lunedì 22 febbraio 2016

ORATORIO DI S. ALESSANDRO IN CASTRONNO


La nostra breve storia inizia nell’estate del 1675 alle Cascine di  S. Alessandro in territorio di Castronno.
Il nobile Gio. Battista Bossi detto “Passerino” figlio del fu nobile Giuseppe, abitante in Azzate, e gli abitanti delle Cascine di S. Alessandro in Castronno avevano fatto petizione[1] al Vicario Generale della Curia Arcivescovile di Milano affinché nell’Oratorio di S. Alessandro si potesse celebrare la Santa Messa. La predetta petizione fu del tenore seguente:
“Avendo gli uomini delle Cascine di S. Alessandro, umilissimi servitori di V.S. reverendissima, fatto restaurare l’Oratorio di S. Alessandro eretto nelle suddette cascine membro della cura di Castronno lontane quasi un miglio dalla Parrocchiale, quali fanno la quarta parte di detta cura, e desiderando detti uomini di poter far celebrare messa, massime in occorrenza d’infermi, ne potendosi ciò fare senza licenza di V.S. reverendissima, dovendosi prima benedire il suddetto Oratorio, fanno ricorso alla benignità di V.S.
Umilmente la supplicano restar servita di deputare il signor Arciprete di Castiglione, Vicario Foraneo nella Pieve di Carnago, qual visiti il suddetto Oratorio e, trovandolo nella forma decente con le debite suppellettili e paramenti, riferisca il suo voto per poter poi ottenere la debita licenza”.
Il 5 luglio 1675 la Curia Arcivescovile di Milano ordinò al Vicario Foraneo di Carnago di eseguire un sopraluogo ed il 28 agosto, con istrumento rogato dal notaio Gaspare Bossi, il nobile Gio. Battista Bossi obbligò le seguenti sue proprietà per la manutenzione dell’Oratorio:
-         un campo di pertiche 4 sito in Castronno detto al Campaccio dell’Arno cui fanno coerenza da una parte la Chiesa di S. Antonio di Azzate, da due parti la strada e dall’altra Pietro Antonio Alemagna;
-         un prato di pertiche 5 sito in Castronno detto alle Pelle cui fanno coerenza da una parte Paolo Ballerio, dall’altra il reverendo Gio. Paolo e fratelli Bossi, dall’altra Carlo Francesco Bossi e dall’altra Gerolama di Castronno.
Detti pezzi di terra fruttavano ogni anno lire 45 e il nob. Gio. Battista Bossi li destinò alla manutenzione dell’Oratorio.
Intervennero al predetto rogito, che si stipulò nello stesso Oratorio di S. Alessandro: Ambrogio Canevesi (?) figlio del fu Gio. Battista abitante in Varese; Ludovico Sesti figlio del fu Gio. Battista abitante in Castronno; Francesco Broggini figlio del fu Giacomo abitante nelle Cascine di S. Alessandro.
Convocati e congregati successivamente gli abitanti delle Cascine di S. Alessandro e precisamente: Francesco Tibiletti figlio del fu Battista; Andrea Bianchi figlio del fu Battista; Andrea Ghiringhelli figlio del fu Gerolamo; Battista Ballerio figlio del fu Gio. Angelo e Giovanni Broggini figlio del fu Giacomo deliberarono di sollevare il nob. Gio. Battista Bossi da ulteriori suoi obblighi per la manutenzione dell’Oratorio, avendo egli a tale scopo destinato i frutti di lire 45 dei due prati sopraddetti.

Successivamente il 28 agosto 1675 l’arciprete di Castiglione Olona rilascia questa dichiarazione: “Io infrascritto, delegato per l’esecuzione del precedente mandato[2], visitai l’Oratorio soprascritto e lo vidi decentemente restaurato, giusta gli antichi delineamenti in forma quadrangolare lungo 16 cubiti, largo 8 cubiti, alto 8 cubiti e 1/2 , con un solo altare nella parete orientale, con un’icona con la Sacra Immagine del Redentore posto nel grembo della Vergine Maria e del Santo Martire Alessandro titolare dello stesso Oratorio, dipinto magistralmente.
L’Oratorio ha il suo campanile con una sola campana.
Una buona travatura copre l’Oratorio, che ha anche un solido pavimento e cancelli in legno.
Vi è pure una sagrestia capace di contenere la sacra suppellettile e servire alla vestizione del celebrante.
Nella parete occidentale vi è un’antica porta con serratura.
Vi è la pietra sacra, il calice nonché tutta l’altra suppellettile sacra, un messale nuovo, per la cui manutenzione il nobile Gio. Battista Bossi di Azzate aveva assegnato idonea proprietà, come appare da istrumento rogato da Gaspare Bossi, notaio di Milano, il 28 agosto 1675.
Vi è memoria che qui si celebrasse la messa e perciò si crede non sia necessaria una nuova benedizione dell’altare.
Credo perciò che si debba concedere ai supplicanti[3] quanto richiesto”.

Nota – Domenica 8 settembre 1675 fu fatta la benedizione dell’Oratorio di S. Alessandro in
            territorio di Castronno dal signor Arciprete e fu cantata messa e vespero.
            La benedizione dell’Oratorio fu fatta in tre parti in lunghezza per 8 braccia a levante, a
            mezzogiorno, a ponente e a sera, fino alla strada o sentiero.

Sei giorni prima, il 22 agosto, da Milano il “devotissimo servitore” Ludovico Broggini scrive al nobile Gio. Battista Bossi questa lettera:

“Molto illustre signor mio osservandissimo,
                                                                       ho ricevuto la graditissima di V.S. con quella del signor Curato di Castronno ed ho visto quanto V. S. si è adoperato per ridurre a buona perfezione l’Oratorio di S. Alessandro, per il che V. S. avrà da Nostro Signore il premio per aver fatto un’opera così santa, che V. S. m’ha scritto conforme dai latori della presente V.S. potrà intendere, ho pigliato ancora il calice con la patena[4], ma non l’ho potuto far consacrare, lo farò consacrate quanto prima e lo manderò dal primo messo.
Circa la pianeta che V.S. mi scrive ci vogliono almeno 40 lire e se io avessi il denaro la farei fare, ma adesso non posso per aver avuto ancora da pigliare in prestito buona parte dei denari del calice.
Circa il venire fuori quando si benedirà l’Oratorio V.S. mi faccia grazia di farmi scrivere dal signor Curato di Castronno, che farò ogni sforzo per venire e, se non potrò venire, si compiaccia di scusarmi per non essere io di mia libertà.
Pertanto mi raccomando di tutto cuore a V.S. e alla signora Gerolama.
Di V.S. molto illustre
                                   devotissimo servitore Ludovico Broggini”.


Da questa lettera si intuisce il grado di preparazione di questo anziano “regiù” dei Broggini della Cascina di S. Alessandro di Castronno che sa leggere e scrivere in uno stile molto elegante, a differenza dei suoi consorti, che sono tutti analfabeti e semplici contadini dei nobili Bossi , stranamente abita a Milano, dove probabilmente attende ai suoi affari non necessariamente legati alla terra, e si rammarica di non poter essere presente, forse per l’avanzata età o la salute malferma, alla benedizione dell’Oratorio di S. Alessandro per il quale ha provveduto all’acquisto in città del calice e della patena e si accinge ad acquistare la pianeta per la quale presume di spendere 40 lire che, da buono e saggio amministratore, si affretta a richiedere al suo committente Gio. Battista Bossi detto “Passerino”, unitamente a quanto già speso per le sacre suppellettili.
E i suoi buoni servizi verso il suo padrone e i suoi compaesani vanno ancora oltre e si adopera per ottenere dalla Curia Arcivescovile di Milano la licenza per benedire l’Oratorio “nostro” di S. Alessandro come si desume da quest’altra lettera:

“ Al signor Gio. Battista Bossi – Azzate.

Milano, 5 settembre 1675.

Illustrissimo Signore,
                                   da Giovannino mando la patente di benedire la Chiesa nostra di S. Alessandro che V.S. potrà mandare subito al signor Vicario Foraneo e V.S. compatisca il ritardo perché i negozi della Cancelleria sono lunghi.
Mando anche il calice consacrato con la patena, la pianeta che ho fatto benedire ed anche il corporale benedetto che sta nella borsa insieme con la patena.
La pianeta importa lire 41 e soldi 10.
Nella borsa vi sono anche le due tanorelle (?)[5] per la sagrestia e l’imprincipio[6] di S. Giovanni.
Circa il venire io fuori Domenica alla funzione dubito di non poter venire per molti impedimenti, come dirà a bocca Giovannino a V.S.
Però farò ogni sforzo per ottenere licenza[7] e caso che non possa venire V.S. mi compatisca perché verrò il mese venturo.
Per fine mi raccomando a V.S. di tutto cuore e alla signora Gerolama.
Di V.S. molto illustre
                                   Devotissimo servitore Ludovico Broggini”.




Ludovico Broggini
   |
   |
   |--- Pietro Broggini abitante in Castronno.
        Capo famiglia nel 1647.
        L'8.5.1661 unitamente al padre ottiene in affitto da Gio. Battista Bossi tutta la sua possessione
       detta della Cascina di S. Alessandro, consistente in case da massaro, prati e selve. (Vedi doc. n.
       797).
          |
          |
          |--- Carlo Antonio Broggini
          |     L'8.5.1662 ottiene in affitto da Gio. Battista Bossi tutta la possessione detta della Cascina
          |     di S. Alessandro in Castronno. (Vedi doc. n. 797).
          |
          |--- Giovanni Broggini
                Alla data del 1683 lavorava la possessione di S. Alessandro. (Vedi doc. n. 810).

Un documento di quasi cent’anni dopo ci dà la possibilità di conoscere i beni che possedeva il nobile Gio. Battista Bossi, grande benefattore dell’Oratorio di S. Alessandro:

“ 19 maggio 1743. Testifico io infrascritto Cancelliere della Comunità di Castronno qualmente in un catasto antico che non porta l’indicazione dell’anno[8], fra gli altri, sono descritti i beni posseduti da Gio. Battista Bossi detto Passerino di Azzate.
Beni rurali:

-         Vigna detta al Serpiano di pertiche 12
-         Sito, orto e chioso pervenuto dalla signora Isabella Bossi di pertiche 2
-         Prato asciutto detto al Serpiano di pertiche 4
-         Avidato detto al Serpiano di pertiche 8
-         Campo detto al Serpiano di pertiche 8
-         Campo detto al Serpiano di pertiche 8
-         Avidato prativo di pertiche 2
Per un totale di pertiche 44.

Beni civili:

-         Prato asciutto alla Tensa di pertiche 6
-         Prato asciutto all’Incastro di pertiche 4
-         Campo detto alle Cinque Pertiche di pertiche 5
-         Campo detto a Mezzo il Maggio di pertiche 2
-         Campo e prato detto al Cantone di pertiche 4
-         Vigna e chioso annesso alla casa di pertiche 6
-         Vigna e prato di dietro alla casa di pertiche 12
-         Vigna detta alla Vigna della Casa di pertiche 25
-         Vigna detta alla Vigna della Chiesa di pertiche 5
-         Vigna e prato detto al Prato Grasso di pertiche 15
-         Campo detto al Marzo di pertiche 4
-         Campo detto al Marzo di pertiche 10
-         Campo detto all’Arna di pertiche 4
-         Campo detto al Genestré di pertiche 4
-         Campo detto al Salté di pertiche 8
-         Campo detto al Ranello di pertiche 7
-         Campo detto al Brughirolo[9] di pertiche 10
-         Campo detto a Mezzo il Maggio di pertiche 2
-         Campo detto alla Strada Varesina di pertiche 3
-         Campo detto al Boschetto di pertiche 5
-         Prato asciutto detto al Pravazzo di pertiche 1
Per un totale di pertiche 145.

Io Benedetto Francesco Castiglioni Cancelliere della Comunità di Castronno attesto quanto sopra.

Con un’altra attestazione lo stesso Cancelliere descrive i beni di Carlo Antonio Bossi detto Passerino fratello del precedente Gio. Battista, ricavato da un catasto redatto nel 1641:

“19 maggio 1743
Testifico io infrascritto Cancelliere della Comunità di Castronno come nel catasto dell’estimo di detta Comunità, che fu fatto l’anno 1641, fra gli altri sono descritti i beni di Carlo Antonio Bossi detto Passerino:

-         Prato asciutto nella Tensa di pertiche 6
-         Prato detto Incastro di pertiche 4
-         Campo detto alle Cinque Pertiche di pertiche 5
-         Campo detto al Maggio di pertiche 2
-         Campo e prato detto al Cantone di pertiche 4
-         Vigna detta al Serpiano di pertiche 15
-         Vigna e chioso annessi alla casa di pertiche 5
-         Vigna e prato dietro alle case di pertiche 12
-         Vigna detta la Vigna di Casa di pertiche 25
-         Vigna detta la Vigna della Chiesa di pertiche 5
-         Vigna e prato detti al Prato Grasso di pertiche 15
-         Campo detto al Marzo di pertiche 4
-         Campo detto al Marzo di pertiche 10
-         Campo detto all’Arna di pertiche 4
-         Campo detto al Genestré di pertiche 4
-         Campo detto al Salté di pertiche 8
-         Campo detto al Renello di pertiche 7
-         Campo detto al Brugnolo[10] di pertiche 10
-         Campo detto a Mezzo il Maggio di pertiche 2
-         Campo detto alla Strada Varesina di pertiche 3
-         Campo detto al Boschetto di pertiche 5
-         Prato asciutto detto al Pravazzo di pertiche 1
Per un totale di pertiche 156.
Io Benedetto Francesco Castiglioni Cancelliere della Comunità suddetta attesto quanto sopra”.

Si vede chiaramente che i beni posseduti dall’uno e dall’altro fratello sono il frutto della divisione dell’asse ereditario paterno fatta pressoché al 50% e differiscono solo su questo: Gio. Battista si aggiudica sette appezzamenti di terreno che vengono definiti come beni rurali del Serpiano per un totale di pertiche 44 mentre Carlo Antonio si aggiudica la vigna della al Spiano di sole pertiche 15. Non è da escludere però che il valore delle due entità fosse lo stesso pur variando il numero delle pertiche.
Un terzo documento del 30 Gennaio 1787 che descrive i beni intestati a Idelfonso Bossi figlio del fu Stefano potrebbe aiutarci ad individuare le proprietà appena descritte dei due fratelli cosiddetti “Passerini” e cioè quelle di Gio. Battista e Carlo Antonio Bossi di cui Idelfonso è il pronipote e, presumibilmente, è proprietario dei terreni che erano già stati in passato dei suoi antenati.


Per maggior chiarimento diamo il seguente piccolo albero genealogico:

Giuseppe Francesco Bossi
   |
   |
   |--- Gio Battista Bossi detto Passerino
   |
   |--- Carlo Antonio Bossi detto Passerino
             |
             |
             |--- Alfonso Bossi
                       |
                       |
                       |--- Stefano Bossi
                                 |
                                 |
                                 |--- Idelfonso Bossi

DOCUMENTO N. 812
                                            
30 gennaio 1787

Denominazione Numero di mappa        Descrizione                  Perticato
------------------        ---------------------    --------------              ----------
Tensa                          93                               Prato                           2.-
Prato delle Tense         98                               Prato                           7.22
Vigna di Dietro            204                             Brughiera boscata        3.13
206                                                           Aratorio vitato           11.18
207                                                           Pascolo                       1.21
A Casa                        217                             Orto                            1.17
                                   218                             Orto                            2.-
Pra Grasso                  220                             Prato                           15.15
                                   221                             Aratorio vitato             6.2
                                   222                             Brughiera boscata        2.2
Pra Zanasco                227                             Pascolo                       -.23
Sarpiano                      229                             Brughiera boscata        2.16
Marcio                        239                             Aratorio                      13.12
Sarpiano                      244                             Bosco forte                   -.14
Sarpiano                      246                             Aratorio vitato            15.14
Cantone                       289                             Prato                            -.18
Marcio                        294                             Prato                            1.8
                                   295                             Aratorio                       3.10
                                   296                             Riva boscata                1.7
                                   298                             Brughiera boscata        7.19
Vignola                        311                             Aratorio vitato             6.-
Vignazza                      315                             Aratorio vitato           16.8
Prato Vignazza             321                             Prato                           4.14
Vignazza                      323                             Brughiera boscata        8.14
Pra Longo                   330                             Prato                           8.13
Campazzo                   332                             Aratorio                       5.4
                                   333                             Bosco forte                  1.10
Pra Longo                   336                             Prato                           -.22
Al Maggio                   382                             Aratorio                       6.21
                                   388                             Aratorio                       3.7
Ranello                        392                             Aratorio                       1.20
Mezzo il Maggio          395                             Aratorio                       4.23
Nocera                        399                             Aratorio                       2.12
Campazzo                   405                             Aratorio                       5.-
                                   406                             Riva boscata                1.6
Prato d’Incastro           415                             Prato                           5.3
Ginestré e Santé           420                             Bosco forte                  5.10
                                   422                             Aratorio                      12.7
Al Brugno                    424                             Aratorio                       9.11
Moncone                     483                             Brughiera                     5.10
Caragi                         578                             Brughiera                     20.21
Brughiera di Sotto        587                             Brughiera                     5.6
                                   982/2                          Porzione di casa da massaro 1.16

per un totale di pertiche 245.14 valore 1.023.4.4

Queste proprietà di Idelfonso Bossi sono una parte delle pertiche 345 che possedevano i due fratelli “Passerini” di cui evidentemente una parte era stata nel frattempo alienata.





DOCUMENTO N. 1.020

7 aprile 1761

Istrumento per la manutenzione della Messa festiva di S. Alessandro.

D. Giuditta Bossi vedova Fontana nel suo testamento disponeva che i frutti della sua eredità fossero impiegati per la celebrazione di tante Messe nell’Oratorio di S. Alessandro di Castronno e di S. Rocco di Brunello, come appare da istrumento rogato dal notaio Gerolamo Fortunato Cabiati il 1° dicembre 1741.
Essendo che alcuni abitanti della Cascina di S. Alessandro e della Cascina Maggio volevano che una messa festiva fosse celebrata per loro comodo nell’Oratorio di S. Alessandro anziché nella Parrocchiale, chiesero a loro spese che fosse celebrata da un cappellano o prete mercenario. Si sono sottoscritti:

Per la Cascina di S. Alessandro:
- Pietro Antonio Ghiringhelli fq. Gerolamo
- Giovanni Broggini fq. Baldassarre
- Gerolamo Tibiletti fq. Felice
- Ambrogio Broggini fq. Gio. Battista
- Antonio Ballerio fq. Carlo Francesco

Per la Cascina Maggio:
- Angelo Carabelli fq. Bartolomeo
- Giuseppe Broggini fq. Giulio.

DOCUMENTO N. 727

Milano, 28 dicembre 1806

Copia della scrittura per la Messa da celebrarsi nell’Oratorio di S. Alessandro in Comune di Castronno ottenuta in Milano e come vedesi fatta su carta bollata presso a chi ne ha fatto il ricordo.

Si certifica dal notarile pro cancelliere infrascritto come nelle ordinazioni fatte dall’amministrazione dell’Orfanotrofio dei maschi di S. Pietro in gessate di Milano il giorno 27 dicembre 1806 si contiene quanto segue: “lettosi il ricorso del Parroco e Deputati di Castronno in cui domandano, attese le difficoltà di fare celebrare nei giorni festivi nell’Oratorio di S. Alessandro membro di detta Parrocchia, la Messa a carico di questo Oratorio, di poter invece far celebrare detta Messa nei giorni feriali in detto Oratorio di S. Alessandro. E’ stato detto che per parte di questa Amministrazione non si fa alcuna difficoltà ad avvenire alla suddetta domanda, datane notizia alla ragionate ria”.

Sottoscritto Andrea Moioli notaio di Milano e pro cancelliere di detto Orfanotrofio.

 




[1] Domanda.
[2] Forse quello di riferire sullo stato dell’Oratorio di S. Alessandro prima dei restauri.
[3] Probabilmente gli abitanti di S. Alessandro.
[4] Disco di metallo (per lo più prezioso, o comunque dorato), a largo orlo, usato per coprire il calice e per contenere
   l’ostia durante la Messa.
[5] Non sarà tavolette?
[6] L’inizio del Vangelo di S. Giovanni
[7] Forse era al servizio di qualcuno?
[8] Sicuramente antecedente l’anno 1675.
[9] Nei beni di Carlo Alberto Bossi questo campo è detto Brugnolo.
[10] Nei beni di Gio. Battista Bossi questo campo è detto Brughirolo.

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