giovedì 8 febbraio 2018

BORRONI ELISA

Donna Elisa Borroni-Bossi



Moglie di D. Benigno Bossi, per le sue umili origini e per il fatto di essere una ballerina di spettacolo, non fu mai accettata nella famiglia dello sposo che, anzi, ostacolò in ogni modo il loro matrimonio.
La caparbietà degli innamorati alla fine prevalse ma costò loro l’allontanamento dalla casa paterna e per la nuova coppia fu costruita (o forse adattata) una casa all’inizio dell’attuale Via Isonzo.
“La ballerina”, come veniva apostrofata, era comunque la moglie di un nobile che discendeva dai conti Bossi del Castello di Azzate e nel 1926 la ritroviamo con il nome di donna Elisa Bossi, nella sua qualità di vice-presidente del Comitato pro decorazione Chiesa e Giubileo del Parroco di Azzate.
Il suo passato, che nell’immaginario comune aveva un sapore peccaminoso, era stato momentaneamente dimenticato e poteva così comparire accanto ad altri illustri personaggi come il grand’ufficial commendator barone Giuseppe Baroffio Dall’Aglio, la baronessa Anna Baroffio Dall’Aglio, il conte Annibale Avogadro di Collobiano, la contessa Elena Benizzi-Castellani, la nobil donna Angela Riva vedova Cottalorda, il dottor Piero Castigliani, il dottor Giuseppe Borsa, il cavalier professor Angelo Comolli, il commendator Ugo Introini…
Tuttavia, alla resa dei conti, ossia quando fu il momento di dare sepoltura a D. Benigno e D. Elisa, i vecchi risentimenti vennero ancora a galla e non fu concesso da parte della nobile famiglia di tumulare le loro spoglie mortali nella tomba di famiglia. Essi vennero sepolti in due tombe distinte fino al 19…, quando, in occasione della sepoltura del loro figlio D. Luigi, vennero riesumati, e tutti e tre vennero sepolti nella tomba di famiglia.
A Donna Elisa si deve anche il merito di aver legato alla Parrocchia di Azzate una parte dell’archivio della nobile famiglia Bossi, come ci ricorda una ricevuta sottoscritta dal parroco di Azzate don Angelo Cremona. Ventiquattro pergamene che facevano parte di questo archivio sono state depositate presso l’Archivio Storico della Diocesi di Milano e sono state tradotte da Giulio Colombo e pubblicate in appendice III da G. Moreno Vazzoler in: Azzate, vicende storico-ecclesiali, Parrocchia della Natività di Maria Vergine, 1996.


Borroni Luigi
+ Azzate 24.03.1936
Sp. Carolina Annoni, figlia di Carlo e Angela Damaschi,  morta ad Azzate (Via Isonzo 1)  
24 marzo 1936.
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    |--- Elisa Borroni detta Italia
    |     Sp. D. Benigno Bossi detto Bini e “Ragn” n. Torino + Azzate (Via Isonzo1)
    |     28.2.1943 f. Gaetano e Maddalena Caselli
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    |        |--- D. Luigi Bossi detto “Gigi Ragn”[1]
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    |--- Adelaide Borroni detta Adele
          Sposa Oliva.


L’anno 1936 addì 24 marzo alle ore 11.30 nella Casa Comunale. Avanti di me Bernasconi cav. rag. Eugenio Battista …. È comparso Bossi nob. Benigno di anni 67 agiato domiciliato in Azzate e Redaelli Francesco di anni 65 pensionato domiciliato a Milano i quali mi hanno dichiarato che a ore 10 nella casa posta in Via Isonzo al numero 1 è morta Annoni Carolina di anni 86 casalinga residente a Milano nata a Milano dal fu Carlo domiciliato in vita a Milano e dalla fu Damaschi Angela domiciliata in vita a Milano vedova di Borroni Luigi


L’anno 1943 XXI era fascista addì 28 del mese di febbraio alle ore 10 e minuti 40 nella Casa Comunale . Avanti di me Bernasconi cav. rag. Eugenio Battista ufficiale dello stato civile del Comune di Azzate delegato dal Podestà con atto 16 ottobre 1928 approvato è comparso Bossi Luigi del fu Benigno di anni 44 benestante residente in Azzate il quale alla presenza dei testimoni Ferrari Giuseppe di Luigi di anni 43 meccanico residente in Azzate e Borroni Emilio di Agostino di anni 33 impiegato residente in Milano mi hanno dichiarato quanto segue: “Il giorno 28 di febbraio 1943 alle ore 7 nella casa posta in Via Isonzo al numero 1 è morto Bossi nob. Benigno dell’età di anni 74 di razza ariana residente in Azzate benestante che era nato a Torino dal fu Gaetano benestante residente in vita a Torino e dalla fu Casella Maddalena benestante residente in vita a Torino, e che era coniugato con Borroni Elisa.


nob. Luigi Bossi
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    |--- nob. Gaetano Bossi
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    |           |--- nob. Benigno Bossi
    |                 Sp. Elisa Borroni.
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    |                      |--- nob. Luigi Bossi
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    |--- nob. Giacomo Bossi

ASDMi, Pergamene di Azzate, 6. Privilegium datato 11 giugno 1477.

ASDMi, Pergamene di Azzate, 7.Facultas remittendi et eabsolvendi del 19 novembre 1477. .

ASDMi, Pergamene di Azzate, 15. Atto di matrimonio del 21 febbraio 1514.

ASDMi, Pergamene di Azzate, 19. Bolla di Sisto V del 13 aprile 1588. 


[1] Il nipote Luigi prende lo stesso nome del nonno materno ed è evidente la rottura con la famiglia del padre, che non ha mai accettato il matrimonio con Elisa Borroni, detta “la ballerina”.

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