica, è oggi occupata dal noto Ristorante Bagutta (dove nel 1926 venne istituito il famoso premio letterario).  
Il 7 aprile 1851 invia una lettera all’avv. Emanuele Della Chiesa di Varese. (Vedi elenco).
Del 1° dicembre 1870 è una scrittura per i diritti della famiglia Bossi sulla tribuna costruita nella Chiesa di Bodio. (Vedi elenco).
Il 30 dicembre 1883 la Sotto Prefettura di Varese gli comunica la sua nomina a Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. E’ detto sindaco di Lomnago. (Vedi elenco).
Il 5 gennaio 1884 è eletto cavaliere. (Vedi elenco).
Dottore in ambe le leggi.


SI E’ SPENTA UNA STELLA, ADDIO ANNA di Silvio Raffo.

Anna Bonomi. Un nome che corrisponde a un astro di luminosità incandescente. Una stella che ha rischiarato e ravvivato l’opacità di qualunque ambiente in cui, splendida splendente per natura, transitasse o indugiasse. Sempre sorridente, vivace d’intimo calore ed energia, rapida, aperta a qualunque contatto, pronta a qualsiasi consiglio, immune da qualsiasi pregiudizio. Poiché la comunione con l’altro, e il desiderio di migliorarlo, di farlo esprimere, era il suo più costante desiderio. Aiutare un fiore timido e incerto a sbocciare: educare l’intelletto e il cuore, “educare”, far uscire tutto ciò che altrimenti resterebbe soffocato dentro, formare e orientare alla bellezza: questa la vocazione di sempre.
A scuola, con i suoi innumerevoli allievi, in teatro, con una schiera di eletti di ogni età. Teatro. Quale altro strumento poteva essere più adatto al suo operare nella direzione che sentiva intimamente sua, fondamentale irrinunciabile per sé e per gli altri? Anna Bonomi: un’attrice di quello stampo che mi ha sempre affascinato, di quell’eleganza e raffinatezza del giusto old fashion spontaneamente a sapientemente ‘comunicativo’, con voluti indugi nella dimensione del malinconico, del poetico, dello spirituale (indimenticabile la sua interpretazione della Blanche Dubois di “Un tram che si chiama desiderio”) ma anche con improvvise impennate nel dinamico ‘tragico” e veemente (il suo amatissimo Garcia Lorca). Attrice, sì, ma più ancora maestra di queste magie. Assolutamente fuori da ogni etichetta, regola, convinzione o disciplina coercitiva: lei dettava le sue leggi, e l’improvvisazione, l’estro, erano i suoi numi tutelari. Eccola come una amazzone intrepida slanciarsi nelle più spericolate esibizioni per “demonstrare” ai suoi allievi l’irresistibile forza dinamica del teatro, che non sopporta codici restrittivi o limiti di sorta: il teatro-magma dell’anima, in cui possono affiorare anche “dilettosi errori” che altro non sono se non i sintomi all’appassionato fervore che lo alimenta, in cui improvvisi e inattesi si aprono orizzonti di fuoco suggeriti dall’ispirazione entusiastica. Tutto questo eri e sei, Anna: una luce vermiglia, “sparking”, inesauribile, pura energia vitale che si è consumata nell’effondersi senza riguardo con una generosità disarmante, un’ingenua incoscienza nel non tener mai conto né preoccuparsi delle proprie debolezze, né di rischi e imprudenze. Una creatura che si è espressa nella donazione più lieta e nella vitalità più assoluta. Ospite e padrona di casa impeccabile, felice di mettere a disposizione il suo meraviglioso salone con pianoforte a coda non solo agli spettacoli più prestigiosi dell’House Concerto ma anche a cene e feste indimenticabili con intrattenimenti, reading e performances di ogni genere (chi ce le regalerà più, Anna, simili delizie a Varese?). Una creatura dionisiaca e insieme profondamente retta. Madre e nonna esemplare, per la sua disponibilità ma anche per la sua discrezione. Negli ultimi mesi non l’ho sentita lamentarsi una sola volta. Una gran signora, eroica, incapace di venir meno alla gentilezza delle “buone maniere” del bel tempo che fu.
Anna, sei stata per me un grande sostegno, un fulgido esempio, oltre che un’amica perfetta. Non è retorica affermare che le persone come te non muiono. Ancora una volta i versi di Daria Menicanti si rivelano i più adatti: NON DIRE.
Non dire mai che è morto. Non dire “era, faceva…” Le tristi parole non servono che a farlo sprofondare ancora di più nella terra. Muiono veramente quelli solo che vai dimenticando. A poco a poco tace la voce che t’innamorò, sul viso scende un logorìo sfinito di ceneri e penombre. Quella è morte. Quella è morte davvero e senza alcuna speranza.

ADDIO AD ANNA BONOMI. VARESE PIANGE LA “PROF” di Laura Balduzzi.
L’insegnante stroncata a 82 anni da un attacco di cuore.

Quando arrivava in classe senza il suo rossetto c’era da preoccuparsi. Ma è accaduto pochissime volte nella sua lunga carriera al Liceo classico Cairoli di Varese, perché lei era un portento di energia, positiva e intelligente. Anna Bossi Bonomi si è spenta ieri mattina a casa sua: aveva 82 anni e una figura e un portamento ancora belli nonostante da qualche tempo soffrisse di cuore. E proprio per un arresto cardiaco se n’è andata lasciando tre figli molto conosciuti in città: Giuseppe, da poco presidente dell’area espositiva di Rho Pero, Mario, direttore di banca, e Luigi, avvocato.
L’Anna, come la chiamavano tutti, era originaria di Besozzo, dove aveva studiato dalle suore del Rosetum, e insegnava latino e italiano. Era eccentrica, originale, sempre sorridente ma severa, quando ti puntava con i suoi occhi azzurri, nel giudicare non tanto lo studio quanto i principi. Ed era una grandissima appassionata di teatro. La sua prima messinscena con i ragazzi del liceo fu l’Eracle, nel 1983, portato a un festival ad Agrigento: la prima di un lungo elenco che rese famosa la sezione C,  dove lei insegnava, che diventò una vera fucina di teatranti e aspiranti tali. Chi scrive era il Budffonw nella “Dolcissima notte” di Shakespeare, anno 1986, un’esperienza che non si può dimenticare: le prove a casa dell’Anna, tra una merenda con il nipotino Virginio e un tuffo in piscina inseguiti dai suoi cani, il lavoro degli attori ma anche quello dei costumisti, dei tecnici, dei suggeritori, dei ballerini, tutti uniti dall’adrenalina del debutto, da quella grande magia del teatro che l’Anna sapeva orchestrare a meraviglia, sempre in mezzo ai suoi ragazzi.
Negli anni sono cresciuti con lei generazioni di attori, alcuni sono diventati professionisti, altri ci hanno solo provato, ma porteranno per sempre nel cuore un segno di quei monologhi superbi che la prof metteva in scena per spiegare la letteratura e tanto altro: il teatro per Anna Bonomi era il Brecht dell’Opera da tre soldi”, era Giorgio Strehler (ci portò a Milano a vedere il suo “Don Giovanni” per l’inaugurazione della sala di via Rivoli), era il senso di un’azione che inizia sul palcoscenico e termina nella vita, nella società e anche nella politica. La professoressa Bonomi ha continuato a fare teatro anche dopo essere andata in pensione dall’amato liceo, nel 2000: era direttrice artistica della “Nuova scuola di teatro Città di Varese”, in cui sono confluiti il Centro di formazione da lei fondato nel 2009 e l’associazione Cantine Coopuf. La sua casa, una bella villa invia Sancito, era sempre aperta agli alunni, agli ex alunni, agli amici, ai colleghi (Silvio Raffo e Rita Zumin tra i più assidui), ai suoi Lions del gruppo Varese Città Giardino, agli spettacoli per un pubblico ristretto: i più recenti erano concerti di musica da camera, ma tra gli indimenticabili degli anni d’oro non si può non citare il “Tram che si chiama desiderio” di Tennesse Williams con la prof nel ruolo di Blanche.
I suoi funerali sono domani alle 15.15 nella Basilica di San Vittore (e alle 14.45 il rosario) e le ceneri saranno poi tumulate a Besozzo. Ci sarà una rappresentanza del liceo, con il preside Salvatore Consolo, alcuni colleghi e i ragazzi della terza A, dove studia Francesca Bonomi, nipote di Anna. E tra i tanti ex alunni presenti, Giusi Consoli canterà “Life is beautiful” di Noa, con Chiara Nicora ed Enrico Salvato al pianoforte.
Ma se qualcun altro vorrà salire sull’altare, l’ultimo palcoscenico di Anna Bonomi, “la mamma sarebbe felice”, dice Mario con la voce rotta.

(Estratto da “La Prealpina” di martedì 19 aprile 2016).
GRAZIE PROF PER IL DONO DELL’INCANTO di Monica Toso.
Basilica piena per i funerali di Anna Bossi Bonomi. Anche Maroni all’ultimo saluto.

“Grazie mamma”. Queste le parole risuonate ieri in una Basilica di San Vittore gremita, perché tante sono state le persone che hanno voluto dare un ultimo saluto ad Anna Maria Bossi Bonomi. “Una donna eclettica – come ha ricordato il prevosto, don Luigi Panighetti, nella sua omelia – perché sempre alla ricerca, capace di essere insieme coraggiosa nonna, amorevole insegnante, appassionata amante della cultura e del teatro, capace di coinvolgere con la sua energia e il suo entusiasmo”.
Ma prima di tutto una mamma, quella che il figlio Giuseppe ha voluto ringraziare, prendendo la parola a nome dei fratelli Mario e Luigi, cui dice di aver “chiesto il permesso”. E “non perché sono il primogenito – spiega – ma perché credo di essere un po’ anch’io attore, anche se questo è uno dei soggetti più difficili che mi è toccato affrontare nella vita”. Così Giuseppe “getta la maschera”, come se la madre fosse lì ad ascoltarlo, magari nascosta tra i fiori colorati che ne ricoprono la bara, per dire che “avrebbe tante cose di cui scusarsi, ma queste sono situazioni che appartengono al nostro privato”.
E allora diventa doveroso, per lui, dirle grazie davanti a tutti “perché siete voi che con il vostro affetto e la vostra presenza le avete riempito la vita”. Ma più di tutto  il ringraziamento va a colei che ha saputo, nei confronti del nipote Vincenzo, “colmare le carenze di due genitori troppo giovani e instabili, facendone una persona bella dentro” E ancora per aver fatto sì che il “dolore straziante dell’altro nostro genitore” che 35 anni fa aveva voluto lasciarci, diventasse sopportabile”.
Un insegnamento grande, quello di una mamma che educa i figli a “soffrire, perdonare, amare”. E che con la stessa passione accompagna gli alunni, da docente di latino e italiano quale è stata tanti anni al Liceo classico “Cairoli”, a diventare persone. Sono infatti gli stessi ex allievi a ricordarla quando, sulla terrazza di una spiaggia di Siracusa alle porte del teatro greco “ballava un valzer con la leggerezza di una musica mai suonata”.
Anche l’attrice Clarissa Pari omaggia l’anima di una “donna votata alla scena e al teatro che è verità, conoscenza, vitalità, occhi vogliosi, ricerca, passioni, profondo amore, eterno dono”.
Per tutti un distacco che non è semplice, perché “le esequie sono il momento del passaggio – ricorda il prevosto – ma sono anche l’inizio di un futuro che è presente in Dio e una luce che non ha tramonto”. Varese saluta così la “sua” Anna, con un partecipato e affettuoso commiato cui anche il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, con il sindaco Attilio Fontana e il candidato sindaco del centrodestra, Paolo Orrigoni, non hanno voluto mancare. Un saluto che si è sciolto nel calore di un lungo applauso, divenuto abbraccio nell’accompagnare l’uscita del feretro dalla chiesa, portato poi a Giubiano per la cremazione.
Un congedo che è ricordo ma soprattutto incanto, perché. Dice Silvio Raffo, “nessuno che l’abbia incontrata può essere rimasto immune da questo incanto che voleva e cercava di dare alla gente”. Lei, “talmente bella e forte da aver saputo trasformare in fiamma anche l’amarezza che aveva dentro. E le persone luminose – conclude Raffo – non ci lasciano mai”.


IL REGISTA: “MI HA INDICATO LA STRADA” di Marco Ragazzoni.

C’è la Varese “bene” e quella popolare, ci sono i rappresentanti della politica e del mondo delle arti, gli ex studenti e gli amici di famiglia: così come tanta gente comune che la conosceva solo di fama, perché il dolore per la scomparsa di Anna Bossi Bonomi ha colpito trasversalmente la città, garantendo così una forte e sentita partecipazione alle esequie. Il sindaco Attilio Fontana la ricorda “come una persona di grande capacità comunicativa, che ha dato tantissimo a Varese. Mi piace pensare ancora oggi alla splendida collaborazione avuta per realizzare la nuova scuola teatrale”.
Il primo cittadino entra a San Vittore seguito, a breve distanza, dal presidente della Regione, Roberto Maroni (molto amico della famiglia) e dall’assessore a Famiglia e Persona Enrico Angelici, che può vantare un ricordo “splendido di Anna, mia professoressa al liceo Classico Cairoli. Era una persona vivace, attenta, sempre capace di proporre cose interessanti e coinvolgenti per tutti: oltretutto, non si dimenticava mai degli ex alunni e anzi li portava davvero tutti nel cuore, come ci ricordava ad ogni incontro”.
Alla “prof”, com’era semplicemente chiamata da molti, c’è chi deve l’avvio di una brillante carriera artistica: è il caso di Andrea Chiodi, uno dei tanti ex studenti eternamente grati “a una persona che mi ha aiutato a comprendere e a seguire la mia strada professionale e, soprattutto, mi ha sempre incitato nel mio lavoro con pura passione. Lei era così, sempre orgogliosa di quello che faceva e di come cresceva i suoi ragazzi, in modo sincero e disinteressato senza invidia o gelosia”. Insegnanti, dirigenti scolastici, attori, semplici appassionati di teatro o conoscenti:la basilica si riempie gradualmente, con un comune sentimento che mischia dramma a gratitudine, tristezza a felicità, perché se da un lato si tratta di “una perdita grave e improvvisa”, dall’altro l’immagine di tanti momenti sereni e proficui vissuti assieme aiuta a lenire il dolore.
“Ho un bellissimo ricordo della famiglia Bossi e in particolare della mamma di Anna, fa notare Marinella Morandini, secondo cui “lei aveva ereditato da sua madre la stessa dolcezza, la stessa disponibilità che rendeva quella casa un luogo splendido”.
Ci sono poi gli amici dei figli, come Giamfilippo Buccella che ricorda “le giornate a casa Bossi Bonomi dopo la scuola, con una mamma travolgente per spirito e simpatia, prima ancora di essere una stimata professoressa e una grande artista”. Tra i tanti che invece frequentano l’ambiente teatrale, Mirko Sartorio rimarca “la sua capacità di essere una vera maestra di vita prima ancora che un’insegnate. Trasmetteva entusiasmo, energia, passione: aveva un’inesauribile voglia di fare e non smetteva mai di combattere. Una donna così mancherà a tutti”.

(Estratto da “La Prealpina di giovedì 21 aprile 2016).






[1] La Chiesa Parrocchiale di Azzate custodisce un'importante testimonianza pittorica del senatore Egidio Bossi che è raffigurato nella pala d'altare dipinta nel 1542 da Callisto Piazza da Lodi.
[2] La Chiesa Parrocchiale di Azzate custodisce ancora una preziosa reliquia del dito di S. Andrea da lui donata.
[3] Vedi documento n. 5034.
[4] Vedi ABOAL n. 92.
[5] Vedi documento n. 3011.
[6] Vedi documento n. 2208.
[7] Vedi documento n. 2212.
[8] Vedi elenco 5 agosto 1706.
[9] Vedi elenco n. 55.
[10] Vedi elenco n. 23.
[11] Vedi elenco n. 25.
[12] Vedi voltura n. 193 del 10 ottobre 1840.
[13] Vedi documento n. 2201.
[14] Vedi documento n. 2204.
[15] Vedi documento n. 2200.
[16] Nella cosiddetta Casa Rossa, ora Villa Morotti.
[17] Nella cosiddetta Casa Rossa, ora Villa Morotti.
[18] Vedi elenco n. 25.
[19] Vedi documento n. 2205.
[20] Vedi elenco n. 23.
[21] Vedi elenco n. 25.
[22] Vedi documento n. 2204.
[23] Vedi voltura n. 300.
[24] Vedi voltura n. 310.
[25] Vedi voltura n. 311.
[26] Vedi documento n. 206.
[27] Vedi voltura n. 311.
[28] Vedi documento n. 2209.
[29] Vedi documento n. 2213.
[30] Vedi elenco del 18 febbraio 1682.
[31] Vedi elenco del 18 febbraio 1682.
[32] Vedi documento n. 2225.
[33] Vedi elenco n. 48.
[34] Vedi documento n. 2226.
[35] Vedi documento n. 2227.
[36] Vedi documento n. 2230.
[37] Vedi documento n. 2210.
[38] Vedi documento n. 2214.
[39] Vedi documento n. 2215.
[40] Vedi elenco 19 febbraio 1682.
[41] Vedi documento n. 2228.
[42] Vedi documento n. 2229.
[43] Vedi elenco n. 24.
[44] Vedi elenco n. 39.
[45] Vedi elenco n. 37.
[46] Vedi elenco n. 36.
[47] Vedi elenco n. 35.
[48] Vedi elenco n. 66.
[49] Vedi elenco n. 30.
[50] Vedi elenco n. 25.

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