mercoledì 24 febbraio 2016

CAMPO DELLA SERRA, CAMPO ALLA BELLA, CAMPO AL PONTEGGIO E SELVA DE CARBOSULIS IN BRUNELLO


DOCUMENTO N. 842

2 maggio 170

Livia Bossi fq. Gi. Battista moglie di Gio. Stefano Bossi, procuratrice generale di suo marito, dichiara che Alessandro, Giovanni, Pietro, Domenico e altro Giovanni tutti consorti Romagnoli e tutti coloro che avessero interesse all’investitura fatta dal fu Stefano e Giuseppe fratelli Bossi in Paolino della Leona detto il Romagnolo il 5 ottobre 1618 con rogito del fu Francesco Bossi notaio di Milano, al quale Paolino succedettero i predetti consorti Romagnoli, non sono più solventi del fitto livellario di due moggi di mistura parte segale e parte miglio, uno staro di fave ed uno staro di castagne, un paio di capponi e due stari di avena.
I beni sui quali grava il fitto livellario sono:
- un campo sito in Brunello detto Campo della Serra di pertiche una cui fanno coerenza: da una parte Vespasiano e Francesco padre e figlio Bossi, dall’altra Battista Ballerio, dall’altra gli eredi di Gerolamo Bossi e dall’altra strada.
- un campo sito in Brunello detto alla Bella di due pertiche cui fanno coerenza: da una parte gli eredi di Filippo e consorti Ghiringhelli, dall’altra la Chiesa di S. Maria di Brunello oppure gli eredi del fu rev. Gaspare una volta rettore della stessa chiesa, dall’altra gli eredi di Gio. battista Bossi di Brunello e dall’altra strada.
- un campo sito in Brunello detto al Ponteggio di pertiche tre cui fanno coerenza: il predetto Vespasiano Bossi e figli, dall’altra gli eredi del rev. Pigoty di presente goduto da Battistino Tamburini, dall’altra gli eredi di Gerolamo Bossi e dall’altra strada.
- un prato sito in Brunello detto alla Bella di pertiche tre cui fanno coerenza: da una parte me notaio infrascritto, dall’altra gli eredi di Gerolamo Bossi, dall’altra la cappella di S. Gerolamo di Azzate, dall’altra gli eredi di Bernardino di Castronno e Pietro e fratelli Tamburini.
- una selva sita in Brunello detta la Selva de Carbosulis di pertiche tre cui fanno coerenza: da una parte gli eredi di Gerolamo Ghiringhelli, dall’altra gli eredi di Gerolamo Bossi, dall’altra Vespasiano e figlio Bossi, dall’altra gli eredi di Filippo e consorti Ghiringhelli, dall’altra gli eredi di Gio. Battista Bossi di Brunello e gli eredi di Gerolamo Bossi.

Actum in sala domus habitationis praefatae donnae constituentis sita in P.O.P.S. Babilae intus mediolani presentibus d. felipe Antonio Beccaria Mediolani notario filio d. Gasparis ibidem Mediolani notarii P.N.P.S. Petri cum Rete Mediolani et d. Alecxandro Burri figlio d. Caesaris P.C.P.S. Mariae Secretae mediolani pronotariis.
Testes J.C. d. Michael Angelus Manzobus fq. D. Antoni P.N.P.S: Petri cum rete mediolani, Stephanus de Ortegha fq. Francisci P.O.P.S. Babilae et Nicolaus Ardinus fq. Joannis P.R.P.S. Euphemiae.

S.T. Joannes Andreas Mazzanonus de Collegio Mediolani notarius f. d. Joannis Baptistae P.N.P.S: Petri cum Rete Mediolani suprascriptus rogatus confecit edidit et pro fide subscripsit.


Antonio della Leona detto Romagnolo
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   |--- Paolino della Leona detto Romagnolo
   |     Il 5 ottobre 1618 unitamente ai suoi fratelli ottiene a livello alcuni beni siti in
   |    Brunello dai fratelli Gio. Stefano e Giuseppe Bossi[1].
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   |--- Andrea Della Leona
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   |--- Francesco della Leona




Antonio Romagnoli
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   |--- Alessandro di Brunello
         Sp. 7.2.1674[2] Maddalena Datone f. Gerolamo di Azzate.
         Nel 1708 Livia Bossi, come procuratrice di suo marito Gio. Stefano Bossi,
         apprende alcuni beni siti in Brunello che erano già stati dati a livello ad
         Alessandro, Domenico, Gio. Pietro e Giovanni consorti Romagnoli[3].


Domenico Romagnoli
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   |--- Pietro Maria Romagnoli di Brunello.
         Il 3 novembre 1689 ottiene a livello da Andrea Bossi fq. Domenico abitante
         in Erbamolle una casa nella Cascina delle Collodre per il fitto di lire 8 e un
         paio di pollastri a S. Martino di ciascun anno[4].

Paolo Romagnoli altre volte di Brunello e ora di Azzate.
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   |--- Angela Romagnoli
         + Azzate 10.2.1704



Francesco Romagnoli
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   |--- Francesco di Brunello
         Sp. 28.1.1717 Angela Maria Castelnuovo f. Paolo abitante in Vegonno.






Giovanni Romagnoli
Nel 1722 risulta essere affittuario di una casa in Brunello di Giuseppe Ballerio al
quale paga lire 20 d'affitto.
Nel 1722 è livellario in Brunello di 3 pertiche di vitato di Carlo Alberto Alemagna
al quale paga lire 6 di livello.


Domenico Romagnoli
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   |--- Pietro Romagnoli
         Nel 1709 Gio. Stefano Bossi fq. altro Gio. Stefano gli concede a livello il
         Campo della Serra di pertiche 1, il campo alla Prelle di pertiche 2, una vigna
         al Ponteggio di pertiche 5, un campo alle Prelle di pertiche 3, una vigna al
         Montirolo di pertiche 3. (Vedi doc. n. 986).
         Nel 1722 risulta essere livellario di 7 pertiche di vitato aratorio in Brunello
         di Gio. Stefano Bossi al quale paga i staro di frumento e 11 stari di mistura
         di livello.



Giovanni Romagnoli
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   |--- Domenico Romagnoli
         Nel 1709 Gio. Stefano Bossi fq. altro Gio. Stefano gli concede a livello il
         Campo della Serra di pertiche 1, il campo alla Prelle di pertiche 2, una
         vigna al Ponteggio di pertiche 5, un campo alle Prelle di pertiche 3, una
         vigna la Montirolo di pertiche 3. (Vedi doc. n. 986).
         Nel 1722 risulta essere affittuario di una casa in Brunello di Angelo
         Domenico Ghiringhelli al quale paga lire 25 d'affitto.
         Nel 1722 risulta essere livellario in Brunello di 7 pertiche di vitato aratorio
         di Gio. Stefano Bossi al quale paga 1 staro di frumenti e 11 stari di mistura
         di livello.





Gio. Battista Romagnoli
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   |--- Giuseppe abitante in Brunello.
         Il 29.11.1792 viene investito dai fratelli Antonio Francesco e Gio. Battista
         Bossi dei seguenti beni siti in Brunello: le Prelle, la Sera, il Mattarù ed il
         Pontaccio per il fitto annuo di lire 53. (Vedi doc. n. 731)



DCUMENTO N. 843

16 giugno 1708

Giovanni Tibiletti pubblico servitore del Comune di Milano fu Giacomo abitante in Azzate in vigore ed in esecuzione del precetto esecutivo di apprensione emanato dai signori Consultori di Giustizia di Milano in favore di Livia Bossi, procuratrice generale di Gio. Stefano Bossi suo marito in pregiudizio di Alessandro e consorti Romagnoli dell’8 giugno 1708 il cui tenore è il seguente. “Venerdì 8 giugno 1708 di mattina. Gli egregi giureconsulti Consultori di Giustizia di Milano poiché fece istanza Livia Bossi moglie e generale procuratrice di Gio. Stefano Bossi suo marito, diedero incarico a Giovanni Tibiletti servitore di recarsi con un anziano od il console intenditori del luogo con i prenotai, con i testimoni e con quante altre persone opportune e necessarie per apprendere gli infrascritti beni di Alessandro, Domenico, Giovanni, Pietro e altro Giovanni tutti consorti Romagnoli dei quali fu investito nell’anno 1618 Paolino Romagnoli detto della Leona”.

Actum in petia terrae campi sita in territorio dicti loci Brunelli ubi dicitur il Campo della Serra primo loco descripto in suprascripto precepto presentibus d. Josepho Bossio fq. D. Gasparis et d. Petro Andrea Bossio filio dicti d. Josephi habitantibus in loco Aciati dictae plebis Varisy ducatus Mediolani pronotarys.
Testes Jo. Angelus Balerius fq. Hieronimi, Antonius Balerius fq. Dominaci et Joannes Tamburinus fq. Petri omnes habitantes in dicto loco Brunelli omnes noti et idoei.

S.T. Ego Sebastianus Bossius publ. apostl. imper. aucotoritatibus Mediolani notarius fq. D. Gasparis olim publici Mediolani notaris habit. in loco Acciati plebis Varisy ducatus Mediolani suprascriptum instrumentum rogatus confeci edidi et in fide subscripsi.





[1] Vedi documento n. 965.
[2] “7 febbraio 1674. Alessandro Romagnolo figlio di Antonio della cura di Brunello ha contratto il matrimonio con Maddalena Datone figlia di Hieronimo alla presenza et interrogazione di me prete Giovanni Orlando curato coadiutore di Azzate, essendo pur anche presenti per testimoni Stefano Orlando, Melchion Tibiletti et Hieronimo Mantico. Le pubblicazioni sono state fatte in tre giorni di festa continui tanto in brunello quanto in Azzate adì 28 genaro, 2 et 4 febraro né è stato opposto alcun impedimento”. (A.P.A.).
[3] Vedi documento n. 54.050.
[4] Vedi documento n. 993.


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