DISTILLERIA
Qua e là si legge che ad Azzate si produceva il Tim, ma
anche i più esperti non sanno dire niente di più. Qualcuno[1]
sostiene che veniva distillato a Erbamolle ma è una verità soltanto per metà
nel senso che effettivamente si tratta di un distillato di vinacce a vapore ma
Erbamolle proprio non c’entra nulla.
Esso veniva distillato proprio nel centro del paese, in Via
Volta, vicino alla piazza del Belvedere in quel fabbricato che ora appartiene
alla famiglia Triacca. Nel ….. la casa di civile abitazione padronale si
distingue per avere annesso un fabbricato già ad uso di distilleria di vinacce
a vapore e sono di sua pertinenza cortili, portici, terreno, orto e frutteto.
Viene marcato nella mappa del catasto rustico con il n. 69[2] ed è
descritto come seminativo arborato della superficie di are 11 e centiare 70
mentre nel catasto fabbricati viene marcato con il n. 1281 ed è descritto come
casa d’affitto in Via Belvedere 51 impostato su due piani con 8 vani. La
distilleria era al piano terreno ed occupava 3 vani.
Il tutto faceva coeranza a levante con la Piazza
Belvedere , a mezzogiorno con la Via
Belvedere , a ponete gli eredi Pedoja a muro di cinta e di
fabbrica compreso, a nord strada e scalinata per il lago.
Certa Cleofe Ballerio fu Luigi nata a Milano ed ivi
domiciliata in Via Ariosto 26, agiata, si era sposata in prime nozze con
Camurati ed in seconde nozze con Locatelli, rimanendo vedova di entrambi. Era
comproprietaria con Carlotta Salmoiraghi fu Michele nata a Lozza e domiciliata
a Varese sposata con Castelli e con Paolo Bachelli fu Costantino nato a Fagnano
Olona e domiciliato a Varese, possidente, macellaio, sposato con una delle due
precedenti (non si capisce con quale!) del fabbricato in questione che il …..
viene venduto a Cleofe Ballerio per il prezzo di lire 37.000 che diventa così
l’unica proprietaria della casa[3].
MAPPALE N. 283
(confinante con la scalinata, ora Triacca)
Di pertiche 2.13 scudi 22.5.2
Voltura n. 416. Gerosa Giuseppina fu Luigi maritata Luzzi
per acquisto per il prezzo di lire 1.500 come da istrumento 19 aprile 1869 n.
3314 rogato dal notaio don Antonio Bossi di Azzate registrato a Varese il 21
aprile 1869 n. 345 pagata la tassa in lire 49.50, passa a Martignoni Antonio fu
Francesco. Mappale n. 283 di pertiche 2.13 scudi 22.5.2
TIM LIQUORE
Liquore antico da collezione TIM, liquore da dessert. Questo
liquore estratto dal Thimus Serpyllum ha soprattutto il vantaggio di essere un
ottimo antisettico intestinale. Facilita la digestione, preserva da malattie
infettive ed è antifermentativo nelle dispepsie. Così c’è scritto
sull’etichetta!
Una pubblicità su ebay continua: “E’ sigillato con etichetta
intatta. Gradi 38. Cl. 35” .
A cento anni esatti dalla sua invenzione rinasce per una
iniziativa benefica il Tim, storico liquore da dessert a base di timo prodotto
a Cardano. Il liquore è stato prodotto fino al 1985 dalle distillerie “TIM
Colombo”. Da quasi vent’anni è fuori produzione.
La cooperativa “Il Seme” di cardano al Campo, con il
patrocinio dell’Amministrazione comunale, ha organizzato un evento dal nome “Il
seme del TIM”, per riscoprire un antico sapore cardanese, facendo produrre
settecento bottiglie numerate, seguendo la ricetta originale di un tempo. Il
ricavato della vendita contribuirà a finanziare ala comunità per disabili che
la cooperativa “Il Seme” sta realizzando in via Carreggia. Venerdì 12 dicembre
verrà illustrato nei dettagli il progetto della nuova comunità, alle 18 nella
sala Torre (di fianco al municipio). Sarà presente anche un rappresentante della
famiglia Colombo. Alla presentazione dell’evento sono stati invitati i
commercianti, gli industriali, gli artigiani, tutte le associazioni (culturali,
sportive e di volontariato), tutti i consiglieri comunali, il sindaco e glia
amministratori di Cardano.
(11 dicembre 2003)[4].
N. 189 di repertorio.
Costituzione di Società Anonima.
Regnado Vittorio Emanuele Terzo per grazia di Dio e per
volontà della Nazione Re d’Italia.
L’anno 1912 questo giorno di martedì 27 Agosto in Varese nel
mio ufficio in Via Luigi Sacco n. 10.
Avanti a me Notaio Dottor Giuseppe Bonazzola di Giovanni
Battista Notaio alla residenza di Cuasso al Monte, iscritto presso il Consiglio
Notarile dei distretti riuniti di Como, Varese e Lecco.
Presenti i testimoni noti ed idonei Brusa Attilio fu Luigi,
sarto, nato e domiciliato a Varese e Bossi Giuseppe fu Daniele, nato a Bodio
domiciliato a Varese, calzolaio.
Personalmente sono comparsi i Signori: Marzoli Rag. Cav.
Pietro fu Francesco nato e domiciliato a Varese, industriale, Galli Cav. Giovanni Battista fu Giuseppe nato
ad Azzate domiciliato a Varese, possidente, commerciante, il quale dichiara di
intervenire per sé e per i Signori Lissoni Cav. Vittorio di Busto Arsizio,
Trolli Pietro di Varese, Castiglioni Giuseppe di Busto Arsizio, Schiannini
Emilio di Spoleto, Trevisan Giuseppe di Milano, Della Torre Vittorio di Varese,
Marforio Cav. Camillo, Carcano Marcello di Gavirate pei quali si obbliga
personalmente; Galli Alessandro fu Giuseppe nato e domiciliato ad Azzate,
possidente, industriale che interviene per sé e per incarico dei Signori Maroni
geom. Carlo fu Francesco di Gallarate, Chiesa Luigi di Montonate, Taborini Giulio di Azzate, Ambrosoli
Bassetti Adele di Gallarate, Rossetti
Giuseppe di Voghera, Lonati Francesco di Bizzozero, Toletti Enrico di Binago,
De Giorgi Giovanni di Comerio, Agenzia Pizzocaro Vecchio di Pavia e Bosato
Aurelio di Azzate (*) pei quali tutti si obbliga personalmente; Introini Ugo fu
Tito nato a Gallarate domiciliato ad Azzate, industriale, in proprio e per
conto di Giordano Luigi fu Giovanni di Gallarate, personalmente obbligandosi;
Rasina Rag. Cav. Pietro di Giovanni nato e domiciliato a Varese, Direttore di
Banca; Calderara Cav. Giuseppe fu Stefano nato a Gallarate domiciliato a Milano
Via Dante 4, industriale; Maino Cav. Antonio fu Antonio nato e domiciliato a
Gallarate, industriale, che dichiara di intervenire per sé, pel fratello Cav.
Alessandro e pel Signor Giovanni Orlandi, pei quali dichiara di personalmente
obbligarsi; Mezzanzanica Luigi fu Giovanni Battista ved. Bossi nata a Gallarate
domiciliata a Milano Via Dante 4, agiata, Bianchi Morandi felice fu Antonio
nato e domiciliato a Varese, possidente, Chiesa Cav. Edoardo fu Giuseppe nato a
Vedano Olona domiciliato a Varese, industruiale, Tiraboschi Rag. Alberto fu
Luigi nato e domiciliato a Varese, Passera Cesare di Luigi nato a Castronno
domiciliato ad Azzate, Buzzetti Cesare fu Luigi nato a Orago domiciliato ad
Azzate, negoziante, Baj Martino fu Carlo nato a Gavirate domiciliato a Varese,
commerciante, Vincenti Dottor Camillo di Camillo nato a Lesa domiciliato a
Milano Bastioni Monforte n. 9, legale, Cantù Ing. Mario di Paolo nato e
domiciliato a Varese, Galli Ernesto fu Giuseppe nato e domiciliato ad Azzate,
possidente, in proprio e per incarico dei Signori Macchi Cav. Silvio di Varese
e Scalini Cav. Enrico di Carbonate, personalmente obbligandosi; Fontana
Senatore di Giuseppe nato e domiciliato a Varese, rappresentante, Battaglia
Edoardo di benedetto nato a Palermo domiciliato a Milano Via dell’Orto 6,
rappresentante, in proprio e per incarico del Signor Bertolazzi Annibale di
Milano personalemnte obbligandosi, Belli Cesare fu Pasquale nato a Vergiate
domiciliato a Milano Via Ozanam 6, capomastro, Foscarini Dottor Luigi fu Carlo
nato a Milano domiciliato a Varese, notaio, Visconti Angelo fu Luigi nato a
Schianno domiciliato a Varese, droghiere, Tirotti Caimi Nob. Avv. Giulio di
Carlo nato a Milano domiciliato a Daverio, Puglisi Angela fu Domenico maritata
Barile nata a Novara di Sicilia domiciliata a Varese, casalinga, assistita dal marito
Barile Ferdinando fu Raffaele nato a Napoli domiciliato a Varese, impiegato,
Lanzavecchia Luigi fu Francesco nato e domiciliato a Varese, industriale,
Bianchi Francesco fu Luigi nato a Milano residente a Varese, industriale,
Giamberini Claudio fu Angelo, muratore, nato e domiciliato ad Azzate, Magnini Galeazzo
fu Crescenzio nato a Travedona residente ad Azzate, macellaio, Bolla Carlo di
Giacomo nato a Comabbio domiciliato ad Azzate, salumiere, Ambrosetti Carlo fu
Giuseppe nato e domiciliato a Varese, impiegato, Baratelli Giuseppe fu Felice
nato e domiciliato a Varese, possidente, Bertoni Lorenzo fu Giovanni nato e
domiciliato a Varese, commerciante, Ghiggini Achille fu Emilio nato e
domiciliato a Varese, commerciante, Martignoni Giuseppe fu Giovanni nato e
domiciliato a Brunello, muratore, Mazzola Enrico fu Gio. Battista nato a
Masnago domiciliato ad Azzate, muratore,
Quarzi Raffaele di ignoti domiciliato ad Azzate, muratore, Schiannini
Giulio fu Fortunato nato a Castellanza domiciliato a Buguggiate, possidente,
Scolari Cav. Carlo nato e domiciliato a Marchirolo, Trolli Ermenegildo fu Luigi
nato e domiciliato a Varese, industriale, Trolli Cav. Giuseppe fu Santino nato
e domiciliato a Varese, possidente, Pianezza Edoardo fu Gio. Battista,
droghiere, nato a Casalzuigno domiciliato a Varese, commerciante, Brusa Ing.
Ernesto fu Giovanni nato a Cantello domiciliato a Varese, Borsa dottor Giovanni
fu Luigi nato e domiciliato a Milano, Petracchi Cav. Dotto Francesco, Dottor
Piero e Luigi fratelli fu Cesare nati e domiciliati a Varese, Moroni Avv.
Emilio fu Eugenio nato e domiciliato a Varese, Brusa Ambrogio fu Paolo nato e
domiciliato a Malnate, droghiere.
Detti Signori, da me conosciuti, dichiarano e convengono
quanto segue:
- E’ costituita con sede in Varese una Società Anonima sotto la denominazione “Società Anonima Tim”
- La Società ha per scopo la fabbricazione e lo smercio del liquore ora fabbricato in Azzate dalla Società in accomandita semplice “Distilleria Tim” in base a ricetta ritrovata dal Signor Galli Alessandro e secondo un suo speciale sistema di confezionamento e smercio sotto il nome di Tim ed in genere la distillazione di vinaccie e vini, la fabbricazione e la vendita di liquori, alcool e relativi derivati e sottoprodotti e quanto di competenza dell’industria di distilleria e fabbricazione dell’alcool; potrà la Società prendere partecipazione in aziende similari o che in certo modo integrino o aiutino quella sociale.
- La Società durerà fino al 31 dicembre 1922. Essa potrà essere prorogata come da Statuto.
- Il capitale sociale attuale è di lire 100.000 rappresentato da n. 1.000 azioni da lire 100 cadauna al portatore.
- Il capitale aziendale viene dagli intervenuti per sé e loro rispettivi rappresentati come dichiararono assunto nelle seguenti proporzioni:
Ambrosetti Carlo azioni 2 lire
200
Baj Martino azioni 30 lire 3.000
Baratelli Giuseppe azioni 50 lire
5.000
Battaglia Edoardo azioni 5 lire
500
Belli Cesare azioni 10 lire 1.000
Bertini Lorenzo azioni 1 lire 100
Mezzanzanica Luigia ved. Bossi
azioni 20 lire 2.000
Buzzetti Cesare azioni 1 lire 100
Calderara Cav. Giuseppe azioni 30
lire 3.000
Cantù Ing. Mario azioni 50 lire
5.000
Chiesa Cav. Edoardo azioni 50
lire 5.000
Fontana Senatore azioni 1 lire
100
Foscarini Dottor Luigi azioni 5
lire 500
Galli Alessandro azioni 154 lire
15.400
Galli Gio. Battista azioni 10
lire 1.000
Galli cav. Ernesto azioni 10 lire
1.000
Ghiggini Achille azioni 10 lire
1.000
Giamberini Claudio azioni 2 lire
200
Introini Ugo azioni 100 lire
10.000
Lanzavecchia Luigi azioni 5 lire
500
Maino Cav. Antonio azioni 50 lire
5.000
Martignoni Giuseppe azioni 2 lire
200
Marzoli Cav. Rag. Pietro azioni
30 lire 3.000
Mazzola Enrico azioni 5 lire 500
Morandi Bianchi felice azioni 2
lire 200
Passera Cesare azioni 2 lire 200
Puglisi Angela azioni 20 lire
2.000
Quarzi Raffaele azioni 2 lire 200
Rasina Rag. Cav. Pietro azioni 10
lire 1.000
Schiannini Giulio azioni 20 lire
2.000
Scolari Cav. Carlo azioni 10 lire
1.000
Tiraboschi Rag. Alberto azioni 10
lire 1.000
Tirotti Caimi Avv. Giulio azioni
1 lire 100
Trolli Ermenegildo azioni 10 lire
1.000
Trolli Cav. Giuseppe azioni 10
lire 1.000
Vincenti Dottor Claudio azioni 5
lire 500
Pianezzo Edoardo azioni 2 lire
200
Groppelli Giuseppe azioni 10 lire
1.000
Brusa Ing. Ernesto azioni 5 lire
500
Bianci Francesco azioni 10 lire
1.000
Bolla Carlo azioni 2 lire 200
Borsa Dottor Giovanni azioni 2
lire 200
Magnini Galeazzo azioni 2 lire
200
Petracchi Dottor Cav. Francesco
azioni 5 lire 500
Petracchi Dottor Pietro azioni 5
lire 500
Petracchi Luigi azioni 10 lire
1.000
Maroni Avv. Emilio azioni 2 lire
200
Agenzia Pizzocaro azioni 6 lire
600
Ambrosoli Bassetti Adele azioni 2
lire 200
Bertolazzi Annibale azioni 5 lire
500
Bosato Aurelio azioni 2 lire 200
Carcano Marcello azioni 1 lire
100
Castiglioni Giuseppe azioni 5
lire 500
Chiesa Luigi azioni 5 lire 500
De Giorgi Giovanni azioni 10 lire
1.000
Della Torre Vittorio azioni 2
lire 200
Galli Luigi azioni 5 lire 500
Giordano Luigi azioni 10 lire
1.000
Lissoni Cav. Vittorio azioni 15
lire 1.500
Lonati Francesco azioni 1 lire
100
Macchi Cav. Silvio azioni 3 lire
300
Maino cav. Alessandro azioni 50
lire 5.000
Marforio Cav. Camillo azioni 10
lire 1.000
Morandi Carlo azioni 3 lire 300
Orlandi Giovanni azioni 10 lire
1.000
Poletti Enrico azioni 1 lire 100
Bassetti Giuseppe azioni 2 lire
200
Scalini Comm. Enrico azioni 5
lire 500
Schiannini Emilio azioni 1° lire
1.000
Tamborini Giulio azioni 2 lire
200
Brusa Ambrogio azioni 10 lire
1.000
Trolli Pietro di Varese azioni 15
lire 1.500
Visconti Angelo di Varese azioni
10 lire 1.000
Trevisan Giuseppe azioni 10 lire
1.000
Sommano
azioni mille – Capitale Sociale lire 100.000
- Sulle n. 1.ooo azioni rispettivamente sottoscritte come sopra gli intervenuti dichiarano di essere stato da ciascuno degli azionisti effettuato il versamento dei primi tre decimi nella somma complessiva di lire 30.000 stata affidata in deposito al Banco di Napoli in relazione agli articoli 131-133 del vigente Codice di Commercio come da relativa dichiarazione che viene allegata al presente atto sotto A in copia da me Notaio autenticata.
- La Società si dichiara costituita sotto la piena osservanza e l’esatto adempimento di tutte le norme stabilite da questo atto costitutivo e dallo Statuto Sociale, che letto da me Notaio, approvato da tutti gli intervenuti e firmato da essi, dai testi e da me Notaio viene al presente allegato sotto B perché ne abbia a formare parte integrante.
- A comporre il primo Consiglio d’Amministrazione gli intervenuti eleggono per acclamazione i Signori:
Bai Martino fu Carlo
Cantù Ing. Mario di Paolo
Chiesa Cav. Edoardo fu Giuseppe
Galli Alessandro fu Giuseppe
Maino Cav. Antonio
Marzoli Rag. Cav. Pietro
I quali accettano.
- A Sindaci effettivi vengono pure per acclamazione nominati i Signori:
Introini Ugo fu Tito
Rasina Rag. Cav. Pietro
Tiraboschi Rag. Alberto
E a Sindaci supplenti i Signori:
Baratelli Giuseppe
Trolli Pietro
- Il Consiglio così composto nomina a Presidente il Signor Marzoli Rag. Cav. Pietro
- Il Consiglio nomina Consigliere delegato della Società per la durata di anni quattro e Direttore per tutta la durata sopra fissata alla Società il Signor Galli Alessandro fu Giuseppe, al quale viene affidata, pel primo periodo di anni quattro in entrambe le vesti e nell’altro periodo successivo quale Direttore, la gestione della Società per tutti gli affari correnti e di ordinaria amministrazione, compresa la compera delle materie prime, e l’esercizio dell’industria sociale, la vendita delle materie lavorate, prodotti, ecc., esazioni di crediti ed annesse operazioni legali e finanziarie, nonché le ordinarie onerazioni finanziarie e cambiarie nei modi e nei termini previsti dallo Statuto, gli atti e le operazioni presso gli Uffici del debito Pubblico, la Cassa Depositi e Prestiti, le Regie Poste e le Ferrovie, gli Uffici di Dogana e in genere presso gli Uffici pubblici e privati, con facoltà di fare ritiri di pieghi e lettere anche assicurate, promuovere azioni e istanze giudiziarie a sensi dello Statuto Sociale nominando avvocati e procuratori alle liti: le suddette facoltà sono enunciative e non tassative ritenendosi il Signor Alessandro Galli alter ego del Consiglio per tutti gli affari di ordinaria amministrazione: per tutti questi atti e queste operazioni spetterà a lui la rappresentanza e la firma sociale qualsiasi sede a norma di Statuto. Inoltre colla firma del Presidente egli potrà emettere, accettare effetti cambiari e tratte, assentire cancellazioni, postergazioni, riduzioni, rinunce ed iscrizioni di ipoteche anche legali.
Tutte tali facoltà sono concesse
al Consigliere delegato e Direttore ferma restando sempre la di lei
responsabilità verso il Consiglio per l’esecuzione da lui date al mandato conferitogli
in relazione alle decisioni prese dal Consiglio stesso ed alle istruzioni che
questi avesse eventualmente a lui date.
- La firma sociale verrà prestata mediante il nome di chi firma coll’indicazione della qualità legittimante la firma preceduta dal nome della Società a sensi dello Statuto.
- Il Consiglio e gli intervenuti delegano il Signor Rag. Cav. Pietro Marzoli, Presidente, a ritirare al Banco di Napoli il deposito dei tre decimi in lire 30.000 rilasciandone in nome della Società quietanza nelle forme che verranno richieste, esonerato il Banco di Napoli stesso da ogni responsabilità.
- Il primo esercizio sociale si chiuderà col 31 dicembre 1913.
- Il Consiglio e per esso il Presidente provvederà a tutte le pratiche necessarie per la legale esistenza della Società ed egli a tale scopo viene autorizzato ad introdurre nello Statuto Sociale quelle modificazioni che fossero eventualmente richieste dall’Autorità competente.
- Le spese del presente atto e do ogni pratica annessa e dipendente sono a carico della Società. Per la forma dei fogli intermedi del presente atto e dello Statuto qui allegato B, le parti delegano i Signori Galli Cav. Giovanni, Battista Foscarini Dottor Luigi e Cantù Ing. Mario.
(Copiato fino al foglio n. 14. Gli allegati non si
trascrivono).
“VOGLIAMO STAPPARE IL LIQUORE DI CARDANO”
DISTILLERIA. Gli eredi della famiglia Colombo
tornano a produrre il mitico “Tim”
C‘era un tempo in cui Cardano al Campo era sul
bancone di tutti i bar del Nord Italia. Merito del Tim, storico liquore
prodotto nella distilleria aperta nel 1900 da Angelo Colombo. Ma dopo
un’intensa vita lavorativa tra vinacce, grappe, infusi e liquori, nel 1985 in
età pensionabile la famiglia decise di cessare l’attività. Trentadue anni dopo
la quinta generazione ha deciso di rispolverare l’antica ricetta e tornare a
produrre il liquore al timo che fece la fortuna della famiglia. Sarà il Novotel
di Cardano a ospitare domani sera l’evento che di fatto sancirà la ripresa
delle attività. Il profumo della tradizione si unisce all’affetto della sua
città d’origine. Sono stati proprio i cardanesi a convincere gli eredi a non
disperdere quella storia imprenditoriale di fascino e successo. Negli ultimi
anni, infatti, con due iniziative distinte, Anita con i figli Alberto e
Vittorio Annoni avevano deciso di produrre un lotto a e dizione limitata di
1500 bottiglie di Tim, da vendere esclusivamente per sostenere un’iniziativa
benefica a favore de “Il Seme” onlus, cooperativa rivolta all’accoglienza di
disabili. La notizia si sparse rapidamente, a tal punto che furono tantissime
le persone che due anni fa in sala Spadolini, durante una serata per la
raccolta fondi per la costruzione del nuovo centro riabilitativo
semiresidenzale per bambini e adolescenti in difficoltà, si presentarono per
essere certi di accaparrarsi una bottiglia di Tim. In quel preciso momento i
discendenti realizzarono le potenzialità economiche di rinnovare la tradizione
di famiglia. Fu in particolare il primogenito Vittorio, nel 1948, a imprimere
la svolta, avviando insieme alla moglie “la sciùra Angelina”, la nuova società.
La chiamò Distilleria Tim, denominata come il liquore al Thymus Serpyllum, da
sempre fiore all’occhiello della produzione. Nel giro di pochi anni l’azienda
si ampliò con la costruzione di una nuova sede produttiva, uno stabile venne
adibito a laboratorio tecnico e alla linea di imbottigliamento, mentre un
secondo venne dedicato a uffici e magazzino. La lavorazione delle vinacce e la
produzione delle grappe rimase invece nella sede storica, dove s continuò a sviluppare
nuovi tipi di acqueviti, in particolare la grappa Stravecchia “dal collo
storto”. Terminati gli studi anche i figli di Vittorio, Anita e Angelo,
entrarono in azienda, con l’obiettivo specifico di ampliare l’offerta dei
prodotti. E’ così che nel 1969 nacque un altro successo per la casa
liquoristica cardanese, l’amaro Lem. Ma questa è un’altra storia.
Gabriele Ceresa
(Estratto da La Prealpina del 23 novembre 2017).
[1] Rosa Vanoni.
[2] Nel catasto teresiano il mappale in questione è il n.
283.
[3] A.S.Va. Atto n. 6390.
Ballerio Cleofe fu Luigi ved. Camurati e ved. Locatelli nata a Milano e
domiciliata a Milano Via Ariosto 26, agiata, e Salmoiraghi Carlotta fu Michele
maritata Castelli nata a Lozza e domiciliata a Varese e Bachelli Paolo fu
Costantino nato a Fagnano Olona e domiciliato a Varese, possidente, macellaio,
coniugi, vendono a Ballerio Cleofe fu Luigi vedova Camurati e vedova Locatelli
casa di civile abitazione padronale con annesso fabbricato già ad uso
distilleria di vinacce a vapore, con cortili, portici e terreno ed orto e
frutteto il tutto posto nell’interno dell’abitato di Azzate in Piazza belvedere
distinti in mappa del Comune di Azzate al catasto rustico n. 69 seminativo
arborato are 11 centinaia 70 e in catasto fabbricati n. 1281 casa d’affitto in
Via Belvedere 51 di piani 2 vani 8 distilleria al piano terreno di vani 3 in mappa al n. 1636 coerenziata a
levante Piazza Belvedere, a mezzodì Via Belvedere, a ponente eredi Pedoja a
muro di cinta e di fabbrica compreso, a nord strada e scala al lago. Per il
prezzo di lire 37.000
[4] Estratto da Internet.
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