giovedì 25 febbraio 2016

FAMIGLIE PATRIARCALI DI AZZATE, DOBBIATE E BRUNELLO


Nel 1762 i fratelli don Gio. Battista e prete don Antonio Bossi figli di don Giovanni concedono in affitto le loro possessioni sparse su tutto il territorio comunale di Azzate, di Brunello e di Dobbiate ad alcuni massari che risultano appartenere ad alcune famiglie ormai radicate da molto tempo nella zona.
Sono le cosiddette famiglie patriarcali che si distinguono per il numero elevato dei loro componenti e risiedono in quelle che poi sono diventati i caratteristici cortili del paese con la loro struttura ben delineata.
Proprio per le esigenze tipiche dell’agricoltura essi erano strutturati in modo che potessero contenere gli elementi indispensabili per l’attività agricola come la stalla per gli animali, il fienile per la conservazione del foraggio, il granaio per la conservazione dei cereali, la letamaia, il pollaio, la cantina, ecc. ancor prima dei locali in cui vivevano i contadini che, molto spesso, erano estremamente semplici e consistevano in un grande locale al piano terreno dotato di focolare e una o più stanze per dormire al piano superiore che si affacciavano sulla lobbia.
Veniamo così a conoscere la famiglia di Giovanni Boschiroli detto Ballano quella di Antonio Vanoni di Dobbiate, quella di Antonio Sironi e fratelli, quella di Angelo Bidina di Erbamolle, quella
Di Andrea Macchi, quella di Pietro Francesco Giudici e fratelli, quella di Giuseppe Romagnoli figlio di Gio. Battista di brunello e quella di Pietro Antonio Tibiletti e figli.

D. Giovanni Bossi
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   |--- D. Benigna Giuditta Bossi
   |     Monaca nel Monastero di S. Giustina di Canobbio.
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   |--- D. Gio. Battista Bossi
   |     Giureconsulto collegiato di Milano e Vicario Pretore di Cremona.
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   |--- prete abate D. Antonio Bossi
         Fisico collegiato di Milano. Abitante in Milano P.O.P.S. Vito al Pasquirolo.
         Il 6 maggio 1756 riceve da Federico Antonio Ponzoni un prestito di lire 1.864[1].


DOCUMENTO N. 760

1762
Descrizione dei beni consegnati da Antonio Bossi ai massari fittabili, che si obbligano a riconsegnarli alla fine della locazione:

A Giovanni Boschiroli detto Ballano:
-         Prato, campo e vigna detta a Fontanella cui fanno coerenza: la Casa Masnaghi mediante siepe viva inclusa, a mezzogiorno strada, a tramontana Bossi mediante siepe viva compresa.
-         Vigna detta Moncone cui fanno coerenza: a levante e tramontana strada, a mezzogiorno Angela Visconti mediante siepe esclusa e fratelli Crugnola mediante ripa inclusa, a ponente Giovanni Boschiroli livellario della Parrocchiale di Azzate.
-         Vigna detta Novellé cui fanno coerenza: a levante strada accessoria inclusa, a mezzogiorno strada accessoria esclusa, a ponente strada, a tramontana Causa Pia Frasconi mediante solco.

Ad Antonio Vanoni di Dobbiate:
-    Vigna detta Pescovina in territorio di Daverio.

Ad Antonio e fratelli Sironi:
-         Prato paludoso detto al Lisché al Lago, terza parte indivisa con gli altri due massari Giamberini e Giudici.
-         Vigna e prato detti Vigna nel Bosco Rotondo a cui fanno coerenza: a levante Causa Pia Frasconi mediante siepe mista inclusa e dalle altre parti questi beni.
-         Vigna, campo e prato nella Vigna del Bosco Rotondo cui fanno coerenza: Causa Pia Frasconi mediante siepe mista compresa e dalla altre parti questi beni.
-         Vigna con ripa pascoliva detta delle Marene nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza da tutte le parti questi beni.
-         Vigna detta la Pertichetta cui fanno coerenza da tutte le parti questi beni.
-         Vigna detta la Vigna Vecchia nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza da tutte le parti questi beni.
-         Vigna, prato e campo detti Mezzavacca nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza: a tramontana dottor Ludovico Bossi e Causa Pia Frasconi mediante siepe viva inclusa, a da tutte le altre parti questi beni.


Ad Angela Bidina:
-         Campo detto La Pauretta cui fanno coerenza: a levante Carlo Bossi, a tramontana un livellario mediante solco, a mezzogiorno strada, a ponente questi beni e a tramontana Bossi suddetti mediante palera inclusa.
-         Casa masserizia in Erbamolle a cui fanno coerenza: a levante casa masserizia di questi beni, a tramontana il marchese Bossi.

Ad Andrea Macchi:
-         Vigna detta di Breno, cui fanno coerenza: a levante strada accessoria, a mezzogiorno Causa Pia Frasconi mediante filo di viti escluso, a ponente dottor Lotterio mediante ripa esclusa, a tramontana suddetto dottor Lotterio mediante accesso escluso.

A Pietro Francesco e fratelli Giudici:
-         Sedime di casa da massaro sito in Azzate cui fanno coerenza: a levante strada, a mezzogiorno Giovanni Bossi, a ponente e tramontana strada:
-         Prato detto Prato Grande cui fanno coerenza: a levante la Veneranda Scuola di Azzate, a mezzogiorno la Roggia della Valciasca, a ponente il conte Bossi, a tramontana il conte Alemagna con la Causa Pia Frasconi.
-         Prato e campi detti del Novellina nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza: a levante la Casa Mozzoni mediante siepe viva inclusa, a mezzogiorno e ponente questi beni, a tramontana la Casa Mozzoni mediante siepe viva inclusa.
-         Vigna e aratorio nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza: a levante e ponente questi beni, a mezzogiorno strada, a tramontana Beneficio del S. Rosario mediante siepe viva esclusa.
-         Campo e vigna detta del Bossetto nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza: a ponente il Beneficio del S. Rosario e dalle altre parti questi beni.
-         Vigna, campo e prato detti Campo Vecchio nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza: a levante il Beneficio del S. Rosario e dalle altre tre parti questi beni.
-         Vigna detta Mezzavacca nel Bosco Rotondo cui fanno coerenza: a levante e mezzogiorno questi beni, e ponente la Causa Pia Frasconi col signor Pestoni, a tramontana dottor Ludovico Bossi mediante siepe viva inclusa.
-         Vigna, campo e ripa detti La Marra cui fanno coerenza: a levante il conte Bossi mediante siepe viva inclusa e da tutte le altre parti strada.

DOCUMENTO N. 731

Azzate, 29 novembre 1762

Antonio Bossi fq. Giovanni abitante a Milano in Porta Vercellina nella Parrocchia di S. Pietro sopra il Dosso di presente abitante in Azzate, che agisce anche come procuratore generale del giureconsulto collegiato e pretore di Cremona Gio. Battista Bossi suo fratello, investe a titolo di enfiteusi perpetua Giuseppe Romagnoli f. Gio. battista abitante in Brunello dei seguenti beni:
 - il campo delle Prelle
- il campo della Sera
- il prato delle Prelle
- la vigna al Mottarù
-lo zerbo al Mottarù
- la selva al Mottarù
- la vigna e campo al Ponteccio

Per il prezzo di lire 53.

DOCUMENTO N.  741

Azzate, 11 novembre 1769

Antonio Bossi dà a locazione a Pietro Antonio e figli Tibiletti i seguenti beni:

- un sedime in Azzate
- un prato detto il Prato Grande
- un campo detto del Novellina nel Bosco Rotondo
- una vigna nel Bosco Rotondo
- un campo detto del Bossetto nel Bosco Rotondo
- un campo detto Veggio nel Bosco Rotondo
- una vigna detta Mezzavacca nel Bosco Rotondo
- un prato paludoso detto al Lisché
- una vigna detta la Vigna nel Bosco Rotondo
- una vigna nel Bosco Rotondo
- una vigna detta della Marene nel Bosco Rotondo
- una vigna detta la Pertichetta nel Bosco Rotondo
- una vigna detta la Vigna vecchia nel Bosco Rotondo

DOCUMENTO N. 837

Io sottoscritta Priora del Monastero di S. Giuseppe in Canobbio confesso di aver avuto e ricevuto dall’illustrissimo signor abate don Antonio Bossi dottore collegiato lire 40 quali sono per saldo e compita soddisfazione dell’annuo livello che paga al Monastero per Suor Benigna Giuditta Bossi di lei signora sorella maturando il dì 19 luglio prossimo passato.
Ed in fede
                 Io suor Lucrezia Mugnozzi priora affermo come sopra.



[1] Vedi documento n. 910.

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