mercoledì 24 febbraio 2016

CASCINA COLLODRI IN TERRITORIO DI CASTRONNO



Enrico Collodri
Il 19 settembre 1568 compare come testimone al battesmo di Angela Mantico ("Rigum de Colodris habitantem in Cassinis de Colodris". (Archivio Parrocchiale Azzate).


Giuseppe Collodri
Il 22 settembre 1657 giura fedeltà al feudatario Giacomo Maria Alfieri. (Vedi doc. n. 2.070).


E’ la cascina che dà il nome a coloro che vi abitano o sono costoro che  hanno dato il nome alla cascina?
Per quanto scaturisce dai documenti in nostro possesso sembrerebbe che dal cognome COLLODRI sia derivato l’appellativo della cascina.
Infatti il 19 Settembre 1568 un certo Enrico Collodri compare come testimone al battesimo di Angela Mantico avvenuto nella Chiesa Parrocchiale di S. Maria di Azzate: “Rigum de Colodris habitantem in Cassinis de Colodris” riporta il parroco nel libro dei battezzati, ripetendo per ben due volte il nome Collodri.
Ottantonove anni più tardi, il 22 Settembre 1657, Guseppe Collodri giura fedeltà al feudatario Alfieri e non vi è più dubbio che Collodri è il suo cognome.
Questo contrasta con quanto fu sostenuto con molta convinzione dal maestro Attilio Baratelli che nel suo volume “Brunello” faceva derivare Collodri da colle delle lontre che in dialetto si dice colleudar.
Un altro documento[1] del 3 Febbraio 1548 dice che una vigna sita nel territorio di Brunello e Castronno denominata alle Collodre viene permutata tra Francesco Bossi e Gerolamo Custodi.
Vi fanno coerenza da una parte la strada, dall’altra la Cappella di S. Gerolamo di Azzate, dall’altra gli eredi di Taddeo Bossi di Brunello e dall’altra Gio. Maria e Lazzaro Bossi di Erbamolle. Misura circa 4 pertiche.
Il 5 marzo 1667 la Cascina delle Collodre viene dato a livello a Marco Antonio e Giovanni fratelli Bossi fq. Battistino, con patto di grazia di poterla redimere.
Il 24 luglio 1670[2] Gio. Battista Bossi figlio di Giuseppe acquista dal rev. Gerolamo Campanigo, dei canonici dell’insigne Collegiata di S. Stefano in Brolio di Milano, la Cascina delle Collodre cui fanno coerenza Gio. Battista Bossi, Paolo e fratelli Bossi e da due parti strada, per il prezzo di lire 100.
Il 22 aprile 1676 i beni nella Cascina delle Collodre sono affittati ai consorti Ballerio.
Il 29 luglio 1677 detti beni cadono nel fedecommesso disposto dal nob. Gio. Battista Bossi e toccano al nob. Gio. Stefano Bossi[3].
Casa da massaro alle Collodre nell’ottobre 1762 viene data a livello da Antonio Bossi a Francesco Ballerio. Vi è la descrizione di tutta la casa![4]



DOCUMENTO N. 732

Milano, 24 luglio 1670

Il prete Gerolamo Campaniga, dei Canonici dell’insigne Collegiata di S. Stefano in Brolio di Milano, fq. Francesco abitante in Milano in Porta Nuova nella Parrocchia di S. Bartolomeo, fa retrovendita a Gio. Battista Bossi fq. Giuseppe, abitante in Azzate, della Cascina delle Collodre in territorio di Castronno cui fanno coerenza Gio. Battista Bossi, Paolo e fratelli Bossi e da due parti strada, per il prezzo di lire 100.
La cascina era stata precedente concessa a livello il 5 marzo 1667 a Marco Antonio e Giovanni fratelli Bossi fq. Battistino, con patto di grazia di poterla redimere.





[1] Vedi doc. n. 734.
[2] Vedi doc. n. 732.
[3] Vedi doc. n. 674.
[4] Vedi doc. n. 598.


 

 


Nessun commento:

Posta un commento