Alla contessa Elena Gastinelli, Azzate (Varese).
Firenze, Via Masaccio 236, 26 aprile 1948.
Carissima,
la
tua cara lettera, colle vostre notizie che desideravo molto, mi fece molto
piacere e volevo sempre scrivere. Ma poi sono talmente presa che non riesco a
fare quello che vorrei e dovrei!
Zia Ruoda è con me da quasi un mese e sta benino benché
molto vecchina: ha ormai quasi 86 anni ed ha molto bisogno di assistenza. Si
alza ogni giorno per qualche ora ma esce raramente di camera e solo per
starsene nella terrazzina sul giardino. Da che è qui e nonostante la grave
malattia è molto migliorata tanto fisicamente che mentalmente.
Per me è una gran gioia averla con me e insieme rievochiamo
ricordi cari. Carlo e le ragazze vengono spesso a tenerle un po’ di compagnia e
la Zia Ruoda ne è tanto felice.
Carlo sta per laurearsi in ingegneria.
Dopo anni di Africa non è stato facile per lui mettersi a
studiare e superare ben 19 esami! Ma à bravo e caro e ce l’ha fatta.
Lucia e Anna sono andate in campagna da un’amica per
rimettersi dopo l’influenza.
Eleonora ha lavorato molto coll’ANDE ed è stata bravissima.
Grazie a Dio le cose sono andate assai
meglio di quanto si poteva sperare.
Sei molto cara di volermi quest’estate ad Azzate da non mi è
possibile lasciare la zia.
Grazie tante dell’invito e del pensiero caro.
Quella che scrive è
una dei parenti acquisiti della contessa Elena Maria Benizzi-Castellani che,
come si intuisce dall’indirizzo, è denominata contessa Elena Gastinelli, e si
trova nella villa dei suoi antenati ad Azzate, dove è solita ospitare nei
periodi estivi parenti e conoscenti.
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