martedì 29 ottobre 2013

Lascito Ramazzotti

LASCITO RAMAZZOTTI

Venerdì 29 settembre 1911[1]

“Dopo la scomparsa del signor Giuseppe Ramazzotti, avvenuta alcuni anni fa, la famiglia, in suo ricordo, volle beneficare il paese di Azzate lasciando un capitale sufficiente ad assicurare, nell’anniversario della sua morte, la distribuzione di pane e riso a tutti i poveri del Comune, oltre a due premi di lire 20 e quattro da lire 10 per i migliori alunni della terza classe elementare.
Quest’anno la commissione di vigilanza delle scuole ha voluto rendere ancora più solenne la premiazione degli studenti meritevoli inaugurando la biblioteca scolastica, istituita grazie all’aiuto delle famiglie nobili e villeggianti del paese. La cerimonia ha luogo alle 15 nel salone della Società Operaia[2] che ospita il cinematografo.
Il sindaco Ernesto Galli, dopo aver ricordato le benemerenze della famiglia Ramazzotti, chiama ad uno ad uno i ragazzi premiati, cui consegna un libretto della Cassa Postale, quindi inaugura la biblioteca, invitando i presenti ad arricchirla con nuovi doni”.



Domenica 29 settembre 1912[3]

Alle 15, nel salone della Società Operaia, vengono distribuiti i premi del “Lascito Ramazzotti” ai migliori alunni delle scuole. Alla cerimonia intervengono anche il deputato Enrico Scalini, il sindaco Ernesto Galli, gli assessori e una rappresentanza della Società Ginnastica “Forti e Liberi”. Terminata la distribuzione dei premi, l’on. Scalini rivolge una affettuoso saluto ai reduci della guerra di Libia, congratulandosi per il valore dimostrato sui campi di battaglia.




Il 20 giugno 1883, quando la villa Cottalorda-Prestini non aveva ancora le fattezze che conosciamo, il fabbricato venne acquistato come casa d’abitazione e d’ufficio di due piani e 26 vani da Enrico Ramazzotti fu Giuseppe (quello dell’Amaro Ramazzotti?) che probabilmente usò la dimora come casa di campagna e uffici della sua attività.

AMARO RAMAZZOTTI
L’Amaro Ramazzotti è un must dei liquori e delle ricette tipiche lombarde, inventato da un erborista milanese agli inizi dell’800, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Se esistesse una Strada dei liquori come quelle del vino e dei sapori, sarebbe un filo rosso che porta l’Amaro Ramazzotti da Milano in 30 Paesi, dalla Germania, dov’è leader nella categoria degli amari, al Sud Africa agli USA. La gamma Ramazzotti comprende prodotti mirati a precisi mercati come il Fernet, realizzato in esclusiva per l’Argentina, o Sambuca, leader indiscusso del mercato greco e canadese. Non a caso è entrato a far parte della Top 10 dei Best Growing Brands 2009. La storia gloriosa dell’Amaro Ramazzotti parte nel 1815, quando Ausano Ramazzotti iniziò a vendere vini, liquori e prodotti d’erboristeria tra cui erbe, radici, bucce d’arancia e cortecce aromatiche. Le sue conoscenze gli permisero di creare una delle bevande più celebri e versatili a base di genziana, china, rabarbaro, cannella, origano, arancia dolce di Sicilia, arancia amara di Curaçao e altri ingredienti, creando quel liquore tonico, corroborante e digestivo, di sapore armonico e morbido, con sentore d’arancia e moderatamente alcolico che divenne famoso quando Ausano aprì un bar vicino alla Scala dove serviva, in luogo del caffè, l’Amaro Ramazzotti.




[1] Estratto da La Prealpina, accadde 100 anni fa di Roberta Lucato.
[2] Molto probabilmente aveva la sede all’interno della Tessitura Introni.
[3] Estratto da La Prealpina, accadde 100 anni fa di Roberta Lucato.

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