lunedì 21 ottobre 2013

Finestre del Castello



Nel mese di dicembre 2011 il restauratore Mauro Nicora ha portato a termine i lavori di consolidamento e rifacimento delle facciate dello stabile che prospetta sulla piazzetta antistante l’ingresso del Castello di Azzate.
La facciata verso Est è quella che ha richiesto un intervento più consistente in quanto si presentava completamente piatta e, a prima vista, priva di qualsiasi elemento decorativo che contrastava nettamente con i due avancorpi del castello nei quali si aprono rispettivamente quattro e sei finestre, alcune vere ed altre dipinte in modo piuttosto grossolano.
Su segnalazione del signor Giacomo Sessa, un più attento esame della facciata in questione faceva rilevare le tracce graffite nell’intonaco di false finestre finemente elaborate che il signor Roberto Conti, proprietario dell’immobile, intendeva ripristinare per rompere in qualche modo l’uniformità e la piattezza della facciata.
Il restauratore provvedeva quindi a fare un calco perfetto su carta trasparente delle finestre che sarebbe poi stato ripreso come modello una volta scrostato il vecchio intonaco ed avendone rifatto uno nuovo.
A differenza delle finestre dei due avancorpi in cui i vetri sono stati sostituiti in modo molto affrettato nell’ultimo restauro da una semplice tinteggiatura azzurra, il restauratore Mauro Nicora ha voluto ricostruire una situazione più verosimile e, ispirandosi alle false finestre presenti sul cannocchiale che introduce al Castello, ha elaborato dei quadrotti di vetro tenuti insieme da una piombatura, come si usava nei secoli passati, prima di raggiungere la capacità di realizzare lastre di vetro di ampie dimensioni.
Nella fascia del sottotetto sono state create due finestre circolari, riprendendo lo stesso motivo proposto nel Castello e nella Chiesa di S. Lorenzo e, in una di esse, la maestria e la fantasia di Mauro Nicora ha saputo rappresentarvi un piccione che impreziosisce e muove la composizione.







Azzate. Frazione Castello. Piazzetta antistante la Villa Bossi-Zampolli.

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