Azzate. Panorama. Cartolina spedita il 9 settembre 1913.
Una cartolina recentemente acquistata sul Mercatino di
Azzate dal Signor Angelo De Mieri, cultore e appassionato raccoglitore di
cartoline antiche, ripropone alla nostra attenzione la classica veduta di
Azzate e del Lago di Varese dalla Collina di San Quirico e ci dà modo di
proporre qualche ulteriore considerazione a quelle già esposte su
"Curiosando nel cassetto della nonna" edito dalla Pro Loco Azzate nel
1996. In
quell'occasione sono stati pubblicati due panorami similari: uno in copertina
(a colori, senza data) ed il secondo a pag. 72 (in bianco e nero con la data
del 9 settembre 1913).
Questo nuovo ritrovamento è una cartolina postale a colori
delle Edizioni Carlo Bolla di Azzate stampate da Alfieri & Lacroix di Milano,
spedita da Azzate - allora in provincia di Como - il 15 settembre 1907 da un
certo R. Costanzo all'Egregio Dottor Ferdinando Gallavresi in Corso di Porta
Romana 42 a Milano
con una affrancatura postale di 5 centesimi.
Alcune osservazioni da sviluppare:
- le tre casette della parrocchia lungo la Via Veneto sono costituite da due
corpi alti e uno centrale più
basso; la terza
casetta era stata sede dell'asilo infantile e si vede anche il piccolo giardino
dove
presumibilmente i
bambini andavano a giocare;
- il Viale delle Rimembranze non è ancora tracciato;
- l'attuale sede della ACLI, ex IV Novembre, ha una
struttura diversa con porticato al piano terreno, ed è
probabilmente la
ex casa di Misio Tagliaferri; notare il prato su cui successivamente è stato
costruito
il campo di bocce
e poi il capannone di "Trenilandia". Allo sbancamento del terreno per
ricavare le
fondamenta ha
partecipato Guido Vanoni, il quale racconta di essersi avvalso dell'aiuto di
due buoi
appartenti al
Signor Galeazzo Magnini. Uno di questi dimostrava poca attitudine al lavoro e
per questo
veniva sollecitato
da Guido Vanoni anche in modo piuttosto veemente. Questo fatto non sfuggì
all'attenzione
della moglie del farmacista Girelli, accanita animalista, la quale se ne lamentò
con il
prevosto Don
Angelo Cremona. Questi cercò di redarguire il povero Guido, che non si fece
intimorire, ed
anzi fece
constatare allo stesso Prevosto in persona la svogliatezza dell'animale. Ma se
don Angelo se
ne fece convinto,
non fu così per la Signora
Girelli, che continuava a spiare il comportamento del Guido
Vanoni da dietro
le tendine delle finestre per eventualmente coglierlo in fallo. E se non riuscì
nel suo
intento di
denunciarlo per maltrattamento di animali riuscì comunque a procurargli delle
noie per "atti
osceni"
poiché il povero Guido, stanco di sentirsi osservato, fece la pipì in bella
mostra in modo che
la Signora Girelli non potesse
non vederlo e, infatti, andò subito a lamentarsene con la Irene Monti, la
quale riprese il
nostro Guido dicendogli di "aver dato scandalo".
- il parco dell'attuale Villa Mazzocchi sembrerebbe più
esteso dell'attuale;
- la Via
Acquadro non è ancora tracciata ed esiste solo la Cascina Lomazzi;
- sul campanile manca il quadrante dell'orologio;
- il "Brent" ha una struttura diversa
dall'attuale;
- la costruzione dopo il "Brent" lungo l'attuale
Via Marconi che cos'é? E' il fabbricato dove ora c'è la
Macelleria Sassi?
- ancora più avanti si vede la casa del Passera;
- ancora più avanti si vede la costruzione che ha ospitato
la Posta e la casa del
dottor Zocchi;
- lungo l'attuale Via Roma si vede la casa di Agostino
Ambrosetti detta casa Olivarez, le Scuole
Elementari, il
"Pumarieu";
- la cosiddetta "Corte dei Lanzett" presenta un
prato verde piantumato con una strada che probabilmente
sbocca
nell'attuale Via Renato Colli e si presenta come è attualmente dopo i restauri
dei signori
Maffioli che hanno
eliminato i terrazzamenti creati dalle numerose famiglie che vi abitavano
intorno
agli anni '50 e
'60 destinati ad orti.
- gli alberi del parco dell'attuale Villa Berla sono poco
alti. (Per caso il parco fu sistemato da Emilio
Alemagna (+ 1910)?
Anche quelli di Villa Cornelia non sembrano secolari.
La fotografia a colori della copertina di "Curiosando
nel cassetto della nonna" è sicuramente posteriore al 1907 poiché:
- le tre casette della parrocchia lungo l'attuale Via
Veneto sono diventate una sola;
- le piante nel "chioso" del Prevosto sono
aumentate;
- il "Brent" presenta lo spiovente del tetto a
triangolo;
- dopo la
Cascina Lomazzi è sorta un'altra costruzione; i quattro archi
aperti sono diventati tre;
- notare che metà del prato annesso al "chioso"
del Prevosto è coltivato a mais;
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Non pensavo a così tante e belle cartoline di Azzate..
RispondiEliminaSarebbe bello vederle tutte esposte, una mostra direi unica ed interessantissima.
Perché vuoi rimanere anonimo. Mi piacerebbe sapere chi sei.
RispondiEliminaDare a tutti la possibilità di ammirare Azzate "nel tempo",sarebbe un avvenimento culturale importante. Condivido e spero che l'idea lanciata si concretizzi.
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